Autore Topic: Due mani insolite  (Letto 5781 volte)

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Offline Maurizio Spaccasassi

Due mani insolite
« il: Domenica 1 Ottobre 2006, 23:26:53 »
Quello che vorrei proporre,è un lavoro diverso dagli altri precedentemente sviluppati.
Una proiezione di un poeta che s'accinge a scrivere una poesia,ma non vi riesce.
Si scontra con le voci che partono da dentro,(investite nella veste metaforica dello psicanalista).Cercano di provocare il poeta in modo da capire come mai non riesce a sbloccarsi nel lasciar volare i suoi versi.Allora questo psicanalista cerca di riportarlo all'origine dei suoi conflitti,per fare in modo che poco alla volta il poeta possa parlare nei suoi versi anche di se stesso,abbattendo quel muro di dolore che lo separa dalla realtà.
Ci riuscirà?
In parole povere possiamo dire che questa opera è un due mani con lo stesso autore.Da una parte c'è quella che scrive,quella sensibile e l'altra è un mix fra coscienza e ragione,ovvero tutta quella parte che spinge il poeta all'autocritica.

Saluti Mauri
« Ultima modifica: Domenica 1 Ottobre 2006, 23:45:31 da Maurizio Lauriani »

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Due mani insolite
« Risposta #1 il: Domenica 1 Ottobre 2006, 23:31:21 »
Stasera …ti ricordi….devi scrivere una poesia
E di cosa dovrei parlare?Non ho più cose da dire…
Non sono in vena,non sono ispirato e la mia musa è scappata a Lampedusa,è inutile che lei mi telefoni e mi faccia le fusa,per dirmi poi che era pure stufa.
Parla di te stesso,della tua vita,non ti sembra abbastanza intricata?Non mi va di parlare di me stesso,parlo dei riflessi di me stesso in modo tale che restino piccole impronte d’umidità sullo specchio,utili forse per l’umanità,ma non riconducibili a me.
Bravo,tieniti tutto per te,fai come i faraoni…portati tutto nella tomba…ma a che ti serve?Chi ti credi di essere?Pensi forse che gli altri abbiano avuto una vita facile?Io non penso,lascio pensare agli altri,a tutte quelle menti eccelse le quali sembra che sappiano sempre tutto ma poi riescono sempre a coinvolgermi nelle loro cavolate dicendo che l’hanno pure studiate.
Rompi quel muro,quel muro che sembra separarti dal passato…non riesci a vederti bambino?Si,certo come no,vedo una semplice e povera famiglia sperduta in un paesino di campagna la mamma è vestita con quattro stracci e porta vicino a lei due bambini alquanto sporchi,ma sul viso hanno sempre acceso un sorriso,quello stesso sorriso che vedi solo stampato nei volti  dei bambini felici.
Felici di che cosa?E dov’era il padre?
Felici perché avevano accanto la cosa che un bambino desidera di più: l’amore della propria mamma.Il padre dove poteva essere?Non certo al bar,lui lavorava moltissimo,per andare a lavorare aveva a disposizione solo una bicicletta,ma da quel paesino fino a Torino c’erano più di trenta km e naturalmente altrettanti a ritornare.

« Ultima modifica: Lunedì 2 Ottobre 2006, 12:45:38 da Maurizio Lauriani »

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Due mani insolite
« Risposta #2 il: Domenica 1 Ottobre 2006, 23:35:19 »
Era tutta discesa?Scusami tanto ma come psicanalista non mi sembri molto intelligente…secondo te se ti ho detto andata e ritorno,poteva essere tutta discesa?
Se alla fine di questo incontro devo sentirmi più deficiente di quello che sono….allora è meglio non romperlo quel muro.
Ok  e poi …tutto qui?
Tutto qui cosa?devo raccontare vita morte e miracoli…e va bene se proprio ci tieni…
Mio padre e mia madre sono stati messi insieme con un matrimonio combinato.
Una volta bastava che una famiglia dalla sua mezzadria ricavasse un sacco in più di grano ed erano già più ricche degli altri…pensa che bello la possibilità di essere scelti senza che gli interessati lo sappiano,mia madre mi racconta spesso dei pianti che si fece quando si dovette sposare a tutti i costi mio padre,addirittura voleva uccidersi…oggi tutti hanno la libertà di scelta…ma tutto quello che oggi abbiamo, appare noiosamente scontato.
Mia madre poi con il tempo s’accorse che in fondo il numero della lotteria che si era trovata fra le mani non era poi tanto male.Imparò a vivere,ad amare e a risparmiare.Mio padre che inizialmente viveva in casa dei suoi,dovette andar via, perchè suo padre pretendeva tutti i soldi che guadagnava sul suo tavolo…
Allora lui facendo molti debiti comprò un cascinale e da li’ cominciò da zero.Lui lavorava nella fornace,poi passo a fare il cantoniere,poi dopo qualche anno riusci’ ad entrare in una grande fabbrica di auto chiamata Lancia, in questo ultimo posto di lavoro poteva usufruire dei turni,riuscendo a trovare più tempo per tutte le altre attività che il cascinale necessitava,dar da mangiare le mucche,lavorare i campi ,tagliare il bosco e cosi’ via.

