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Le 26 poesie pubblicate il giorno 11/07/2018 sull'argomento "Spiritualita'"
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| Discreta l’esperienza del prelato,
di vita egli ha cultura ed è paziente,
in ogni situazione ammanicato.
Ignoro se ha dall’Alto i contributi
e se in pensione può ritrarsi il prete,
ma tanto ancor può far da stagionato:
se predica saprà ben
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| Del parlar si fatto amore
caduche parole, si lasciano sole
sospese nel giorno, tieni
come ‘l vento osa tempesta
e dicer di me, corre poesia
di te lascia una follia
dondola ne’ sogni
e poi, ritorna, ne’ versi, e giunge.
Del sentire ogni cosa
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Nell’avidità di accumulare potere e ricchezza,
L’uomo superò il limite, distrusse la natura.
Aprì le radure nelle foreste senza pietà,
Fece disboscamenti che tristezza, che cattiveria.
Inquinò l’acqua dei fiumi, invase le correnti,
Ammazzò gli
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| Occhi chiari di fragile fonte ...
aggrotta la fronte
mi scruta, mi studia, attratta dal bianco
dei capelli miei.
Decisa a fare musetto,
se qualcosa non va,
risponde al mio tocco
con pacati sorrisi
come gioco segreto
studiato tra noi.
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| Deludimi ancora
deludimi quanto vuoi
ho vissuto migliaia
di notti, di incubi in guardia
a farmi da sbarre
resistenti al
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| Sotto la cupola azzurra,
nel verde della natura,
i vivaci occhi del poeta,
splendono e incantano.
Con un tenero
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Avrebbe dovuto essere il primo passo
un piccolo sogno scuro
senza la possibilità di recedere
dalle vetrine e dalle luci del centro
Avrebbe potuto essere il nulla
oppure un suono leggero
propagato a metà del cammino
verso la sera che schiudeva
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Come foglia d’autunno
l’ultimo viaggio salutava,
come una sperduta farfalla
ti posasti sulla mia esistenza
lasciando
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Non sai cosa ti aspetta
non sai come farai
e se riuscirai nelle tue cose
sei sfrontato
orgoglioso
testardo
spericolato
sei tu
piccolo innocente.
Non temi nulla
perché non conosci la vita
non sai ciò che è bene e ciò che è male...
non
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È del bucaneve
fronda e mirto
il pungitopo maraschino
nello stormir di foglia
che copre il niveo manto,
come occhio
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Mentre la neve
ancora cade silenziosa,
ascoltami,
ho da chiederti una cosa.
Mani bramose ed avide,
deturpano, depredano
terre e mari,
cieli e animali.
Mentre ancora
un raggio di sole
accarezza la rossa
corazza di una mela,
tu dimmi,
ci
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Dalle forti radici ancorata
mano stringe l’altra in aiuto arrivata,
in alto al tronco dell’albero rami
protendono al cielo con fitti fogliami
riparare gesto d’amichevole soccorso
che non è mosso da alcun discorso
ma soltanto di due mani
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| Quando ogni cosa tace
una ventata di pace
inonda l’ anima mia
d’ immensa armonia.
Si libera il pensiero
e s’ innalza leggero
senza il peso di guai
che non mancano mai.
Mi bisbiglia una voce:
“Se il tempo va veloce
tu prendilo per mano
cammina
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| Lì presso il lampione danza la falena nera
brilla una lucciola sulla selvaggia menta
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| Cammino, in questa poesia
solo come un cane
come un ladro di sogni, sorpreso a rubare
e mi avvolgo di questa tristezza muta
come la notte infinita,
i fiori non parlano al tramonto
hanno altro a cui pensare
chi è poeta, non vive di sole parole
ha
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Tra i versi io mi perdo mentre appare
la mia stella lei tornava per dormire e
vagava la mia mente, nei ricordi notti
insonni di monologhi allo specchio.
E dormivo tra bugie lasciate li per terra
sparse dove potevano essere trovate,
arrivava poi
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| Corre lontana la felicità
dalle orme spoglie, né i rami
ancora traboccanti miele
ghiacciano al lutto,
dondolio mesto al
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| La sera ci aspetta
stesa nel giardino
vuole io te vicino
e lei a guardarci
ti prego non tardare
io pure ti voglio guardare
con gli occhi stravolti
dalla tua bellezza
il cielo si è fatto rosa
e ti vuole come sposa
per ingelosirmi
e aumentare
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Dalla Badia, entrai, poi, in Santa Croce;
l’"angelus", era, al son delle campane;
forse dal Cielo, o da sacrali
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Non è come lo vorresti,
o come lo avresti pensato,
forse non è misura di tempo,
o emozione o ancora inganno.
Forse l’amore non commuove,
né annulla o ancora
non misura il dolore o la gioia.
Sento fronde stormire
al vento d’autunno,
il ricordo
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Eolo |
11/07/2018 09:14 | 1292 |
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Così disegno in questo inizio giorno
orme di un andato che ancor fa ritorno,
pensieri ricamati sul ciglio della mente,
melodia che sfiora e insinua mestamente.
Picchietta dietro il vetro, goccia a goccia,
stilla che languida scivola, e lascia umida
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Vivì |
11/07/2018 07:50| 900 |
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Fuse ore
annacquano
liquidi istanti,
diluendoli
in gocce di miseria
dove muore l’attesa
e rivive la certezza...
Ora
aspetto le tue mani
per liberare dall’età
una confusa illusione...
A piccoli passi
m’inoltro
in un vuoto
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| Confida sempre non mollare presa
né darti resa che’ la vita può;
sarai diverso e nuova veste avrai
sarai stremato ne
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| Vi ringraziamo con il cuore in mano
sommozzatori esperti e volontari,
c’avete fatto vivere momenti
di grande intensità ed
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| A te porta il sol di luglio
fresco il mormorio del mare,
quando all’orizzonte appare
grande e in tutto il suo splendor.
E se il guardo tuo sollevi
tra il gabbiano e l’airone,
l’ondeggiar d’un aquilone
viene ad allietare il cor.
E rimani tu
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| Per frammenti da musicare
sarò piccolo posatore
a rigor di dado, d’un tratto,
tutto è deciso ... poeta
no, non lo
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