Mi sembra che le osservazioni di Martino siano interessanti. Il dover pagare ha sicuramente spinto a non avere più parte attiva nel sito un buon numero di validi autori, che si sono sentiti quasi feriti nell'orgoglio, mentre, d'altro canto, ha probabilmente invogliato altri, meno abili e magari un tantino esibizionisti, a pubblicare le prime cose che passano per la testa (si sa che in Italia, la patria delle "bustarelle" , l'aver pagato è talvolta inteso come un lasciapassare per fare poi ciò che a ognuno pare e piace... ) Quei non molti validi o validissimi autori rimasti tengono duro, ma le loro opere non hanno più la stessa risonanza di una volta, e sembra anche essere alquanto diminuita la voglia di fare commenti, per la scarsità del materiale al quale appassionarsi (per la prima volta, è da un mese che non ne faccio) e per (si è ben capito, ormai) la poca disponibilità di certi autori a farsi criticare per poi migliorare (e invece, come sosteneva Victor Hugo, "è meglio che l'artista e il poeta non si augurino troppo di non essere criticati. Essere contestati significa superare l'iniziazione. Da morti, gli incontestati scompaiono mentre i controversi si ingigantiscono" ) . Dare la possibilità, come proposto da Martino, di pubblicare, che so, almeno una poesia al mese ai non iscritti aumenterebbe senz'altro la qualità del sito, perché ciò urterebbe di meno la loro sensibilità e, nel contempo, permetterebbe a costoro, in un periodo di tempo abbastanza lungo, di scegliere possibilmente il meglio della loro produzione.