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Due mani insolite
« Risposta #3 il: Domenica 1 Ottobre 2006, 23:37:34 »
E tua madre che faceva?Niente?Che ironia da salame…innanzi tutto faceva la madre ,lei potrebbe essere presa come esempio campione per far studiare gli economisti Italiani.Non ha mai sprecato nulla, dal latte che mungeva riusciva a venderlo tutto e con qualche artifizio prima di portare il latte in paese prelevava non  so in che modo una buona parte per noi figli.Noi non avevamo le merendine e tutte queste porcherie che ora mangiano i nostri figli,non c’era assolutamente nulla.La nostra merenda era un pezzo di pane con zucchero e vino,a volte qualche frittella,mio padre una volta al mese mi portava la cioccolata…quella sempre uguale,senza marca…la mangiavamo insieme,ed era un momento bellissimo.Mia madre è sempre stata sarta,anche se non era riuscita a finire il tirocinio,quindi si portava dietro qualche lacuna che riusciva sempre ad accomodare,grazie a quel mestiere riusciva a rendere decenti quei quattro stracci che ci mettevamo,che spesso recuperava da qualche cliente più benestante.E  poi era lei che si faceva il culo nei campi o nella stalla,perché mio padre doveva lavorare fuori.

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Due mani insolite
« Risposta #4 il: Domenica 1 Ottobre 2006, 23:38:23 »
C’era il riscaldamento?Certo che c’era,la versione più avanzata dell’asinello e il bue che con il loro fiato scaldava Gesù bambino.C’era una stufa nel pian terreno ma nel piano di sopra accanto al fienile l’unico fiato che sentivo nella stanza era quello dei sorci che si esercitavano a fare la staffetta in mezzo alle patate ormai ben germogliate,fortunatamente il gas contenuto nel piatto di fagioli appena mangiato era già nell’aria e tutti noi potevamo dormire sonni tranquilli…e poi avevamo avuto anche il “prete”è una leggera struttura di legno,che aveva lo scopo di sollevare le coperte creando uno spazio fra il lenzuolo superiore e quello inferiore(sinceramente non mi ricordo se c’erano)all’interno di esso veniva sistemata una  pentola di rame con dei fori e dentro conteneva la brace ardente…quindi dopo
cinque minuti il letto era praticamente scongelato.La mattina successiva poteva capitare di trovarsi una stalattite sulla punta del naso,ma era del tutto normale.

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Due mani insolite
« Risposta #5 il: Domenica 1 Ottobre 2006, 23:39:46 »
E giocattoli ne avevi?Come no, i giocattoli erano tutto quel mondo che avevo attorno gli animali come la gallina,la mucca,le papere,e Lulu’il mio cane.Mio fratello ed io ce l’inventavamo.Con una scatoletta di sardine vuota simulavamo i trattori cingolati,lasciando la scia sulla terra.Con i barattoli vuoti di vernice ci costruivamo la batteria che suonavamo con due legn,ima durava poco nelle nostre mani,perchè non era in sintonia con il sonno di mio padre.Ma veri i giocattoli?
I veri giocattoli li vedevo nelle mani dei miei cugini,o di amici più benestanti,ma una volta all’anno per Natale l’azienda dove lavorava mio padre donava un regalo costituito da un bel giocattolo per i propri figli.Mi ricordo che non vi era giorno che non aspettavo il periodo di Natale era una dolcissima attesa dove la mia fantasia volava molto in alto…ma non mi dimenticherò mai quella macchina rossa,e quella gru telecomandata che mio padre e mia madre decisero di regalare ai bambini di altri loro amici.Mi dissero che non avevano soldi per comprare loro qualcosa e che tanto io l’avrei rotto.Da quel momento ho capito che nulla è mai veramente tuo, fisicamente.Ma può essere tuo nel momento che lo sogni,in quell’attimo di libertà e fantasia, vive in un tuo sogno.
« Ultima modifica: Domenica 1 Ottobre 2006, 23:53:12 da Maurizio Lauriani »

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Due mani insolite
« Risposta #6 il: Domenica 1 Ottobre 2006, 23:42:02 »
Insomma dai, non è poi cosi tragica!Ok come inizio vedo che hai capito tutto…ma dove hai comprato la laurea?
Niente polemiche su continua con la tua storia…Vedendo che non te ne fotte una mazza mi è passata la voglia,fai un po’ quello che ti pare.
Dai su,prova a fare qualche verso,almeno uno o due,tanto poi lo cestiniamo.Se lo cestiniamo possiamo anche farlo,ma se scopro che non lo fai,faccio poi canestro con te….te la cavi bene nel ruolo del pallone?
-Il nostro psicanalista offendendosi lascia la stanza-

Scappata è la musa
Andata a Lampedusa
Ho perso la mia ispirazione
E  perdo tempo con questo .....ione

