Commentiamo insieme... L Falchero

[poeta per te zaza]

L Falchero

http://www.scrivere.info/biografia.php?idautore=597

Laura dice di sé:

nelle persone ciò che più mi spaventa è quello che nascondono - quelle parti oscure, quelle pulsioni inconsapevoli che celano
dietro ai discorsi, ai gesti studiati, ai comportamenti quotidiani ... (da "Addormentarsi ancora")

E ancora:

E' calma increspata di lago
e vociare indistinto di sottofondo.
Ogni sguardo che mi circonda
calza un filtro sul mondo
e , per paura , non si fruga dentro.

Contro la staticità d'intorno
freme in me un'inquietudine estrema
e il vento che s'alza possente
pare trarne la forza ,
strapparmela da dentro.

(da "Al bar in punta di ...  vento")

***

Sul Sito Scrivere dal 22/2/2006 con 377 poesie, tra le quali scelgo:


Anelli di risonanza di L Falchero - 2/1/2010 - Introspezione

a chi appartiene il sogno,
che rapisce il mio corpo nella notte,
quando la luna infarina di luce la terrazza
e un dito di bimbo traccia l'ombra della ringhiera?

e il pensiero dell'alba
che gioca con l'unica foglia d'oro
rimasta a colorar l'opacità e le nebbie
racchiuse in una tenda di seta e di sgomento?

e intanto nella mia acqua di lago
ch'accoglie silenziosa la pietra scagliata
anelli di risonanza si espandono ad libitum
fino a morire dissolvendosi nella quiete apparente

delle onde più immote.

Il mio commento:

«Quando acqua - luce - aria - sembrano immote, ferme, ma c’è qualcosa o qualcuno
che le smuove, mentre persino il sogno ce lo rapisce qualcuno nella notte...
Anelli di risonanza ovunque... per chi sa sentirli.»

***

Equilibri di L Falchero - 28/11/2010 - Amore

se tu sei silenzio infinito
io diverrò incessante litania
fino a che risorgerà il tuo canto
a sovrastarmi e mettermi in ascolto

se tu sei cupa, tempestosa notte
che disperde i pirati e i naviganti
io sarò inesauribile lampara
che li guiderà fino all'approdo

se tu sei mano severa
che strappa l'erba grama dal giardino
io mi farò vento ostinato
che ne riporterà i semi a primavera

se ti perdi in dolorosi labirinti
di solitudine e pensieri
io non smetterò di cercarti
fino a smarrirmi io stessa

e allora sarai tu a prendermi per mano
e a guidarci verso una via d'uscita

Il mio commento:

«Equilibri, compensazioni guidano chi ama nei rapporti con l’amato, sia esso un familiare, un amico, il compagno di vita. Cerchiamo comunque di mediare, di metterci in correlazione positiva per riempire i vuoti, le mancanze dell’altro, le sue debolezze. Salvo sapere che anche l’altro, amandoci, farà lo stesso per noi. Questo è l’amore "tout court".»

***

Sbarramento emotivo di L Falchero - 16/05/2014 - Riflessioni

Quell'acqua cristallina
che sgorgò improvvisa
tra insolite rocce
si fece rivolo
e poi ruscello
e fiume
prima libero e felice
nel suo corso
e poi mille volte deviato
inquinato
sbarrato
da dighe sempre più alte e forti.
Quell'acqua troverà
mai la sua pace?
Andrà a morire
in questo deserto
d'aridità
dove la poesia
è solo una carcassa
abbandonata
in pasto agli avvoltoi?
O si tufferà
nel mare
che tutte le acque infine raccoglie?
Un mare
che non sappiamo
se porta come nome

consapevolezza
o morte...

Il mio commento:

«Alte riflessioni che si attagliano al corso degli entusiasmi, degli ideali di vita, delle virtù personali, ma anche di quelle artistiche, che crescono dentro di noi, prorompendo nel fiume della vita, acque deviate, a volte sporcate inevitabilmente a contatto con rivoli esterni...
Dove sfocerà questo fiume in piena? Riuscirà a rendere fertile qualche terra arida circostante o no? Sfocerà in quale mare? Con quale nome?»

Vi invito al commento:

Accendete la vostra luce per far leggere queste poesie.

Grazie 

[Franca Merighi]

Sbarramento emotivo di L Falchero

Quante volte il fiume della vita si divide, si ramifica in mille rivoli, senza sapere quale di questi ci porterà al mare? Quante volte siamo tornati indietro perche abbiamo trovato la strada sbarrata?  e anche se riusciremo ad arrivarci, sarà il mare che avevamo sempre sperato oppure ci dovremo accontentare? Questa bella poesia mette in risalto tutti questi interrogativi, che sono alla fine, la vera essenza della vita.

[Rita Stanzione]

Al bar in punta di...vento, L. Fachero

Contro la stasi dell'essere e i moti tenuti a bada da filtri stranianti, quel vento si leva invece a liberare, a dare forza e consapevolezza. Pienezza e sensibilità, connotazioni di quest'opera.

[Azar Rudif]

Sbarramento emotivo di L Falchero - 16/05/2014 - Riflessioni

Quell'acqua cristallina
che sgorgò improvvisa
tra insolite rocce
si fece rivolo
e poi ruscello
e fiume
prima libero e felice
nel suo corso
e poi mille volte deviato
inquinato
sbarrato
da dighe sempre più alte e forti.
Quell'acqua troverà
mai la sua pace?
Andrà a morire
in questo deserto
d'aridità
dove la poesia
è solo una carcassa
abbandonata
in pasto agli avvoltoi?
O si tufferà
nel mare
che tutte le acque infine raccoglie?
Un mare
che non sappiamo
se porta come nome

consapevolezza
o morte...


