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Le 61 poesie pubblicate il giorno 11/09/2016
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Sul sentiero dei ricordi il mio corpo si trascina
dissetando le vestigia con il sangue caldo e scuro
e un sudario di corallo si distende sul futuro
come il tuffo di una fiamma dentro un lago di benzina.
Ogni battito legnoso dentro il petto mi
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| L’ho riconosciuta negli echi
la voce inquieta dei sogni,
i più sbiaditi sono automi
inscatolati negli inverni
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| Una voce discreta
sussurra parole
poi s’alza improvvisa
la senti più forte.
Seria rimprovera
a volte
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| E' una voce
suprema sul boato del mondo
ricuce l'infinita voragine
che inghiotte l'Io celato.
E' una voce
dura come fredde pietre
dona in baratto all'ascolto
il risveglio di un'anima sopita.
E' una voce
un grillo delle
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| Non porta su terra ferma
se il vento
è controcorrente
ti allontana
in là
in alto mare
dove le acque
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| Questa é l'ora in cui mi lascio andare
al settembre che sa di nostalgia
con brezza vespertina sulla scia
dei resti di un'estate, dopo il mare.
Ha luce, e toni mesti di tramonto,
di commiato e, chissà, forse di addio,
e come un'eco
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Aldilà dei gesti fra le parole
c'è un vortice di nuvola
dove il tempo non si arrende
ai disegni delle ombre
Spazi di riflesso breve
sul bordo di ogni pensiero
nel desiderio di un percorso
che riconduca al cuore
Per non
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Leggenno un libbro a la nipotina,
de còrpo ho preso sonno e bonanotte!
Dormenno storta fino a la matina
me so’
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Non avrò capelli bianchi da contare;
né ossa fragili da reggere
il peso di una postura.
Occhi non
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Se perdo anche un attimo
così come va adesso il mondo
perdo pure la testa
e faccio il matto come tutti.
Ma non perdo quel treno
che mi porta lontano.
Allora dammi una mano
se davvero ci sei
non farmi impazzire
con assurde nevrosi di
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Non sono angeli
le ombre
in una notte fumosa,
un tuono,
annuncia tempesta,
il vento trascina
il figlio di una vita defunta.
Nel mare agitato
le onde son lava
tormentano il sonno
con sinistro presagio
una piccola barca
cerca
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Svegliati coscienza!
Non dormire nel lembo
di scrigno ferroso
dove ruggine corrode ideali
di vita.
Non lasciar che tristezza
ti porti via gioia e allegria
mentre dolore
ti trascina nel deserto dell’odio.
Cuci ferita sanguinante
sciogli la mente
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E batte come vuole
e senza freni
ribelle del suo tempo
e dei baleni
che brillano
nel nero della mente
che cerca di lottare
inutilmente.
E mi comanda
e trama
strisciando sui miei occhi
con la lama
che sale dal suo tutto
al nulla
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Come farò con te,
m'accorgo che l'ultimo appiglio
svanisce e quel filo sottile,
si spezza.
Ti perdo...
Come farò con te,
con te che sei la mia vita
i miei respiri
la mia gioia,
i miei dolori...
Come farò
con te, vita
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Cerca di respirare piano
la sera
potrebbe adirarsi
e le ombre sarebbero più scure
Non fare rumore
qui nel cielo di settembre
siamo in pochi
a mantenere le promesse
Il sole ormai tramonta
prima di cena
ed anche la luna scivola
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| Nell’occulto mondo degli anfratti
intimità è la strada del tormento
ove l’angoscia dei delitti
all’azione dei conflitti
è silenzio a corrodere l’esistenza
Nel tuo fuoco a incenerire
e sugli orizzonti lancinanti
neppure l’autoconsapevolezza
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| Creammo la notte
solco profondo in cui nasconderci,
è pauroso mostrarsi
senza ombre né dubbi;
nella nebbia
d'un pugno di fango
gettato nell'acqua chiara
rendemmo confuso
ciò che era limpido
perché non
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| Colpa e fortuna del pastore
al comparire del sole.
Zoppica verso chi arriva
orfano del suo
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hy ju |
11/09/2016 17:49| 878 |
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| Pigola tra le stentate foglie pallide del melo
Il mormorio di una sera già bastarda e logora di caldo;
Sopra gli umori lasciati dalla cascata d’acqua
il cielo si inviluppa di chiarori e di ombre a rimandare la notte
strana compagnia di guitti
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La guardi... Bella, vero?
Lo so cosa pensi, cosa provi.
Percepisco i tuoi pensieri,
le tue sensazioni,
alla flebile luce
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Nessuna forma,
s'affretta al lume
pallido tocco di luce
è debole, il tremulo respiro
cosi l'ombra al muro s'incatena
è in me, che non esisto
si crea, da un pensiero che fui
un altro giorno morto
un altro sole, brucia
in alto,
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Foglie
innervature
vene che si confondono
con altre tubature
in alto il cielo
esco dal fango e ti
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| Passando oltre
il cielo si confonde
e scambia le sue nubi
con le onde
e vaga in questo mare
intemperante
contento del suo essere
scostante.
Passando oltre
scovo la coscienza
che mi contesta
la sua vera essenza
con l’aria che trasporta
un
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| Urla la mia anima
lontana dal mare
urla forte la mia coscienza:
-dov'è l'odore del mare,
la scia luminosa delle
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| Pare il tempo fermato dal rumore
delle pietre nelle case spezzate,
cerca invano risposte, tra quei corpi
strappati alla vita e alla morte.
Nelle crepe del suolo solo storie
disegnano l'anima di chi il tempo ha
vissuto, anse di memoria sommergono
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| Ti parlo dal cuore Mamma
so che mi ascolti
sai quanto mi manchi.
Lassù a chi dai il bacio
della buona notte,
a chi rimbocchi le coperte la sera...
E le preghiere?
Si, quelle che mi accompagnavano
nei momenti bui...
a chi?
Mi mancano
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| Eccomi pronta
io mi affido a te
alle tue dita suadenti
sul percorso delle mie dune
Dolcemente apriti la via
sulla soglia di un paradiso proibito
Entra ora piano
nella stanza segreta
dell'intimo piacere
tra pareti rivestite di velluto
nel
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Sabyr |
11/09/2016 16:05 | 4837 |
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| Spirava il libeccio
sui viottoli impervi
che sanno di letame;
e i passi risuonavano
sui ciottoli informi.
Ripenso a mio padre
sul ciglio d’una strada
con le mani ruvide e scarne
che sudano miseria
per un pugno di mosche
nell’arida terra di
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| Conosco le leggi di Dio
niente da rimproverarmi
ecco la forza della coscienza,
l'ipocrisia la aborro
nell'ombra tagliano le gambe
alla luce le riattaccano
demoralizzare questo è,
gente che ride quando piango
nell'allegria seri
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| Rude,
è l’impatto con la mente,
allo scalfire
di tortuose salite.
Quell’andare
oltre gli schemi,
a rincorrere
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61 poesie pubblicate nel giorno 11/09/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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