Mi telefona e mi fa le fusa
Poi mi dice che è pure stufa
Stufa a legna nel piano terra
Questo freddo è proprio da serra

Il mio giocattolo è espropriato
Il mio sogno cade abbandonato
Poi la vita si riaccende
E quel sogno si riprende

Una batteria suona nel tempo
Poi si spegne nel tempo di un lampo
Suona piano,suona piano
Altrimenti ti sente
Altrimenti ti rompe…
« Ultima modifica: Lunedì 2 Ottobre 2006, 12:43:51 da Maurizio Lauriani »

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Due mani insolite
« Risposta #7 il: Domenica 1 Ottobre 2006, 23:43:28 »
Ma che cavolata hai scritto?
Ehi ma da dove sei sbucato?Allora sono stato troppo leggero con te.
No, mi ero solo allontanato per consentirti di scrivere con calma,ma vedendo cosa hai scritto forse era meglio restare qui.Senti sai cosa ti dico,per stasera ne ho basta,se ne avrò voglia e se non sono come l’albero di Natale con le palle ad intermittenza allora possiamo continuare.
Dai su,quanto odio le persone che vogliono essere pregate,non avrai pace fino a che non finirai il lavoro…ahahahah!
« Ultima modifica: Lunedì 2 Ottobre 2006, 12:42:47 da Maurizio Lauriani »

khay

  • Visitatore
Re: Due mani insolite
« Risposta #8 il: Domenica 1 Ottobre 2006, 23:56:00 »
WAW!!!! io la trovo geniale come idea... un'auto-psicanalisi con tanto di versi...eh si'....noi poeti ne avremmo davvero bisogno....ahahahahahah...Bravissimo! :D ;)

khay

  • Visitatore
Re: Due mani insolite
« Risposta #9 il: Martedì 3 Ottobre 2006, 05:53:52 »
Siedi e non pensare
ai tuoi doveri
a tutte quelle cose
che ti rendono un automa
Siedi e lascia uscire
quello che ti voglio dire
dalla punta della penna
parlero'.


Proprio adesso?
Che ho da stendere il bucato?
E poi
Ho un appuntamento da confermare...
Lascia stare.



Siedi, ti dico.
Che le parole premono
Non puoi zittirmi ancora
Già da stamattina
Mi comprimi il cuore



Ma dai, non ce la faccio
a concentrarmi sul tuo foglio
e' troppo bianco
troppe cose
potrebbero inondarlo.


E allora scrivi...
E non preoccuparti
del ritmo o della forma
perchè l'anima sa sempre
scrivere da sola.


Mi siedo, hai ragione
la pesantezza e' tanta
sul filo dei pensieri.
Mi siedo e daro' mano
ai tuoi versi.


Dal cuore
io ti innalzo
traendoti da terra
perchè so che hai bisogno
ogni tanto
di ricordare
come si fa a volare........

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Due mani insolite
« Risposta #10 il: Martedì 3 Ottobre 2006, 07:04:59 »
Bellissimo questo testo a doppia facciata,brava Cri,continualo. :) :)

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Due mani insolite
« Risposta #11 il: Martedì 3 Ottobre 2006, 23:56:07 »
rilevo con molta gioia che anche per te la stanchezza non sfavorisce la voglia di scrivere,la poesia pulsa dentro...come un animale in gabbia che a voglia di uscire....vuole la sua libertà...vuole liberare   le sue ali fino a sentirne il suo battito....perchè è nata libera.

Offline Rb

Re: Due mani insolite
« Risposta #12 il: Venerdì 6 Ottobre 2006, 13:56:22 »

  Grazie per questa opportunità Maurizio.

    Scusa faccio una prova con i colori

  Ciao

Offline Rb

Re: Due mani insolite
« Risposta #13 il: Venerdì 6 Ottobre 2006, 14:03:12 »
  OK.

     Ciao C.
     non mi chiamare
     voglio dormire
     lasciami riposare 
 
     
     lascia il limbo
     lascia il guscio
    c'è uno spiraglio
    sull'uscio
 

   
    non è una porta
   è un sasso grande
   non lo sposta neppure
  la forza di un elefante


  fuori c'è il sole
  a volte piove
 il vento soffia piano
 oppure forte
 il sasso copre la morte


                       silenzio
  lascia riafforare la capacità
  di vivere e sentire
  con l'intelligenza
  e  con  il cuore


  non voglio soffrire

 io sono qui
 ti aspetto
 dammi la mano
 ti aiuterò a riscoprire
 la gioia e la bellezza
 che la vita può offrire.

Offline Michela Guerriero

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  • Sesso: Femmina
  • ogni istante che si vive è un sogno!
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re: Due mani insolite
« Risposta #14 il: Venerdì 6 Ottobre 2006, 19:45:30 »
una bella idea la tua Maurizio. Dammi tempo di buttar giù un pò di idee, poi mi dirai come la vedi. Un abbraccio e bravi a tutti,Michela :-* :-* :D