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Ben descritta l'evoluzione di un fiume dalla sua nascita fino a terminare in un mare. Incontrerà di sicuro qualche difficoltà come dighe, deviazioni artificiali o l'inquinamento e finirà in un mare.
La domanda che si fa l'autrice è sul nome del mare, ma io mi sento di chiedere qual'è il nome del fiume?
In realtà, penso che la vera domanda sia questa. Chi è il fiume che finirà in un mare sconosciuto?
Il fiume, con la sua evoluzione da ruscello appena nato fino a diventare fiume, rappresenta la nostra vita.
Da quando nasciamo fino ad arrivare al mare dove scompariremo come fiume, incontreremo difficoltà, rallentamenti o deviazioni del nostro percorso. Rischieremo di farci "inquinare" dal mondo esterno.
Proprio come può accadere ad un fiume vero.
Quindi, la domanda finale riguarda il nostro destino: qual'è il nostro destino?

[adriana sini]

Commento a                    Equilibri di L Falchero - 28/11/2010 - Amore

se tu sei silenzio infinito
io diverrò incessante litania
fino a che risorgerà il tuo canto
a sovrastarmi e mettermi in ascolto

se tu sei cupa, tempestosa notte
che disperde i pirati e i naviganti
io sarò inesauribile lampara
che li guiderà fino all'approdo

se tu sei mano severa
che strappa l'erba grama dal giardino
io mi farò vento ostinato
che ne riporterà i semi a primavera

se ti perdi in dolorosi labirinti
di solitudine e pensieri
io non smetterò di cercarti
fino a smarrirmi io stessa

e allora sarai tu a prendermi per mano
e a guidarci verso una via d'uscita

Ci sono infiniti modi di amare; tra i tanti il più intenso è esattamente quello che ci propone in maniera mirabile la Falchero: è un amore che non si arrende, che non trova posa, che lotta sino a smarrirsi, che abbatte ogni muro e compensa ogni mancanza, pur di farsi riconoscere, pur di farsi trovare.
Sarà solo in quell'istante che deporrà le armi e troverà pace, quando dentro quel labirinto di emozioni la mano dell'amato la guiderà sicura verso quell'unica via d'uscita che è la comunione della coppia.
Mi complimento per ogni verso, mirabilmente concatenato l'uno all'altro, cosa non sempre facile nelle composizioni in versi sciolti 

[adriana sini]

Sbarramento emotivo di L Falchero - 16/05/2014 - Riflessioni

Quell'acqua cristallina
che sgorgò improvvisa
tra insolite rocce
si fece rivolo
e poi ruscello
e fiume
prima libero e felice
nel suo corso
e poi mille volte deviato
inquinato
sbarrato
da dighe sempre più alte e forti.
Quell'acqua troverà
mai la sua pace?
Andrà a morire
in questo deserto
d'aridità
dove la poesia
è solo una carcassa
abbandonata
in pasto agli avvoltoi?
O si tufferà
nel mare
che tutte le acque infine raccoglie?
Un mare
che non sappiamo
se porta come nome

consapevolezza
o morte...

E se quel rivolo d'acqua sgorgato improvviso altro non fosse che l'intuizione artistica della poetessa?
Un rivolo che matura sino a diventare fiume per poi gettarsi nel mare: è quella scintilla che cresce sino a diventare incendio, fuoco che può scaldarti o bruciarti...
La metafora del fiume che si getta in mare è davvero similare: le acque che accolgono la poesia possono sancirne il successo o fare affondare quella neonata composizione che ha origine da un'intuizione.
Sarà consapevolezza o morte?
E' la domanda che ognuno di noi, amanti della scrittura, si pone ogni qualvolta creiamo una nuova opera: sarà accolta o morirà in fondo ad un cassetto chiuso, totalmente incompresa?

[adriana sini]

Anelli di risonanza di L Falchero - 2/1/2010 - Introspezione

a chi appartiene il sogno,
che rapisce il mio corpo nella notte,
quando la luna infarina di luce la terrazza
e un dito di bimbo traccia l'ombra della ringhiera?

e il pensiero dell'alba
che gioca con l'unica foglia d'oro
rimasta a colorar l'opacità e le nebbie
racchiuse in una tenda di seta e di sgomento?

e intanto nella mia acqua di lago
ch'accoglie silenziosa la pietra scagliata
anelli di risonanza si espandono ad libitum
fino a morire dissolvendosi nella quiete apparente

delle onde più immote.

Da leggere e rileggere, questa poesia, davvero affascinante;
la poetessa apre la sua introspezione con domande chiarissime: a chi appartengono i sogni che avvolgono le sue notti? a chi si dirigono i pensieri del suo primo risveglio? ma sopratutto: chi rappresenta quella pietra che crea tante e tali risonanze nella sua anima prima quieta, e ora smossa da tali risonanti quesiti?
Si delinea l'immagine di una donna scossa nell'intimo da emozioni impreviste, probabilmente innamorata di chi ha saputo rapirle sogni notturni e pensieri diurni, smuovendo le calme acque del suo quotidiano vivere con echi che nemmeno lei è ancora in grado di spiegarsi.

Per concludere, confermo e sottoscrivo dopo la lettura delle tre composizione proposte, che L Falchero è una poetessa a tutto tondo, in grado di incuriosire, emozionare e dipingere poesia con eleganza e maestria.