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Le 54 poesie pubblicate il giorno 04/01/2017
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All’imbrunire quando tutto tace
e il lago par addormentarsi
che la brezza più dai monti cade
ecco d’ali un frullar presso la riva
gabbiani cigni piccioni anatre
selvatiche e poi lì presso una bimba
bionda tutto di rosa di color vestita
allegra
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| Sono ferite le ali della fantasia,
ella è inerte, non può più volare,
chiusa in se stessa, senza l’allegria,
sperando che qualcosa la faccia risvegliare...
Era agile, saltava in mezzo ai prati,
felice percorreva laghi e fiumi,
ora, non si muove, e
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| Il cielo paziente
ti sorprenda
nuda nel tuo stato perenne,
viscere che rispondono all'incanto,
leggera
ora
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Chissà perché la mente
se stringo la tua mano
vola così lontano.
Lo trovo sorprendente
dopo tanto vagare
sopra l'immenso mare .
Come rondine si posa
ai piedi di una rosa
nell'alba tenebrosa
è' qui che si riposa
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Ricordati a Maputo
perdevi le tue scarpe quel giorno sulle ultrafertili terre
e camminavi comunque sorridente
raggiante rapita accecante, portando ai contadini soia OGM
Ricordati a Maputo
pioveva stranamente sul porto e non sul resto del mondo
e
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Emozioni profonde
palpiti di un amore infinito
labbra tremanti che
si sfiorano in un bacio.
Nettare degli dei,
magia di un attimo,
sinfonie lontane,
bacio
carezza dell'anima,
tenero intermezzo
tra le parole: t'amo.
Vane le parole
il
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La luna
non mi aveva detto
che l’inverno
avrebbe portato dolore
Non mi aveva spiegato
che nel buio
ci sono segreti
mai svelati dal vento nero
Il gelo della terra
custodisce semi scuri
che germoglieranno
ombre nella stagione antica
Il
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Nei miei sotterranei
intricati, umidi e bui
un giorno qualcuno
vi troverà la chiave
per entrare e leggere
le
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| Al posto di guardare per terra
invece di osservare davanti
o volgersi a controllare le spalle
proviamo a puntare il cielo.
Mi dici "Ci andremo a suo tempo
teniamoci ben saldi al concreto
folli i poeti cantori del
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C'era un tempo
un mondo da esplorare
al di là d'un fosso
oltre l'acquitrino di canne
fitte come pioggia
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Nel mio paese di cinquemila anime
tredici funerali o forse più
dall’Immacolata a Natale
Adesso che sono in
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| Pensieri caldi
in un gelido abbraccio.
Sogni irreali
in un oblio iinfinito.
Non v'e limite nel mistico
se la realtà è disarmata.
Solo un
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Il gatto è ritto e attende alla finestra
L’umanità è mutata ma da tanto ...
sempre più gregge... segue il piffero – ammaliata -
anche se stonato all’orecchio giunge il suono
L’umanità indossa l’uniforme
è
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In ridente ambascia di speme
s’appressa a divenire
ché su vaghi pensieri positivi
cavalca la mente
In letizia si spera
al pensiero dell’avvenire
non di morti ma di vivi
e che rio destino sia assente
Forse speranza vana
il credere in
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| Straripa
un profilo di fumo
un grumo
i tuoi lombi indecisi decisi a farmi morire
- d’inedia -
sto qui sulla sedia
aspettando
cantando
cantando?
Ho un fiato ossessivo
ho freddo
ho bisogno di miele
di rospi e d’oche ciarliere
Con occhi
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La speranza
è l’ultima a morire
ma se l’inganno è dietro l’angolo,
nulla sarà nuovo,
il tempo ricalca se stesso,
le piante coi rami spezzati
non sempre fioriscono...
La primavera tornerà
rivestendo le piante
che
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Illude, sai, il giorno
con le sue ali d’oro
e le sue ombre vive
perfettamente delineate
al proprio posto esatto.
Nulla che si confonda,
nulla che ci confonda:
tra il bianco ed il nero
come tra cielo e mare
la differenza è netta e
non si può
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| A sol nascente d’aurora
annaspavo col cuore in gola
fugando l’infernale sgomento
In fiamme tremolanti
alla porta dell’Altissimo mi trovai
che con voce roboante
rettitudine impose al reo confesso
Senza indugio
m’inchinai all’accecante luce
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-Passerò per Piazza di Spagna- ardeva
Pavese all’amore inquieto in tumulto
e De Chirico una casa ivi aveva
bellissima, di
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Tace il vento magistrale
nascosto mi sboccio il cielo
contemplarsi
della gioia del mondo
in ogni battito cardiaco
inebriare la
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Come dovrò dimenticarti
come saprò annullarti
come potrò perdonarti
in questo inverno losco
di tutta la vita.
Ora però ti odio
imperdonabilmente
riparo serrato al vento
e bufera di neve
al greppo ermo nell'impeto
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Se mi ami
e mi ami veramente
tornerai
come tornano i rapaci
nel nido lasciato alle tempeste.
E forse tornerai
vestita da nuvola d'estate
ed io sarò acqua, aria
respiro affogato nella sorgente.
Se mi ami
e mi ami veramente
mi
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Non vendo sogni e faccio per mestiere
lo scalatore di erte nei miei mondi,
stranezze per i più, e se mi confondi
sei donna che elargisce ogni piacere.
Ma non puttana, no! Ben più elegante
di un nudo che fa palpitare il marmo
davanti
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Nel golfo esteso tra i gineprai
che intessono i nostri menti
di lisci nodi e lascivi affanni
ho trovato una
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| Serpeggia l'idioma cianciatore
politicamente corretto
dallo strusciante maneggio.
Imbrigliata è la luce
in obelisco piegato
da raffinata ipocrisia.
Orpelli le lame roventi,
malsana bigiotteria
per paradigmi perfetti;
Sono fili
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| E ancora si scuciono i ieri,
riaffiorano,
da dove erano seppelliti.
Come piena s’abbattono
schiantandosi,
sul tacito
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| A bocca chiusa
parla lo specchio
e in verità ti dice quel che vede
quel che il tempo fa su di te
passandoti accanto.
Con mano invisibile e ruvida
sfiora il tuo corpo e la tua mente.
Muta ogni cosa di te
muta la pelle
che da liscia e
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| Essoterici guai son la causa
del mio mal vissuto
Turbolento e impulsivo
non ho mai compreso
che la volontà di
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| Brilla d’oscurità riflesse,
tenebroso come il sole,
leggero,
sfila il tocco della vita,
o della morte.
A
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| Stentare
a credere
a ciò che non si vede
accogliere come norma
ciò che non si sa.
Insano equilibrio
sul sottile crinale
dell'accettazione acritica
del reale.
§
Fremere
alla ricerca del Vero
decodificando
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54 poesie pubblicate nel giorno 04/01/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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