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Le 47 poesie pubblicate il giorno 20/06/2017
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§
Percorrendo strade
prive di curve
o storto torbidi pensieri
in laschi lascivi fossi
al domandarmi
si fosse a me stretto
quel pedissequo andare
Ed or che di deriva arranco
n’altra domanda s’appresta
S’avessi seguito la retta
senza ritrarti
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I luoghi camminati dagli sguardi
s'intrecciano alle mani mai avute
quando il tempo chiude una porta
e un'età se ne va
E ti rimane una ruga come ricordo
come un coccio di tempo a terra
Ti rimane nel cuore e nel sangue
e grida discorsi
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| Attraversato
il mistero
intrapreso
il cammino
e l'unica
sua presenza
il sorriso... vero
una visione
appesa ad un filo
come star senza
all'approssimarsi
della notte
nell'attesa
dell'idillio insperato...
un fremito
interviene
ad
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| S'increspa
come un delicato tessuto
tra le mani di un sarto.
Sottilissima trama
trapunta
di filamenti d'aurora
tesi
tra Ieri e Domani.
Scivola tra le dita
come una lingua di fuoco ardente
o la morbida pelle
di un infante.
Nelle
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| Mio autunno,
che togli le foglie dai pioppi,
non mi lasciare in questa sofferenza,
ascolta la cantilena lenta dei
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Inerzie tenui
di passi e volteggi
agevole adagiarsi
del mio elemento fu aura.
Pigro marasma
sfoltente oscurità
in quanto cela in rintocchi
di prime luci giammai sgorgate.
Mi riavvio e rilevo
il mio elemento fremere
quella mielata
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Dolente, impietoso giorno.
L’aria arruffata dal vento,
sa di salsedine, di
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Quieto e dolce,
è il mio tempo,
nessuno immagina quanto,
quando sento il tuo profumo,
quando apro gli occhi
e mi
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Ti ciberai di fiori di Loto
e non ricorderai
più nulla di questo mondo
non dei dolori
Non dei tramonti vissuti
né di quelli immaginati
non delle parole vuote
che ti han fatto innamorare
Non avrai memoria dei torti
né
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Sorsi di vita
per la via del
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Julie |
20/06/2017 20:56| 968 |
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L’ultimo giro d’occhi
è ballo.
Fallo con me
prima che assorba notte il fiato
e molli carne molle la
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Poco a poco muore il canto
e il tempo
alla collina
che non brilla più le rose
quando il sole
fugge al tramonto.
ma tu
-Rosa
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prendo il corridoio, da lì si sente meglio il tempo che impiegano le ore da un giorno all'altro.
Sotto i passi, milioni di metri, neanche un secondo tuo.
Me ne vado piano la sera
per sentire bene dove non sei,
in quale punto preciso non
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Sceglie, con gusto,
il meglio di ogni frutto
e non guarda mai
il prezzo imposto,
guarda la qualità
e il made in Italy,
che è sicurezza
del prodotto e costo.
E tra gli amici
sceglie gli occhi vivi,
che sono certi
lo specchio
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Per l'oscura via si incammina,
pietra d'onice i suoi occhi,
invocata dal tuo dolore giungerà
a calare il sipario delle tue palpebre
stanco l'attendi su un giaciglio freddo
già presentendo le sue mani dure
sul tuo viso opaco e
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Sabyr |
20/06/2017 18:28 | 645 |
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Non può mai sentirsi solo un fiore
in un infinito campo di margherite.
Eppure, quando cala la sera e muore
l’ultimo bagliore d’un sole stanco,
petalo dopo petalo si chiude in sé,
nella sua impenetrabile intimità.
Rimarrà
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| Sciogliere un dubbio
con un brivido
in cui mi perdo
ogni volta.
Giocando con le parole
lascio sempre
in bilico la
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Trasparenti
sospesi nel tempo
dondolano desideri
arsi dal fuoco d'un pensiero eterno
d'implosi abbracci e umidi baci avvertono il sacro
sferzanti come schiaffi
annientano il giorno
che d'improvviso cupo
piove rimpianti
alitano in
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Dolore e perdizione, solitudine che sorride e vince
mentre riempie le mie ore assurde.
Conversazioni che non ascolto e
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Non il fuoco
ma la candela
non la verità
ma il dubbio
la supposizione
l’incertezza
l’assurda ricerca
del fulmine
che bruci
la pioggia.
Non il senso
ma il dissenso
la sensibilità
l’incoerenza
che sciolga
il tempo
e l’appartenenza.
Non la
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La stanchezza parla a voce alta
racconta di viaggi e di nenie cantate
a bimbi che a crescere stentano.
Forse coscienti del tutto negato
o forse ignari del nulla che hanno
ma pur sempre dal ventre rigonfio
di fame mai sazi
estranei restano agli
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Taci vecchio
mi dai noia...
Vuoi la pala?
Non se ne ne parla,
te l'ho portata
poco fa...
ora te la fai addosso.
Mi
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Del risveglio ora siamo sovrani,
concreto appare il significato tanto cercato,
girotondi di emozioni ricamano
la pelle levigata da un fresco vento.
Allunghiamo l'attimo, la concezione del profondo,
non v'è distrazione se le parole il cuore
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Pagu |
20/06/2017 15:11 | 3744 |
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Onde lontane
schiumose carezze
mancano al tempo
gioioso d'estate.
E' bello il mare
da qui
in una stanza
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Mentre sognavo,
mi parve di sentire la tua voce
come una scena già vista
mi guardai allo specchio,
e tu mi
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Non seppellitemi tra falsi ideali,
in anfratti sconosciuti
il mio spirito zingaro riposerà.
Non apponete il mio nome
su marmoree memorie,
io non sarò lì.
L'anima mia errante
sospinta da venti di libeccio
sarà il
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Non le tue parole
pungenti e crude,
non ciò che infliggi a te stesso
scudi per difenderti dal mio amore.
È la pelle
questa pelle
che racconta cose sconosciute e vere,
che dice cosa siamo
e cosa potremmo essere
in questo
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| Minerva,
sul terreno giudizio vegli.
i tuoi bendati occhi
si fann garanti d’equità.
Nata da Giove già guerriera,
ai
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| Guardo quel spicchio di cielo
vorrei che tutto fosse perfetto.
A volte non so pensare ad altro.
L'amore sincero è scomparso dal tuo cuore,
ma non dal mio. Io ancora spero,
e guardo quel spicchio d'azzurro
i battiti impazziti, i pensieri
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| C'è lo stupore che assale
se solo ti fermi ad osservare
una meraviglia d'ingegno globale
miglior congegno al
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47 poesie pubblicate nel giorno 20/06/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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