Grazie a entrambi per aver risposto.
Caro Antonio Terracciano, capisco benissimo le tue idiosincrasie per un autore, diciamo così, del momento e infatti questi libri mi erano stati regalati ed erano finiti, dimenticati, in libreria. Poi, a volte mi arriva una strana urgenza di divorare un libro e allora, un giorno, sbirciando nella mia biblioteca, ben poco fiduciosa, ho preso "Il bordo vertiginoso delle cose". La lettura mi ha preso da subito, sarà una mia affinità con l'autore, col suo melanconico e assorto modo di guardare le cose, le persone, la sua vita, cioè quella del protagonista, insomma, l'ho bevuto tutto d'un fiato e, dispiaciuta, quando è finito, ho cominciato a leggerne un altro e ho intenzione di leggere tutti i suoi libri. È davvero bravo! Sullo sfondo c'è sempre la sua Bari, e il contrasto fra quella di oggi e quella di ieri, e sempre presente la vita del protagonista che irradia di senso tutto il resto. Da magistrato, i temi sono sempre di carattere indagatorio. Ne "Il bordo vertiginoso delle cose" un titolo di giornale che annuncia la morte di un uomo... da lì tutta un'indagine, un percorso a ritroso... eh sì, perché lui quell'uomo, lo conosceva bene, ma tanti anni prima... e con le indagini, mille scoperte, e viene fuori anche un uomo solo. Non voglio dirvi più di tanto, nel caso voleste leggerlo. Comunque, al momento, è il mio autore preferito. Ve lo consiglio.
Perché non mi parlate anche voi dei libri che state leggendo? 🙃 Tenendone celate le parti, nel caso lo si voglia leggere.
Buon pomeriggio e buona lettura sempre, il passatempo migliore che ci sia! 🙂