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Le 41 poesie pubblicate il giorno 21/07/2017
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| Annego il fuoco
tra le labbra
rosso vino
ed è pioggia
la voce di un respiro
che cammina la mia pelle
quando la luna
sospira
le
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| Al silenzio
il rancore benpensante
ha regalato
e l'amore ha palesato
nel dominare i venti
e le tempeste
facendo avverare sogni
anche quelli
più impensabili
ho speranza un giorno
di abbracciarvi tutti
dalla vetta delle nostre
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Aria di mare
gabbiani sugli
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Siate felici
almeno quando verrà la sera
ed il canto della civetta
accarezzerà le nuvole basse
Abbozzate un sorriso
se la Signora busserà alla porta
con i suoi vestiti neri
prima che il sole muoia
E danzate con
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Hai tu diviso il cielo in due sistemi
col freddo di una guerra mai scoppiata
ed eri caldo più di un cuore in fiamme
come la brama linfa del dio uomo
che spezza un fiore solo per piacere
avendo per coscienza un bombardiere.
Hai visto il
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| Quando la
saggezza è lieve non viene
fuori. Tu sei sempre attenta con
solerzia intervieni; c’è chi per noi
ha pagato, è sicura la fine del
peccato.
Il tuo gioioso
cuore dà sempre speranza,
lo dici con
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Il tuo dolore fu scudo e prigione
fu arma letale, spada e veleno
fu gabbia e Vergine di Norimberga
ma io accorsi perdonando ogni tuo delitto
ai tuoi piedi nacque una fonte
e ruppe gli argini una goccia d'amore
l'odio più feroce muore
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Sabyr |
21/07/2017 18:44| 2055 |
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| C’è suono di tempesta
ancora prima di sentirne il tuono
quasi una cerimonia appesa,
l’attesa oltre l’aria, un silenzio
alle finestre zittite dal sole.
Ho un nudo bianco di parole
che attende come un frutto a maturare
il ronzio d’api e il
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È il tempo... il suo fluire all’indietro
a sfatare casualità e a spezzare speranze
Eccezioni alla regola giunte al capolinea
di pensieri corrotti da un riverbero
Una vana ricerca ...un punto sparato nel vuoto
in balia d’un destino che si vorrebbe
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Come da specchi lavati dal giorno,
emergono le mollezze delle asperitá
non pronunciate,
effetti paralleli di scelte tardive
rifratte attraverso opaline incoscienze.
Giusto appena la lieve percezione
del brivido di un
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| Dio è vicino alle tue lacrime
più di quanto non lo sia il tuo cuore.
Quel Dio un po' curvo
che non dimostra i suoi infiniti anni,
si fa carico di ogni vuoto peso
che si lascia andare
irragionevolmente.
Forse, nascosto nel
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| Splende il cielo alla luce del sole,
raggi intrecciati carezzano pensiero
ammaliato al tocco d’amore
che giunge dall’immensità del mare.
Inebria cuor fragranza di salsedine,
mentre l’odor di paglia
in dorati chicchi di grano,
porta alla
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Ciò che porta in seno
verità rinchiuse in stralci di paglia
sotto aghi di fieno
sono un somaro che sbuffa e raglia...
E non sono pietre blu cobalto
non sono fiori caduti dall'alto
sono lenticchie frumento e farro
piccole cose fatte
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| Ho scritto qualcosa
e l'ho messa sulle tue spalle
perché tu possa sentire l'inverno
ed un tiepido sole
adesso
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| Acque dorate nei giorni.
Poi le crepe nelle ossa del tempo e
la vita diventò vapore sprofondato
in neri autunni.
Piansi per una lunga notte.
Credetti durasse un secolo.
Poi vidi in volo
i miei sorrisi vestiti di preghiera.
Saltai le
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| Il traguardo della vita
non è l’immortalità
cantata dai poeti
dipinta dai pittori
desiderata dai poveri di spirito
si nasce per miracolo
si vive miracolosamente
si va avanti con saggezza
perché l’alternativa è un
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| Il cielo, il sol, le stelle con la luna,
i monti, i fiumi e i laghi con il mare
son tutti componenti naturali
che fanno parte della nostra vita.
