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Le 20 poesie pubblicate il giorno 19/09/2017
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| Sola con me stessa
a fissare parole
che treman tra le righe
nei rifugio quieto
d’una poesia
a parlare d’infinito
col mio vero io
declinato
sui segmenti del passato.
Sola con me stessa
a perdere il conto
delle notti insonni
lontana dai falsi
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| Semi nelle labbra dei bambini,
fronde di primavera
aperte al sospiro
di luce del sole.
Con le dita
di piccoli giganti
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Tu... sola
imparerai
controcorrente
a sognare
e mi darai
il tuo cuore
nello spiccare il volo
io sarò
quello che
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Germoglio vivo
la terra
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| Tu sei una rosa pallida
sei un frutto fuori stagione
scrivi versi ai lumi, alle isole notturne
onda lunga di mare
braccio, proteso al vento
tu arrivi con l’estate,
scrivi, sotto la pelle un rigo
una nota candida di sole
tu sei un pensiero
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| La sensazione
è un gioco,
dove mi vado a rifugiare
scivolando ad atterrare
nelle mie mille avventure.
Da qui posso spaziare
a ricercare,
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Fantasmi come folletti svaniscono
al sorgere della stella dell’aurora.
Inseguo un sogno, voglio addolcire
il ritmo del cuore.
Lo sguardo valica, va oltre l’infinito,
l’amore esplode mostrando la sua forza.
È attento, vigila ai riflessi del
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| Mi osservi incuriosita,
disegni quel sorriso dispiaciuto,
poi... schiudi le dita
come petali di rosa
innaffiati dalle lacrime
del mio
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| Il sussurro del vento
tra le fronde,
la voce della coscienza
il battito del cuore che apre
emozioni nel tuo petto.
Ascolta la voce del mare
che sopraggiunge da lontano,
gli alberi antichi,
i suoni di campane a valle.
Ascolta te stesso,
la tua
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Eolo |
19/09/2017 08:43 | 1952 |
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Ti parlo di nuvole e aria, segni e luce,
dei vaghi meandri in disegni e certezze,
dentro antichi rimbalzi di suoni raccolti,
in quel prima del mio solitario esistere.
Mi mostro nei conflitti dell'anima,
sono mille le mete nei sogni
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Pagu |
19/09/2017 08:04 | 2767 |
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Se ti vedo
so cosa dirti,
adesso che col sorriso
m'illumini dentro,
spazzando nettamente
i dubbi che attanagliano
una coscienza impoverita...
Ora
ci sei tu
a darmi luce,
a sconfiggere le paure,
le indecisioni
che mi porto dietro,
come
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e viene dalla fatica
ogni zolla della vigna
ha lavorato
ha mondato gli ulivi
dai rami secchi
e sa bene la lingua
della terra
e nel petto lo tiene
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Lento cammina il matto:
consuma in volti antichi
il suo ciglio ammaliato
che cinge allucinato
ostentamente.
La carta si fa parlare
sul tavolo
levigato dalla polvere:
nulla avrà conseguenza,
spensierata non amerà
la turpe
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| Come per un’arcana magia
la maestosità della natura
s’avvolge in un tale fascino
avvicinandola fatalmente a Dio.
A
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Cosa siamo se non vite disconnesse e disuguali!
Nulla che abbia un senso nel comune,
è come se mi portassi addosso
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Era una piccola creatura
con un passato molto ostile
che le mise addosso la paura
perché venne mandata al canile.
Domande sulla sua esistenza
ne fece molte coi suoi simili,
perché tutta quella sofferenza?
Ci si sentiva proprio inutili.
Venne
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Di quando ti ho incontrata in uno specchio
e tu ammiccante mi hai strizzato l’occhio,
è ora hai detto
e io non ho
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Dalla collina sfrondar di pini
vien giù a valle
e giulivo belar d’innocente agnello
segue gregge e pastorello
a prati dagli occhi verdi.
Scrosciar di ruscello canterino
è mormorio di solenne festa.
Desta e fiorita è
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Il grano indora su campi assolati e ombrosi,
il ciel è carico di nuvole,
pioggia a scender e bagnar terra,
ed annaffiar rotoli di fieno...
L'estate copre valli dal verde manto e,
anima invola, lieve piuma a salir nel cielo,
riverberi ad
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Resiste la quercia nobile e forte,
resiste pur l’ulivo ad ogni vento,
se radici dan linfa ogni momento
a rami, e foglie non ancora morte.
Io parlo di te con parole accorte
per onorare il grande sentimento,
con dolci melodie in movimento
su note
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