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Le 63 poesie pubblicate il giorno 13/01/2017
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Bombe esplodono...
muschio di morti
dentro case senza porte
nessun nome nei cimiteri
senza fiori.
Unico dono
fredda ipocrisia e falso
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Tu Peonia cara ultima gattina venuta
da randagia un dì a rallegrar il giardin
a casa nostra ci hai lasciati, feral crudel
mal t’aveva colpita sai nessuna cura non
speranza alcuna e poi quei venti giorni
ultimi dove lentamente a fatica
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Sogno all’acquaforte...
papavero secco
nel vomito di grano...
nel lacrimar del cielo
recisa
la
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Avrei voluto
ricucire memorie
l'orlo stropicciato
di una luna sognante
E sentire il rintocco
di un momento preciso
il ritmo tremato
fra il respiro e il cuore
Ma poi non tornava
l'istante esatto
divenuto ricamo
come rosso tramonto
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Chissà che sapore avrai fra vent'anni o forse più
quando il tempo ci avrà discosto da tutti quegli affanni
della nostra tarda gioventù.
Già, chissà se i tuoi capelli avranno ancora il sapore delle more
e se
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| Le grandi querce
hanno rami contorti
protesi verso l'infinito
raccontano di storie
d'amore
viste nascere e morire
ai piedi
delle loro
robuste e profonde radici.
D'estate t'accolgono
come fossi un miracolo
atteso
ondeggiano le loro
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Come resistere
al profumo graffiante del mattino
mentre il tepore di un corpo famigliare
scandisce il tempo dell’indugio?
Come trasgredire al vociare del giorno,
rubando un bacio alla notte,
mentre le labbra, ancor sognanti,
si soffermano sulla
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Rosaregina nacque un po’ canina
di un ambra candidissimo dorato
ed era la più amata nel suo prato
con verdi foglie e solo qualche spina.
Rosaregina amava l’aria fina
ed il suo cuore rosso inalterato
batteva notte e giorno appassionato
e
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| Eccomi qua,
danzante in riva al cuore,
con parole gremite d’amore.
Eccoti là,
sorridente in quel cielo terso,
con quel raggio intenso.
Eccomi qua,
splendente nei tuoi occhi,
a riempire i tuoi solchi
Eccoti là,
con quel fulgido bacio
che
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| Non esistono angeli
con ai piedi bei sandali.
Si disperde nell’aria
l’empatia necessaria
per offrire una spalla
a chi, incerto, traballa.
Condividi il cammino
con un cuore vicino
che conosce le fitte
di pesanti sconfitte.
Quando questo
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| L’ invisibile vede,
al destino cede,
nel divino crede,
è una forza Fede!
Sorella di Speranza
ma molto
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| Nascoste tra i sotterfugi dell'indifferenza
ombre sornione ogni dì
raccontano di calzari consumati
nello
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E' nell'attesa
che scopri il tuo mondo
e negli occhi i colori
sono come tu li vuoi,
è su quella panchina
che
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Il mio regno
è un tempo senza nome
dove vivo solo
con le porte chiuse
Il mio sogno
è un suono senza fine
legno d’oro
lucidato dalle note
Nessun dolore
fino all’alba nuova
un giorno senza luce
ed una notte breve
Con le
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| Resto appollaiato sul ramo più nascosto,
in silenzio osservo il gelo invadere il mio covo.
Mentre la notte giunge silenziosa,
nascondendo anche l’ultima stella del cielo,
un vento gelido spira tra i rami,
portando con se quel che resta del mio
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Se avessi avuto più coraggio,
ignorato quelle ombre.
Se avessi più forte
abbracciato il
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Ti vorrei
un ultima sera
sotto questo cielo, bieco
ad ammirare
gelide stelle.
Ti vorrei
tra superstiti venti
in un tormento di fronde
come flebile carezza
sulle mie ossute mani.
Alzo il capo, sfinito
su squadrate costellazioni
infiniti
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Gelo in nuvole ventilate
Emerge la terra a basso canto
Nessuno si fa vedere,
Nessuno accarezza la tua anima
Al passo
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E’ così difficile trovare una parola
nel buio d’una stanza avvolta dai silenzi,
nell’oscurità di un cuore
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| Come l’ordito che s’intreccia alla trama
e l’arazzo divino disegna
tra aria e fuoco
è stata subito danza
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Nei miei occhi tu vedrai il mio tormento,
il mio volto diventato maschera muta,
esprime il disappunto di non aver impedito
a un cuore di spezzarsi,
rimani non andare via,
non uccidere la mia fantasia,
respirami ingoiami,
mordi le mie mani che
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Quando la goccia rugiadosa
che cade,
balzata dall'ondulazione vibrata di una felce,
scivola sul raggio
di sole che squarcia,
l'umido bosco
basso custode di funghi arcigni,
di segreti sublimi tra more e lamponi,
quando il silenzio
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De sopra ar parchettone
ce sta ‘no scatolone;
è de cartone, è a fiori
ce so l’ impicci de tanti colori.
Spizzico e l’opro piano,
me tremano le mano,
er petto me s’affanna,
er core me diventa ‘na capanna.
C’è sempre mamma in mezzo a tante
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| Cielo pallido
La pioggia è
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| e, ti rivedi
tanti anni fa sgattaiolare nel nostro grande letto
tutta bagnata, nuda dopo una inebriante doccia,
ho freddo amore riscaldami, amami dicesti
ed io che non sapevo mai dire no ubbidii contento, e
ti rivedi
in quella strada buia di una
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Nell'aria c'è il fruscio
del tempo perduto.
È un'angoscia silente
sulle speranze
che combattono fantasmi;
è sprofondare, ahimé,
in un abisso rovente
di liquido nero catrame
in cui affonda la vita.
Vagabonda
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Quel giorno che verranno a prendermi
sarò seduto rassegnato sulla soglia
e quando vedrò il pennacchio dei gendarmi
esclamerò: sono qui da giorni ad aspettarvi.
Quando mi inviteranno di seguirli
li pregherò
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Fosca è l’aria – fumosa- s’alza sulla terra un fiato
la neve ai cigli – inzaccherata - il suo candore ha perduto
la strada vuota è viva d’un volo di cornacchie
e d’uno starnazzare che sul silenzio stride e sulla lentezza
dei miei
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| Canta echi di confini
e confini d’echi
Canta il passo che dallo stagno
corre al favo dei bagliori
Sente le pause nel cuore della terra
e nella terra del cuore scava sigilli
vorrebbe, sì, gridarli
Poi si solleva
nei cieli più sereni
con
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63 poesie pubblicate nel giorno 13/01/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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