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Le 25 poesie pubblicate il giorno 21/02/2019
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Bella,
intensa nel suo essere donna.
Chiude gli occhi,
fuori nevica,
sente il freddo entrare nelle ossa.
Guarda dietro il vetro della sua auto ferma,
pensa, pensa e
pensa ancora.
Ascolta il silenzio,
ha imparato a farlo,
da quando ha fatto
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Che bella Cagliari stanotte.
Dietro la basilica
illuminata da una luna gigantesca
sembra che ci sia aria fresca.
Si sentono dolci litanie
preghiere e poesie .
Mentre il mare calmo
non si muove.
Un peschereccio va chissà dove.
Un barbone cerca
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O tu, splendente stella
che brilli tra le nere nubi
del bel ciel trasparente;
con i tuoi limpidi riflessi,
mi porti al
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Aspetto ancora che nevichi
con la sua coltre, che lieve
mi donerà pace...
È tempo che aspetto
qui seduto sulla
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Chiedo venia e mi addoloro...
passo addietro alla mia schiena
pronto a uscir fuori dal coro,
retrocedo in retroscena
con il capo rivoltato,
chiedo
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È morto l’uomo
che portava le rose
e la sera è svanita
fra le ombre e le viole.
È andato via
senza dire parole
e chissà se il cuore
si è fermato nel buio
o se l’alba è fuggita
con un vento leggero
senza chiedere nulla
al dolore del
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Fonemi ed ancora fonemi
lame sulle labbra.
Il pegno è la grande verità
la fragilità di una moneta fuori corso
ed ancora il dubbio
che giorno dopo giorno m’assale,
dibattendosi
tra i pesi dell’anima e la ragione.
Starò alla finestra per
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| Arrivi così,
improvviso e irruento,
t’intrufoli nei pensieri,
poi scivoli nel cuore,
mi riscaldi,
mi accendi,
poi passi all’anima
e ci
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| Forse anche l’amore è un bilancio
tra la domanda e l’offerta
ma nulla nasce di più vero
se non a maggio
coi profumi che
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Cerchi sull’acqua:
un pescatore stanco
e la sua lenza.
Scuri cipressi
guardiani solitari
lungo la strada.
Arco di luce
è il sole al tramonto,
il tempo scorre.
Opache le nuvole.
mentre tutt’intorno
vince il silenzio.
Rimango solo
col mio
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Sosto nel deserto di vita
di un male incurabile,
non c’è oasi che possa
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I sentieri di luce
nascono nelle città
che vanno a morire
salgono verso il cielo
si fanno strada sicura
nei rumorosi
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| La tua semplicità mi commuove
sei limpida come l’acqua di sorgente,
impossibile trovare altrove
un’anima sì pura e innocente
Quando la notte rabbuia la mia mente
penso al tuo candido sorriso
nascondo i miei pensieri fermamente
evocando la
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| Ieri ombre della notte
erano i tuoi capelli
ieri sorridevano
i tuoi occhi belli,
piccola bambola
nella tua Africa.
Poi fuggivi ancora
bambina dalla
fame e dalla guerra,
con tuo fratello
verso un mondo che
immaginavi più bello.
In un lager
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| Il maestrale s’insinuava
tra i panni stesi al sole
sui fili zincati di ferro grigiastro
qua e là contorti, robusti.
Impetuoso il vento
gonfiava i vestiti
le nostre magliette rosse
le brache azzurre dei pigiami
i calzini e le mutande sbiadite
i
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Tristezza, portami lontano
prendimi per mano e nel sonno
voglio navigarti di notte
camminare tra i morti
aprire la mia bocca oscura
tristezza ora è il tempo
delle luci che calano
e delle barche ombre nel mare
e si sente ancora delle
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Il doppiopetto, all’ abito stirato;
il monocolo, su, dalla catenina;
severo, al passo della disciplina,
mostrine altere,
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| Si fosse nu mago cu frac ‘e cilindro
te facesse sta magia:
Te vestesse cu luce do limone,
nu cappiello ‘a falde grosse
fatta ‘e fragole ‘e giardino
ncopp’ ‘a capo te mettesse;
nu mbrellini fatte ‘e
scorze ‘e mandarini sotto ‘o braccio,
doje
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| Tienimi le mani
quando scende l’inverno nella bocca
e le parole sono foglia
che rotola
Tienimi le mani
quando l’autunno accende i pensieri fragili
e lo sguardo è la domanda
che impaura
Tienimi le mani
quando l’estate canta la scogliera
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| Capita ai vecchi mentre sono appisolati
che nel dormiveglia ecco sentano soffiare,
è un vento sconosciuto che
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Rivoluzione, rivoluzione,
ogge ‘o popolo è scurzone!
Rivoluzione, rivoluzione,
nun vulimmo cchiù patrone!
Rivoluzione, rivoluzione,
chisto è ‘o juorno d’o fucone
ca t’appiccia mare e terra,
ca te joca ‘o serra- serra
pecché è stanco ‘e
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Non servono parole
quando i nostri sguardi
s’incrociano...
Nel silenzio che avvolge
ci diciamo ogni cosa,
ci raccontiamo dei voli
e degli angoli di cielo
scoperti alla luce,
quando l’attesa ci sfianca,
quando i dubbi s’irretiscono...
Non serve
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Questa vita ci logora,
ci permette di ridere
e di amare nell’estasi,
ma c’invecchia nel fisico.
Da bambini nel nascere
non vediamo nell’etere
i perigli che incombono
nel percorso del vivere.
Siamo schiavi d’un sadico
meccanismo di
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Nella fruttiera sul tavolo
gomitoli di lana color crema
Nell’aria le intenzioni di carta
vorrebbero essere azioni
Non
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Se fossi felice parlerei dei miei silenzi,
delle mie nuvole curiose in un’altalena antica
spinta dagli scalmi di un sogno ricorrente,
dentro un oceano trascinato sulle mani di un amore.
In un dedalo di emozioni mi ritrovo come un passero ferito.
in
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