Autore Topic: Poesia: cosa vuol dire?  (Letto 7800 volte)

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Offline adriana sini

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #15 il: Lunedì 25 Giugno 2018, 22:17:25 »
Ma perchè c'è questa esasperata voglia di essere valutati?
non basta scrivere, scrivere, scrivere, scrivere senza che nessuno si occupi del nostro merito o demerito?
non basta pubblicare per suscitare nel lettore un senso di curiosità, di pensiero, di emozione?
Mi sa che ci stiamo prendendo troppo sul serio...
troppi concorsi di poesia, troppi trofei e nessuna verità!
Buonasera a tutti

provo a intervenire per dire la mia, nella speranza di non esser nuovamente travisata e osteggiata, e lo faccio semplicemente per dirmi concorde con la Poldan nel momento in cui si lamenta del basso livello delle pubblicazioni e parimenti concordare con Ammadeo quando, giustamente esasperato, si domanda quale necessità vi sia di esporre pubblicamente merito o demerito.

Poichè esiste una commissione che in via prioritaria decide cosa possa essere pubblicato e cosa no, utilizzando parametri fortemente restrittivi in merito alla forma nel giudicare se uno scritto possa definirsi poesia o meno, mi domando perchè non possa essere usato lo stesso metro per scindere ciò che ha valore poetico da ciò che è invece pura espressione di un'emozione, sentimento o stato d'animo che dir si voglia (e sottolineo che questo discorso va a mio discapito quale autrice di poco valore, ma poco importa).

Capisco perfettamente la necessità di aumentare il numero di partecipanti al sito, legata giustamente ad esigenze di carattere economico, per preservare la sopravvivenza del sito, ma (e scusate se c'è sempre un ma) mi domando perchè non sia possibile scindere, o meglio ramificare, le pubblicazioni in relazione alla loro effettiva carica poetica.
Si potrebbero creare percorsi alternativi non più legati all'età (com'è per gli autori giovani, ad esempio) ma all'effettiva rilevanza poetica.
Prima domanda, scontata, lo so: chi decide cosa vale e cosa no?

Per quanto mi riguarda, la riposta è banale: avete creato commissioni per questo e per quello, sulla base di cosa?
Se l'appartenere a una commissione di valutazione implica una preparazione o una sensibilità di un certo tipo, non sarà poi così difficile trovare chi sia all'altezza di esprimere un giudizio giusto, non legato al proprio gusto personale, ma all'effettivo valore poetico della composizione proposta, per indirizzarla in un determinato settore piuttosto che in un altro.

Faccio un esempio: il cosiddetto Albo d'Oro perchè è attualmente in mano al poeta? Come può un autore essere imparziale nel giudicare le proprie opere? Perchè non si lascia assolvere tale compito a una commissione competente? Questo aiuterebbe l'autore a capire cosa piace e cosa no, dando inoltre l'opportunità alla redazione di dare o togliere visibilità a uno scritto più o meno valido.

Il discorso temporale delle pubblicazioni, a mio parere, dovrebbe esser relegato ad un percorso parallelo al quale l'autore  potrebbe affacciarsi in maniera differente (un link o una finestra d'accesso, per esempio) e la prima pagina invece interamente dedicata agli scritti di valore, senza scadenza temporale; si andrebbero a sostituire solo nel momento in cui ci fosse in arrivo qualcosa di meglio.
In questo modo la qualità prevarrebbe sulla quantità e il sito farebbe un bel passo in avanti a mio parere.

Come al solito sto parlando troppo, ma i miei sono solo piccoli suggerimenti per venire incontro a chi, come me e a quanto pare molti altri, avrebbero piacere di leggere, perlomeno in prima battuta, poesie degne d'esser chiamate tali.
In fondo una delle prime regole del marketing è proprio quella di mettere in maggior evidenza il prodotto di maggior valore, quello con il ricarico più alto, dedicando ai prodotti di minor valore uno scaffale separato, offrendoli spesso scontati sino ad esaurimento scorte.

Offline Saverio Chiti

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #16 il: Martedì 26 Giugno 2018, 00:22:44 »
Mah il mio dire invece è ed era altro...
Tutti a cercare di capire la bontà degli scritti... Con commissioni giudicanti o quant'altro...

