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Le 41 poesie pubblicate il giorno 01/11/2017 sull'argomento "Festivit�"
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Anema mia... rusella ‘mpusemata
tu me sperfuma ‘a vita e pure ‘o sciato
e si me scappa quacche fessaria
tu puntualmente ’a spuzza e m’ammanìa.
Sì na tempesta e spiercie dinto e fora
e si me ‘nfonno ah che quarantore:
pe quanti lampe fanno
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s’impigliano le foglie alle grate dei miei sogni
gironzolano stanche tra le feritoie della sera
e si smarriscono per gioco o semplicemente
per abitudine di libertà
così ti ho scritto ma non sapevo se il cielo fosse in ascolto
così ti ho scritto
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Momenti d’euforie
dirimpettai a paranoie della mente
invitano il cuore a batter veloce
e il petto a stringersi fino a
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Ferito dalla faglia
di rocce impetuose,
s’erge sulla spoglia
piana l’antico paese,
ancora sottosopra,
ancora
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Respiro
di chi non ha vita,
i frutti son sogni,
fioriscono
con la primavera
a novembre,
hanno la vita di un fiore;
Nessuna lacrima
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E come percorrere
pieghe infinite,
sfogliare pagine
scritte in un turbinio
di emozioni.
Quella storia
che si è
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Silenzio m’è rumore
e assorda il vuoto
insonorizzato
dell’anima sospesa. La scorza
recido di un pertugio
e l’occhio vi
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La sera mi toglie la pelle
entra nei pori
lascia le stelle al cielo
e non ho voglia di morire
Di nostalgia per le albe
o di altro sole che non sia
quello dell’inverno
ancora da venire
La notte mi spezza il respiro
con la prima nebbia
gelida
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| E chissà se dove riposi adesso
si sente il canto del mare
e l’aurora s’incendia di luce
rischiarando le dolci tue colline di Toscana
in un conforto di colore
che abbraccia l’ombra del cipresso.
E chissà se innanzi al tuo sguardo fiero
si distende
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Ferma la stanchezza e prendimi
tra uno squarcio d’azzurro
ed i coltelli dei rivi
bevi del sangue ogni mio battito
arresta, quest’inutile lotta.
Tremo al pensiero di non potermi salvare
rimanere me stessa sul filo indeciso del vento
potrei cadere
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Le notti passano
poi ritornano senza di te.
C’è chi prega in silenzio
io guardo i tramonti
le illusioni di nuove
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Ritorno al chiaro di luna
portato dal cuore memore
passeggiando a riva di mare
respirando la salsa frescura.
La stanza
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| Non esiste più la vecchia immagine
riflessa allo specchio. Quella che
controllava tutti i segni sulla porta
e scriveva i sogni come incisioni sul passo.
C’è solo il finale di angeli feriti
e di stagioni che non esistono.
Non c’è più passato.
C’è
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| Questo mondo è una foresta di case e mattoni.
Grattacieli e pilastri di cemento, vetro ed acciaio.
Gambe nude dondolano sesso,
sui tacchi a spillo.
Spesso bruciano intere esistenze,
tra paradisi allucinati
e fiumi d’alcool.
Basterebbe un tocco
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E ti fermerai,
nel tempo che ti porta per mano,
ai confini dell’anima
e della verità dei giorni.
E ti chiederai chi sei,
come sei arrivata lì,
oltre il visibile e l’immaginario,
il realizzabile e l’impossibile.
E comprenderai il perché
delle
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| Si tingono d’Argento i capelli,
si accende lo sguardo,
nel volto del viandante.
Sessanta battiti da amare e
sessanta storie da
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“Freddo e gelo
sul monte c’è la
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Dimentico il tuo nome.
Lo lascio fra la paglia raccolta sulla siepe.
Mi giro
fra le sterpaglie dismesse
e guardo indietro
alla ricerca di mani.
Disfatto è il peso dei pensieri
giace sopito il riposo
che la memoria famelica
nega ad ogni incontro
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Fremeva
l’alba
tra le palpebre chiuse
e nel Sogno
che sogno non era
l’impersonale vastità
divenne volto.
Da
profondità insondabili
una voce
che
di suoni e parole
adombrarsi non poteva
sussurrava
il mistero stesso di
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M’hai scelta
o sei inciampata?
Mistero senza volto
statua di carne e fiori
bisbiglio fresco di vento.
Rugiada nuova disseta il mattino,
nei colli morti d’ ombra
sei labbra sporche d’acini di vita.
Spiga argentea
come l’ astro
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In quel buon leggero profumo
tra gli specchi nello stagno
la libertà volteggia in assoli
curvando nel tempo di getto
Ed esplora al caldo tra i sogni
le passioni nei volti vicini
come più in lingue distanti
l’etereo respiro di ciò che non s’è
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Le donne accarezzano i loro defunti,
strofinando i panni umidi sulle tombe.
Sono loro che riempiono la casa dei morti.
E pieni sono i loro cuori di dolore,
con cui masticano preghiere e ricordi,
con il freno a mano sulle lacrime
che vogliono
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| Manchi dentro il respiro della mia aria
manchi qui nel mio cuore colmo di te.
Manchi dentro un tramonto nuvole rosse
e
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| Come odora di sorrisi il glicine
in questo giorno chiacchierato dai ricordi
intrecciati ai nodi del traliccio e ancora
al fiore delicato, disegno dei tuoi occhi
col verde che scioglie d’ambra e miele
nel contemplare le fantasie del cosmo.
Vorrei
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Ignoravi che dietro l’angolo appena fuori dallo sguardo
si riscrivevano le storie cucendo opposti frammenti
E si tingevano le albe d’inchiostro perché le vespe
apparissero leggiadre come farfalle. Il ronzio
poteva essere un suono o un’invenzione
per
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| Oggi eni la festa di tutti li Santi.
Ogni paisi avi ‘nu Santu
da purtari in prucissione.
e dumannari ’nu miraculu cu discrizioni.
Cristiani nurmali,
da lu fari spiciali...
Ogni jornu a girari
e la parola du Sigburi purtari.
Ma lu mali, chi nta
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| E la mia vita
è un sospiro alla finestra, o una vignetta o un passo aperto
dallo Zibaldone
o a tutti insieme
seduto sul
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| Amor mio, allontanandomi da te,
l’opalescente e graziosa luna
stendendo sulle case
morbido velo di malinconia;
oscurava i
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La notte
Sono angoli ruvidi
dove inciampa la notte
che non guarda
al cammino disteso
se osserva le volte abbassate
più
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abbracciati in un sospiro di poesia
ti dedicai il rossore dei cieli
che trascende rapiti dell’immane desiderio.
e dal modo tuo d’ essere cosi speciale
piccola stella del mattino
nata fra i rami di pesco in fiore
ti colsi con sospiri
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41 poesie pubblicate nel giorno 01/11/2017 sull'argomento "Festivit�". In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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