Dovunque ci giriamo c’è qualcosa
che gravita intorno al nostro corpo,
la luce e l’aria sono gli
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| E viene la notte,
senza stelle e senza luci.
Viene la tempesta,
sublime mobile troppo statico.
Viene la morte,
tutti secca e zittisce.
Eccolo, il silenzio.
Conseguenza del buio più nero,
migliore e fidato amico.
Ti ho odiato per tanto
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| Nel giorno del tuo santo
festeggi l'onomastico
con tavola imbandita
ma proprio al tuo cantor,
e oggi c'è pure il vino,
rimane ancor inibita.
Per sì complessi auguri
senza neppure il cellulare
ricorro alla cornetta
ma la linea
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Il vascello dei miei sogni
tarda a ripartire,
si sente, lontana la tua voce
nelle nebbie di superficie
tu chiami un nome sconosciuto
e l'eco rimbalza sulle onde
si frantuma nelle schiume
la notte è silenziosa
traccia di lunghi inverni
e
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Nei secoli venutisi a formare sul volto
di chi ha percorso il tempo,
trasmigrando in altri corpi e in altre anime,
nei cristalli raccolti a mani nude.
Quante rughe di miseria,
d'amore, di stanchezza quando
la vita non ha saputo che
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Eolo |
21/07/2017 12:40 | 1716 |
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Se i tuoi occhi non avessero il
verde dei campi d'estate io non
troverei in essi, il mio giardino
d'amore.
Perché tu sei il momento di
gioco e di luce. Il pane e la
rosa, che tenera sboccia e si
tende verso il cielo.
Se le tue
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| Dipingerei di te
quegli occhi
dal profondo sguardo
dal color bruno
del castagno.
Mi soffermerò a guardar
le tue rughe
che come solchi
di vita
vanno via via
costruendosi.
E le tue mani
così ruvide e forti
così grandi
a
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| Lei si pavoneggiava allo specchio
convinta di essere la più bella
ma la cosa sarebbe stata meno grave
se ella non si ritenesse anche intelligente.
Andava nel prato a rubare sementi
alle papere dando loro tormenti
per educazione e per
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| ha dipinto nel tempo il suo
"capolavoro" di nulla?
-spuntato
da duemilanni il suo pungiglione
dietro un’alba cadmio il nero dove
ogni volta la ricacciamo
-nell’oceano di energia
miseramente essa si spegne
l’humus si nutre
di vermi e foglie:
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Triste mondo, biologico orologio del tempo
un tempo passato del saper vivere
saper donare quella pace
dall’alba al tramonto
con la pioggia o col sole
con le nuvole ad accarezzare i cieli
senza immaginare l’essere un utopico pensiero
Fragori di
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Dimmi
cosa divento
quando sprofondo
nei tuoi sogni,
nei tuoi pensieri più intimi;
e rubo emozioni
per dar vigore alle mie,
portandole in volo
fra le nuvole dalle forme bizzarre
spazianti nell'azzurro vivo...
e dimmi
chi sono
per
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| Il vento muove le foglie
alla finestra disegnata dalla luce.
Una voce
si muove nella stanza.
- Tutto è un giorno d'isola.
Tra i palmeti
respirano alte le nuvole.
Ascolto
salire il mare lentamente
mentre la notte scende dai
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Ai versi miei affido del cuore mio le cure
e le gentili rime son balsamo a ferite
che traditrici pungono d'acuminate fitte
ché accanto alle memorie di gioia delicate
guerra muovono trista le storie dolorose
agli anni procedenti salite da
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e frondasti con la lingua impertinente
fin sotto all'intimo bagnato di voglie
sentendoti colare fino all'inguine
divorato dal perenne fuoco della lussuria
mugolavi come un treno a vapore
percependoti d'esser galleria
ed io locomotiva in
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41 poesie pubblicate nel giorno 21/07/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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