Il mio dire invece è ed è a riguardo del numero Delle pubblicazioni...
Certamente in forte calo!
Così come i commenti...
Sarà forse la bella stagione, o magari lo scarso interesse?
Se così fosse, che le poesie siano ciofeghe o eccelsi scritti, serve a poco...
...lì dove ti avevo lasciato
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Offline Amara

Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #17 il: Martedì 26 Giugno 2018, 00:50:05 »
Eh.. è un discorso vecchissimo e inutile, il sito è nato per dare voce a chiunque e, forse, è anche giusto così
anche se anch'io preferirei più cura in quello che viene pubblicato e dare meno spazio a tutte le possibilità di coltivare il proprio ego a discapito della parola, sarebbe già un aiuto.
Però basterebbe che si facesse osservare il regolamento (che è presente nel sito da sempre), il quale così recita:


Testi non consentiti

Il sito è dedicato alla pubblicazione di poesie originali.
Non è possibile la pubblicazione di:
- opere in prosa come racconti, anche se brevi;
- "frasi fatte" o circolanti in Internet tramite mail od altri siti, come generiche frasi d'amore o da sms;
- aforismi, anonimi o di personaggi famosi, citazioni, proverbi, modi di dire, frasi umoristiche o filosofiche;
- testi non originali, parzialmente o totalmente ripresi da poesie scritte da altri autori, nemmeno se traduzioni originali;
- testi di canzoni, nemmeno se originali;
- giochi di parole, acrostici, anagrammi o poesie scritte con il semplice scopo del passatempo (per questo tipo di testi è presente l'area "Laboratorio" nel forum del sito);
- brani di diario, cronache, pensieri, considerazioni più o meno filosofiche o di semplice quotidianità (meglio pubblicarli in un blog personale, che può essere facilmente aperto in questo stesso sito);
- poesie sperimentali, nelle quali la forma, la struttura o particolari elementi della scrittura (come spaziature, parole deformate o inventate, segni non alfabetici, numeri, parole onomatopeiche, colori...) contribuiscono in modo principale all'essenza poetica.
Come esempio, un testo deve avere un minimo di capacità evocativa, un minimo di sentimento, un minimo di sforzo creativo, un minimo di tecnica, un minimo di comprensibilità... non deve essere un messaggio dedicato ad una sola persona, un insegnamento su come vivere la vita, un manifesto politico o filosofico, una lista di immagini senza legame, un insieme di luoghi comuni e/o "buoni sentimenti"... non deve usare immagini poetiche stereotipate, cercare facili sentimentalismi, usare espedienti linguistici o grafici al puro scopo di stupire, non deve semplicemente raccontare, non deve semplicemente esporre...
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(J. L. Borges)

Offline adriana sini

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #18 il: Martedì 26 Giugno 2018, 07:47:50 »
Eh.. è un discorso vecchissimo e inutile, il sito è nato per dare voce a chiunque e, forse, è anche giusto così
anche se anch'io preferirei più cura in quello che viene pubblicato e dare meno spazio a tutte le possibilità di coltivare il proprio ego a discapito della parola, sarebbe già un aiuto.
Però basterebbe che si facesse osservare il regolamento (che è presente nel sito da sempre), il quale così recita:


Testi non consentiti

Il sito è dedicato alla pubblicazione di poesie originali.
Non è possibile la pubblicazione di:
- opere in prosa come racconti, anche se brevi;
- "frasi fatte" o circolanti in Internet tramite mail od altri siti, come generiche frasi d'amore o da sms;
- aforismi, anonimi o di personaggi famosi, citazioni, proverbi, modi di dire, frasi umoristiche o filosofiche
- testi non originali, parzialmente o totalmente ripresi da poesie scritte da altri autori, nemmeno se traduzioni originali;
- testi di canzoni, nemmeno se originali;
- giochi di parole, acrostici, anagrammi o poesie scritte con il semplice scopo del passatempo (per questo tipo di testi è presente l'area "Laboratorio" nel forum del sito)
- brani di diario, cronache, pensieri, considerazioni più o meno filosofiche o di semplice quotidianità (meglio pubblicarli in un blog personale, che può essere facilmente aperto in questo stesso sito);
- poesie sperimentali, nelle quali la forma, la struttura o particolari elementi della scrittura (come spaziature, parole deformate o inventate, segni non alfabetici, numeri, parole onomatopeiche, colori...) contribuiscono in modo principale all'essenza poetica.
Come esempio, un testo deve avere un minimo di capacità evocativa, un minimo di sentimento, un minimo di sforzo creativo, un minimo di tecnica, un minimo di comprensibilità... non deve essere un messaggio dedicato ad una sola persona, un insegnamento su come vivere la vita, un manifesto politico o filosofico, una lista di immagini senza legame, un insieme di luoghi comuni e/o "buoni sentimenti"... non deve usare immagini poetiche stereotipate, cercare facili sentimentalismi, usare espedienti linguistici o grafici al puro scopo di stupire, non deve semplicemente raccontare, non deve semplicemente esporre...

