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Le 59 poesie pubblicate il giorno 12/09/2017
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In questo cielo in cammino
si colora l’anima
vita o favola ...
il mondo sorride, piano
canto, cantano!
E’ una collina d’amicizia
spontanea
in boccioli delle margherite
su e giù
canto, cantano!
In questo paradiso universale
fiocchi di miele
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No, no non è la pioggia che batte sui vetri
in questa giornata piovosa né foglie cadute
lontano e qui sbattute forte dal vento, no
è una voce che nasce dal cuore e che piano
mi dice non senti? E’ il soffio d’un’anima
che bussa per te discesa
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Imbroglio di luci ed ombre
a celare tagli dentro l’anima
tracce di sangue e lividi
a marchiare la pelle.
Non si dimentica
il volto della violenza
e quelle mani ansiose
di spezzarti le ossa
seppellendo la dignitá
nella fossa della
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È settembre.
La brulicante estate
appare già lontana.
Un 'estate inebriante d'amore
sotto le tremule stelle
con i respiri dell'acqua
a sussurrare lungo la battigia.
L'estate si congeda
ma -ancora- forte è la sete
di
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Del nulla mi ero vestito
per entrare in punta di piedi
nel pensiero del Dio Creatore,
e più, lentamente, mi avvicinavo,
più crescevo ed era quello
che Lui voleva.
Ritto in piedi, io ero
e parlavo del mio niente
che per Lui era il
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| Sommersi da tutto il resto
i talenti addormentati
sono come le fiale di profumo
Amate e quindi vissute
eppure in fondo
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| Rapito dal tuo fare da bambina
dall'innocente sguardo
dalla leggera grazia d’aurora fresca
e dai colori di limpido corallo
come nuvole a primavera...
Donna,
preziosa come pietra rara
che non si concede a tutti
godi di questo
non ne fai
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| Tracce, inneschi da apparenti vuoti
muovono il buio ovattato.
Evocare ritorni schiude lo sguardo
dal profondo non essere.
È la quiete sudata,
asciugata da oscure note
e silente danzare di inconsci.
Sgorga
allora, ancora, ora
l’intima
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| Era di marzo
e c'era il gelo tra le foglie
e c'era un gran silenzio tra i rami.
Nella sera interminabile
sembrava che anche gli alberi sentissero
tutta la solitudine del mondo.
Radi gli uccelletti...
ed io tra quattro mura
con i miei
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I piedi in salita
e il vento che preme
per un ricordo
bruciato dal sole
L’argine piange
una tomba sepolta
dagli aliti neri
di mille erbe sacre
Nessuna pena
sopravvive agli anni
ormai svaniti
al ritmo del vetro
Le nubi in volo
sembrano
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Delle cose amo l’odore perché tutte le cose hanno un odore
come le castagne o le spighe mature o l’erba sotto il taglio della falce
come il sudore di questa corsa affannata per i sentieri della collina
come la cenere di volti invecchiati come di foglie
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Si mettono in file
i miei ricordi
a testimoniare
la mia vita vissuta
Promesse
vuote
che si vestivano a festa
ingannando
l’attesa
Carezze grinzose
che hanno lasciato
ferite profonde
nel cuore e nell’anima
le gioie
scovate nei
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E’ un vuoto, il silenzio,
che si fonde nel buio
col rumore della vita.
Nuda,
spoglia di parole,
vivo l’abbraccio della notte
mentre gli alberi mi sorreggono,
il mare m’insegna tutto, le stagioni mi cullano,
in quel pozzo di desideri,
che
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Quiete le oche dietro il recinto
satolle prendono il sole
immobili sembrano indifferenti
ma basta un passaggio vicino
ed eccole vigili levarsi
a protendere i becchi soffiando
fino a cacciare il nemico inseguendolo
starnazzando perché vada
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Amore che racconta pioggia
sulle pietre della riva del mare
in questo mondo lontano nel deserto
dove i mondi sembrano granelli di sabbia.
Amore che diventa solitudine
sopra la pietra con un'alga attaccata
amore che sa di inquietudine
tra
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Stringo punte di roccia
tra le falangi dure,
mentre possibile appare
l’impossibile agli occhi senza battiti
di una
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Se un giorno
di Settembre, seduto come ti vedo
in quel piccolo giardino ove
al piano terra v ' è un salottino,
ti chiederai
qual è il nome
della pioggia,
allora sappi che
se mite
o fragorosa, per chi, come me,
la
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Un leggero battito d’ali
il volo innocuo di una farfalla
una trottola che si rivela
il diluvio universale
in un colpo
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Nu- mi mai vorbiti
de conjugarile- n doi.
In lacrima voastra albastra,
a fi, nu mai inseamna „Noi.”
Straina, pe- o
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Smisurata avidità di potere
porta l’essere nel buio delle tenebre,
si nutre degli avanzi dei leoni
vivendo nel cerchio d’inferocite iene.
S’annida solitudine
e cuor che sconosce l’amore
scivola nel baratro del dolore.
Travolto dalla
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| Sei un ferro che la sera
si tinge di rosa,
un dipinto dell'Ottocento
pieno di ironia;
ora puoi cacciare
la
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| Settembre ritorni con la mente
de’ giorni sospesi a ieri
i pensieri alla favola di niente
e i colori grigi de li occhi seri
scende la pioggia al primo vento
copre ogni calore soppresso
perde l’estate e le sue foglie.
Settembre ritorni con la
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Venduto a peso
pure per estensione
tessuto manca
agave di
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Oltre la magnolia
e sotto l'edera
esplode di luce la mia erba
lungo questo percorso d'epoca
rivestito di marmi bianchi.
Ho di nuovo
i miei occhi per compagni
e quel pensiero di mare
che nutre le mie sere.
Ho pennelli di sole
per scalfire
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| Niente disturba il mio sonno,
né il vociare, né la musica dalla tv,
ma, all’improvviso,
per qualcosa di strano
apro gli occhi ...
Mi accorgo subito che sei tu,
ancora tu
che mi passeggi nell’anima,
poi ti affacci al cuore e,
per quanto tu
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Nell’impossibile alando
al ciel svanì la Terra
magma centrifugò
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Dolci proiettili,
parole, sguardi, abbracci,
il muro di pietra,
duro, scuro, ombroso,
scheggiano e
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Il respiro arranca.
Sento il profumo dei pini
una nota blanda.
Un cenno dolente
il decollo maestoso
di una nota
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Le parole ti mancano,
le cogli nei miei occhi
ascolti e guardi
mi guardi, si!
Guardi e vuoi parlare,
che tenerezza sei,
non sono la tua padrona,
ma la tua mamma
ogni giorno accarezzo
la tua anima,
sul tuo nasino nero vola un mio bacino
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Figliuolo di Erda, di Skuld, di Brunnhilde,
il lupo della steppa, Odoacre, avanza.
Acre è il fumo dei campi
bruciati dalle Norne. Con la lancia
Wotan osserva,
Wotan guerriero, artefice dei Wälsi,
Wotan che nel Vallhalla
l'oro di Roma
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59 poesie pubblicate nel giorno 12/09/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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