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Le 50 poesie pubblicate il giorno 09/07/2017
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Vedo l’alba svanire
al sorgere del sole,
squarciato velo
d’un trasparente diadema
svanisce aldilà dell’orizzonte
dove vette dorate
prendono forma alla luce
d’un nuovo giorno.
E il mio fiabesco sognare
rimane segreto del
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Più pura
dei lontani ideali
che la mia mente
plasmano.
Più duratura
degli antichi monti
che il mio orizzonte
cingono.
Oltre
la comprensione stessa
che invero
è ciò
che più di ogni altra cosa
nel mio
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Se ne va
tra fioche stelle la notte
lasciando dietro di se
profumo di gelsomino.
In un cielo che si sbianca
un fiore attende
rugiadosa brezza per aprirsi.
Il mare inondato
da luce leggera
risplende come i giardini
di verde.
E’
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Marial |
09/07/2017 21:44| 1036| |
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Non so
dove la pioggia va a morire
con le sue gocce
volte in alto e arresa
a questa terra prona in calda attesa
nel vuoto di ogni senso sul cammino
che segue con ardore il mio destino.
Non so
cosa quest’alba da me vuole
tanto civetta
e
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Sommersi dall’essenza sostiamo...
petali che scivolano sul gambo
prima di cadere. Nudi di parole
siamo memoria
E ci sorprende l’umido d’una goccia
dopo il velo di brina sul sentiero
Siamo nell’onda che ci inghiotte
e si ritrae. Corpi immolati
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| Sono colpevole, si lo ammetto
mentre scrivo versi e poesie
sopra questo letto.
Colpevole di poco amore
e di troppo dolore
come un tulipano rosso
che non emana odore.
Colpevole di aver desiderato
il tuo profumo
di averti voluto solo mio
mio e
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Ripetere
è una di quelle parole
fin troppo frequente
abbinate al mio solito
tragico errore.
Non intendendo mentire
a nessun’anima gentile,
adoro comunque esagerare,
detestando celati sentimenti
per me il vero affetto
può soltanto
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Ma gli amanti lo sanno
che questo vento
durerà per lo spazio
di un mattino senza fretta
E che le loro gemme
saranno diamanti incastonati
nella terra che scivola via
verso la notte buia?
Ma la luna lo sa
che certi sguardi
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Tanta più luce che può, spande nel cosmo,
una stella lontana, morente,
non so come, da un altro luogo vicino o lontano,
un'altra nova brilla più che mai.
Siamo tanti in questo angolo d'universo,
nel tempo breve o infinito
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gioco di precisone sai, mi assegno un calcio di rigore:
ma la porta, questa parola appena uscita dall'erba,
quale fiato la gonfia? quale ragno ricuce
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| Parole non dette dettate dal cuore,
che pulsa costante pregno d’amore,
l’anima insorge a tanto sentire si
sente incantata, ascolta ammaliata.
Parole non dette nascoste in anfratti
segreti, incartate con carta velina legate
da fili argentati
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| quanti nomi urlati nella tiepida brezza del cuore delle nuvole
uomini e donne vestiti delle parole sbrodolate del mondo
nel silenzio rumoroso delle nostre vite ci ha scelti una carezza d'amore
semplice bellezza di occhi che stringono anime
noi
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L’eco ritorna
nella via d’amore
germoglia l’aurora
al rosso del cuore
e nel viale del borgo
all’afa cocente
natura fiorisce.
Incanto s’affina
al cinguettar d’uccello
al sole che scalda
larghe sponde
nell’Immensa onda .
Nella scia del
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Memorie su pagine ingiallite dal tempo.
Vita che scorre tra gioie e dolori.
Rivivo il giorno più bello,
un sogno che non ho mai realizzato.
Chiudo gli occhi
mentre stringo tra le mani un diario.
Non serve leggere
ogni attimo è un colpo nel cuore:
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| Nuvole d'oro in un cielo turchese,
l'abbraccio verdeggiante delle colline.
Risuona la musica distante
in una festa di
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Ho un amore nel forziere del cuore,
gioiello prezioso, protetto da lucchetto,
per non destare sospetto...
abbraccio barbaglio
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Dimmi dove sei,
anche per un solo minuto.
Concedimi quel minuto,
basterà per metterci dentro tutto il nostro
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L'alba svanisce
nel lamento
dell'essere viventi
in lontananza perisce.
Guardando
il tempo scorrere
nel giorno sfuggire.
Sabbia
granelli di
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Inghiotto pensieri
nel gioiere incauto
per emozioni mai nate...
Scompare l'essenza del respiro.
Sono riserva di solitudine
sciolta nel delirio
di una notte troppo lunga.
Muore il desiderio
di colorare i giorni
quando tra le mani
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C'è un silenzio che tace
sopra quelle pietre riverse al sole
e un velo di tristezza che barcolla
poi s'invola ad ammainar le stelle.
Mani come artigli d'aquila si aggrappano alla notte
per scucirgli un ultimo disperato sogno...
tutto il
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Vedi
ti devo seppellire
e nella stessa fossa
seppellirò il mio cuore.
Vedi
ti devo dimenticare
per non impazzire
per non sentire le tue mani
la tua bocca
i tuoi seni
sulla mia pelle
che sta per squamare.
Vedi
ti devo seppellire
e io stesso
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Non temere barriere
non fermarti
imita l'aria
che valica tutto
e sfiora appena,
che corre avanti al tempo
prepara
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| Deserto illuminato dal mare
scaldato da fiori variopinti
calpestato da anime speciali
sabbia zuccherosa e profumata,
nel
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| Mosaici di luce di viola e arancio
scoprono un nido di germani
ancorato sulle canne dello stagno.
Il pittore rimane
appostato sulla sponda,
per rubare al riflesso dell’acqua
l’incavo dell’alba ferita,
dipingendo di verde smeraldo
le piume
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Giocondamente bussa il re
alla mia porta chiusa a chiave
senza ragione né un perché
di questo giorno d'architrave.
Erroneamente si riaccende
all’orizzonte un altro sole
e assieme all’alba lui pretende
un cesto magico di pole.
E
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Chiedo scusa di persona
al sentimento che ti incarna
che tutto il mondo intona
e da sempre il cuore adorna.
Per la
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Girigogoli fendono la caligine.
Fiamme evocative.
Oscurità.
C’è qualcosa laggiù!
Oltre la fastidiosa pioggerellina.
Lenti ticchettii terrorizzano.
Nuda fuga dal fango:
vivere per sopravvivere.
Un motivetto alleggerisce
la
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| Con la sera faccio festa
con la notte mi divago
ma se l’alba mi accarezza
mi da’ gioia e tanto spago.
Il meriggio è un pomo avaro
con il giorno mi dispero
ma con l’alba in bianco crine
il mio tempo è quello vero.
La mattina ha
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| Qualcuno passando
ha lasciato una pennellata di colore
di quel colore che cattura
l'artista cambia spesso
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| C'è chi a scervellarsi nella mente
pensa alle soluzioni da sanare
e riesce di certo solamente
il suo cervello sempre a tormentare.
Soluzione che appare, ed è evidente,
non riesce un pochino a soddisfare
e il misero tapino,
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50 poesie pubblicate nel giorno 09/07/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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