Grazie Amara, ci hai così ricordato cosa poesia non è (perlomeno per questo sito).
Ma la domanda era: Poesia: cosa vuol dire?
Troppo facile mettere paletti e restrizioni, molto più impegnativo secondo me riconoscere una buona poesia quando ci si presenta.

Offline Saverio Chiti

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #19 il: Martedì 26 Giugno 2018, 08:00:26 »
Grazie Amara, ci hai così ricordato cosa poesia non è (perlomeno per questo sito).
Ma la domanda era: Poesia: cosa vuol dire?
Troppo facile mettere paletti e restrizioni, molto più impegnativo secondo me riconoscere una buona poesia quando ci si presenta.

Già, l'eterno dilemma...
È nato prima l'uovo o la gallina?

Cosa è poesia?
Tutto ciò che sentiamo possa essere, oppure quel che indubbiamente è?
E cosa è, e cosa no?
E chi dovrebbe, vorrebbe, giudicare?
Ne ha le competenze?
E quali sono le competenze giuste?

-prima l'uovo, o la gallina? -
...lì dove ti avevo lasciato
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Offline Amara

Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #20 il: Martedì 26 Giugno 2018, 13:52:42 »
Grazie Amara, ci hai così ricordato cosa poesia non è (perlomeno per questo sito).
Ma la domanda era: Poesia: cosa vuol dire?
Troppo facile mettere paletti e restrizioni, molto più impegnativo secondo me riconoscere una buona poesia quando ci si presenta.

parlerei, intanto, di testi poetici e concordare su quali non lo sono è già un bel passo
la Poesia, per me, è cosa rara e non facilmente individuabile, magari è in qualche agenda o file di word di qualcuno che non si conosce
qualche rara volta ho creduto di incontrarla
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Offline Wilobi

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #21 il: Martedì 26 Giugno 2018, 14:49:26 »
Riprovo a farmi comprendere ... con la vostra lingua.
Chi ha letto ciò che ho scritto (credo pochi)  ha voluto vedere la parola concorso (o suo fratello).
Quindi, il "concorso" avrebbe come base d'appoggio l'attuale "calderone poetico". Per comodità lo chiamo 1° cassetto, dove si protrà leggere il tutto. Per i giorni di grazia, dove siamo leggeri e possiamo leggere di tutto. Però nell'ANONIMATO,  poiché solo in quel caso ognuno è completamente libero di "sentire" solo ciò che è scritto, senza altri condizionamenti,  regolandosi di conseguenza col suo   PIACE / NON PIACE, oltre a quanto già normalmente accade (commenti e messaggi ...).
Col "concorso del piace/non piace" qualche opera retrocede (presumo pornografiche, banali e ridicole), qualche altra viene spostata nel 2° cassetto (quello per i giorni in cui siamo più intransigenti e abbiamo tempo per leggere solo piacevolezze).
Ma potrebbe non bastare. Sempre con lo stesso "concorso",  il piace/non piace formulato dal Comitato (o paritetico) e sempre nell'anonimato, potrebbe far spostare addirittura nel 3° cassetto. Il terzo cassetto potrebbe essere quello per i giorni speciali, in cui vogliamo solo imparare.
Chissà se il 4° sarà vuoto?
Perché lasciare tutta la responsabilità al Comitato ... per la scrematura?
Anche perché, ancor prima di scegliere tra cosa vale e cosa no, dovrebbero interpretare cosa si può pubblicare e cosa no. Ad esempio, da quanto riportato da Amara e presente nel Sito, si legge:
""Non è possibile la pubblicazione di:  ..... - aforismi, anonimi o di personaggi famosi, citazioni ....""
Io interpreto che gli AFORISMI vietati siano quelli anonimi o di personaggi famosi, non i propri.
Ma forse resterò solo io a vederla così.  Là dove un aforisma, ben fatto, è opera di spessore, al pari di Haiku, meglio di una breve ... dove
"poche parole s'incrociano a realizzare l'abisso a ridosso del cielo ... e viceversa".

