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Le 40 poesie pubblicate il giorno 09/06/2017
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Cinquanta bamboni
la tengono in cielo
la casa dei sogni
non sembra ma è vero
tremila le stanze
trecento le porte
tra nuvole e vento
col naso all’insù.
Trasporta bambini
dispersi e perduti
di tutte le razze
dall’odio
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Se dignità deve essere
per tutti sia dignitoso,
mi pento per poi cedere
finché c'è alito ancora oso.
Dai pesi liberarmi il cuore
vele di giustizia in me poni
in questo spazio senza ore
affinché il giusto mi
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| Ti stringerei forte
con la dolcezza
che sa l'amore.
Sfiorerei il tuo viso
con carezze
del respiro
del vento
e ti bacerei
sulle labbra
dal sapore di sale
senza che il cuore
smetta di battere
un solo istante.
Ti stringerri
forte le mani
le
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S'incrociano destini e angoli di cieli
come fossero pendii d' inespressi desideri
che allargano le braccia quasi a prenderti.
Questioni di elementare geometria:
lati ed angoli senza incontrarsi mai.
Raccontami il tuo tempo
in rime scelte
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Velocemente appare un solco dietro l'altro,
come quell'auto veloce all'uscita della curva.
La mia vita è un film
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L’uomo che amo
deve avere mani grandi
per accarezzare la luna
e rubare stelle di sera
L’uomo che amo
avrà respiri di favola
e vento sulla pelle
screpolata di strani sogni
E quando avrò paura
dovrà abbracciarmi
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Dispiego un foglio, scriverò di noi,
della beltà che non cancella.
Riflesso di sole,
stende la chioma bionda su carta bianca,
ad inseguir la penna, che scivola nel ricordo,
di noi spiaggiati sulla rena, nelle notti d’agosto.
Stelle
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raccontami una favola ancora
che sappia volare nel cielo dei tuoi occhi
ed atterrare candida
- come la neve-
su quella terra il cuore
dove rimango bambino
raccontami una favola ancora
che abbia le parole delle stelle
il silenzio sussurrato del
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Midesa |
09/06/2017 21:34 | 3352 |
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Ebbro
di sale e lamenti
mi corico al suono
di fine tormento
sono arrivato
tossendo al saluto
mostrandosi
nudo di fianco
all'inganno
quante
le storie
hanno salutato
le mie visioni
quante
le emozioni
evaporate in lacrime
soffuse
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Ti vedo di spalle seduta
e con le mani ricami disegni
sulla rena bianchissima e finissima
di una spiaggia di un mare
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Bramiamo la sua libertà
eppure addomestichiamo
il suo zoccolo.
Ci specchiamo
nei suoi occhi grandi
come finestre aperte
sull’infinito,
ma non abbassiamo
il
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Qui dove la vita inizia e finisce
uno spettro metallico ad alleviare un nodo in gola
e le mie ipocondrie
di non poter crescere e invecchiare.
Non so il mio destino
o forse lo ignoro per scaramanzia,
di fronte al dolore, alla preoccupazione,
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A te, cara creatura,
che non hai più voce
per il troppo urlare
contro immagini
di cartone senza anima,
voglio dedicare il mio tempo
e le mie parole
per raccontar di te.
Troppo ingenua, dolce
e delicata, ti sei lasciata
portare via dai
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Sognao de stà a Roma stamadina
cccia cuccia sotto le cuberte
quannu sento ‘na cosa strana
n rumore via via sempre
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Questo giorno va via
come un vecchio barcollante
con il bastone d’avorio
arrotolato tra cielo e soffi di respiri.
Stanco giorno passo dopo passo
tra tempo e stelle
pensieri arrossati
e praterie incontaminati
di oleandri disegnati da
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| Teniamo lontani gli innocenti
da questo fumo scuro
che soffia al cuore,
dal rosa dei palazzi tinto d’ignominia
le
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| Una ninfea emerge
attratta da una luce
e dei cigni bianchi si
avvicinano ondeggianti.
Un riverbero cieco,
sul liquido
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Nell’oscurità dell’opulenza
incisivo è il fulmine del richiamo
In abbagliati
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Tutt'intorno candore, silenzio o torpore
Scende lenta o a bufera
Imbianca, ghiaccia ... altera
Alberi
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Rénto a le casséte rosse
gh'è bataglioni de sirése grosse,
le ga sgonfe le ganasse,
le va a gara, par ci i'è pì grasse!
'N mèso al marcà gh'è ci urla,
i vol tuti le pì bele,
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Respirato l'urlo
dell'impronta che
sotto il passo
ho mai lasciato,
resto sospeso
in equilibrio
sulle punte dei miei spilli
conficcati
ai margini del
fallito fiorire.
In quel luogo
tra le mani
dove mai ho smesso
di pregare,
odo il
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Chiamami tra cento anni
quando le mie rughe saranno solchi
e nel cielo ci saranno le stesse nuvole
di quel giorno di maggio
quando la pioggia era un respiro
e le lancette un bacio
conficcate nel mio fianco.
Chiamami quando sarò un tronco
e
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Psuedo pericoli vicini
e atrocità lontane
- è veleno -
i crani crepati
come ghiaccio sottile
- fuga solitaria -
i cuori irrorano
adrenalina tossica
- offuscamenti -
chi ha più paura del buio
quando il Sole non
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| Ho indossato l’ultima tua
carezza che come un bimbo
sincero... io ti ho chiesto
e che tu
mi hai donato .
Ho percepito forte,
per l’ennesima volta,
l’ essere ancora nelle tue mani,
topico unguento per il profondo
graffio
che un’ ingiusta
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| Fresco lenzuolo del velo di umore
ognuno si affacciò alle finestre
e presero a brillare
entrambi per asciugare via
gli occhi di battiti
atti di una lenta fusione
tra prismi esclusivi
cristalli d'elusive certezze
lampi di diversa
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Ti ascolto seduta nell'adagio
del tuo muto e strano canto.
Ipnotica Sirena
che intrecci linee oblique
e nodi d'aria e d'acqua allacci
-in un solo e breve istante-
Nel ventre appeso al cielo
e l'orizzonte freme nell'oltre
e l'immenso
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Pur tra le pieghe delle sue crudeltà,
nelle lacrime più fredde
estorte talvolta al cuore,
comunque scorgo sempre in lei
una bellezza splendida
Quando la vita è sublime poetessa
nell'aprire al mondo gli occhi dolci
d'un
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Sabyr |
09/06/2017 08:44 | 577 |
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E se ci incamminassimo tutti
verso l'incommensurabile
quel sospiro lieve di pace
che tutti accomuna prima o poi...
Se ci togliessimo le scarpe della menzogna
e scalzi ci riconoscessimo simili
senza balzi di gloria e di alterigia...
A piedi, senza
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Ho appeso al muro il tuo volto
fatto di carne e di vento
un muro screpolato ti sostiene
dall'intonaco rosa antico
sotto il tuo ritratto
ho piantato una rosa
e sarà tua, l'attesa
che il suo fiore ti sia vicino
che tu possa sentirne il
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Confesso
di aver pensato:
chissà se mi fossi buttato.
Forse qualcuno
mi avrebbe capito.
Ma nel dubbio ho
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40 poesie pubblicate nel giorno 09/06/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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