Offline Amara

Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #22 il: Martedì 26 Giugno 2018, 22:32:29 »
per Saverio: circa il minor numero di pubblicazioni, a parte che per me non è un male, ma capisco possa essere un problema, ogni cosa ha un ciclo, io, ad esempio, per anni  ho scritto parecchio, ora sono in un periodo di stasi, probabilmente i problemi della vita mi danno poco spazio, o forse ho detto tutto quello che avevo da dire, non lo so, e come me saranno molti altri

ma credo anche che attribuire una valenza 'social' al sito sia un gravissimo danno, che può portare ad aspettative sbagliate, a liti, a scaramucce fra 'protagonisti', è solo un'ipotesi, perché non partecipo a questo genere di rapporti

qualsiasi luogo ha alti e bassi, è talmente tanta la proposta del web che credo sia normale girare.. io l'ho fatto e poi me ne sono stancata, ad esempio

si tratta come sempre di scegliere quello che del sito si vuole fare

ma forse tu conoscerai le motivazioni meglio di me
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Offline Saverio Chiti

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #23 il: Mercoledì 27 Giugno 2018, 09:51:02 »
per Saverio: circa il minor numero di pubblicazioni, a parte che per me non è un male, ma capisco possa essere un problema, ogni cosa ha un ciclo, io, ad esempio, per anni  ho scritto parecchio, ora sono in un periodo di stasi, probabilmente i problemi della vita mi danno poco spazio, o forse ho detto tutto quello che avevo da dire, non lo so, e come me saranno molti altri

ma credo anche che attribuire una valenza 'social' al sito sia un gravissimo danno, che può portare ad aspettative sbagliate, a liti, a scaramucce fra 'protagonisti', è solo un'ipotesi, perché non partecipo a questo genere di rapporti

qualsiasi luogo ha alti e bassi, è talmente tanta la proposta del web che credo sia normale girare.. io l'ho fatto e poi me ne sono stancata, ad esempio

si tratta come sempre di scegliere quello che del sito si vuole fare

ma forse tu conoscerai le motivazioni meglio di me

No, onestamente non conosco le motivazioni...
Per questo mi sono posto il problema!
Sto cercando di capire, dove possa essere il problema, ammesso che esista!
Può darsi benissimo, come di tu, sia solo un momento di "stanca"...
Per quanto riguarda il sito, bè anche io sarei contrario alla sua "socializzazione"
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Offline Antonio Terracciano

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #24 il: Mercoledì 27 Giugno 2018, 12:55:51 »
Ho seguito francamente con poco interesse tutta la discussione (ognuno ha la sua diversa idea in merito, per cui forse sarebbe meglio lasciare le cose come stanno... ) , e non volevo intervenire, ma mi ha colpito una parte dell'ultimo contributo di Amara, laddove la poetessa ci informa che pubblica ormai rarissimamente, o perché è presa da altri problemi della vita o perché forse le si è momentaneamente esaurita l'ispirazione. Anch'io attraverso una fase simile a quella di Amara e, se riesco ancora a pubblicare bene o male un'opera alla settimana, è perché non raramente vado a ripescare poesie vecchie di mesi, di anni talvolta, che avevo messo in frigorifero per i tempi di magra... Chissà, forse proprio questo potrebbe essere il segreto (un segreto) per il miglioramento della qualità delle poesie del sito: pubblicare più raramente, solo quando si pensa che ne valga davvero la pena ( e dopo aver riletto, e magari corretto, cinque o sei volte il lavoro) .

Offline Saverio Chiti

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #25 il: Mercoledì 27 Giugno 2018, 18:41:18 »
Ho seguito francamente con poco interesse tutta la discussione (ognuno ha la sua diversa idea in merito, per cui forse sarebbe meglio lasciare le cose come stanno... ) , e non volevo intervenire, ma mi ha colpito una parte dell'ultimo contributo di Amara, laddove la poetessa ci informa che pubblica ormai rarissimamente, o perché è presa da altri problemi della vita o perché forse le si è momentaneamente esaurita l'ispirazione. Anch'io attraverso una fase simile a quella di Amara e, se riesco ancora a pubblicare bene o male un'opera alla settimana, è perché non raramente vado a ripescare poesie vecchie di mesi, di anni talvolta, che avevo messo in frigorifero per i tempi di magra... Chissà, forse proprio questo potrebbe essere il segreto (un segreto) per il miglioramento della qualità delle poesie del sito: pubblicare più raramente, solo quando si pensa che ne valga davvero la pena ( e dopo aver riletto, e magari corretto, cinque o sei volte il lavoro) .

Mah sarà, ma credo che chi scrive ciofeghe, lo può fare anche una volta al mese, na sempre ciofeghe rimangono...
Ma non era questo il mio dire...
Non mi inoltro nella "bontà" degli scritti, non riuscirei a distinguere "un vero da un falso", ma casomai dei pochi scritti pubblicati e dei ancor meno commenti fatti...
È sintomo di cosa?
Della scarsa voglia, del caldo, del disinteresse?
E non parlo certo di me...
io da un po', sono in standby!
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Offline Elena Poldan

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #26 il: Giovedì 28 Giugno 2018, 09:40:01 »
Sicuramente c'è qualcosa di vero e di giusto in ogni intervento.
Personalmente, ritengo che, essendo questo un sito di poesia amatoriale, sia giusto consententire a chiunque di cimentarsi, come avviene. Penso però, che dal momento che esiste un comitato di lettura, sarebbe opportuno e utile, nel momento in cui si apppone un parere negativo a un testo, che si aprisse una tendina con delle voci da spuntare, ad esempio: errori grammaticali; contenuto osceno o offensivo o volgare o banale; forma prosastica ecc. e poi inviare all'autore una mail con la spiegazione delle ragione per cui il suo testo non è stato convalidato. L'autore, a quel punto, avendo chiaro cosa non va, potrebbe essere incentivato a migliorarsi nella scrittura.
Questa è la mia idea.
Personalmente, a parte questo, in questo sito ho trovato degli autori eccelsi (per me) e che seguo costantemente... uno solo in realtà, ma non è poco.
Quanto al momento di magra, credo sia normale, ciclico, ma questo non toglie nulla al sito, che rimane il migliore, per me. Riprenderà a palpitare di vita tra un po', ma intanto si può provare a innovarlo.
Grazie a tutti per gli interventi, nella speranza di poter aprire altri topic dove poter discutere civilmente di altri argomenti, portando alto lo stendardo della tolleranza.😉
Elena

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Offline Wilobi

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #27 il: Giovedì 28 Giugno 2018, 22:32:19 »
Ma Signore, ma Signori
cosa temiamo?  Quando fra l'altro "l'oste non si è ancora nemmeno espresso" facendo divenire il tutto una possibilità remota, di non passare il primo turno?
O gli italiani e la loro possibilità di rimandare al Governo ... qualche pornostar?
D'accordo che come si suol dire "fatta la legge, trovato l'inganno", ma "trovato l'inganno, si corre al riparo", non come l'Italia; non s'attende che il danno s'espanda (vedi Euro/Lira e dimezzato potere d'acquisto).  Ora potremmo leggere di meglio ... ops, volevo dire, comprare qualche libro in più.

Offline Franca Merighi

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #28 il: Sabato 30 Giugno 2018, 14:47:39 »
Ho letto TUTTE le risposte e gli argomenti che avete esposto in questa discussione che, secondo me, è una perdita inutile di tempo.
Io non voglio opinare riguardo alla bravura degli autori in questo sito, sarei la prima a dover uscire, perche so benissimo che sono tutto meno che poetessa!!!!
Ma. è proprio questa libertà, questo poter scrivere, a prescindere dalla bravura, o del livello di studio, che fa "simpatico" questo sito. Tutti possono partecipare, tutti possono provare a cimentarsi, non è bello questo? Per i concorsi di poesia "vera", ci sono altri posti, ci sono altri ambienti, altri siti, forse, smettetela di fare i SUPERIORI annoiati...

Offline Elena Poldan

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Re:Poesia: cosa vuol dire?
« Risposta #29 il: Sabato 30 Giugno 2018, 14:59:49 »
Signora, non so cosa lei abbia letto, ma la invito gentilmente a leggere davvero gli interventi in questo post, che sono ben lungi da quello che lei ha evinto.
Cordialità.
Elena

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