Autore Topic: Sito Scrivere: parliamone.  (Letto 6282 volte)

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Offline Elisabetta Randazzo

Sito Scrivere: parliamone.
« il: Martedì 3 Ottobre 2017, 23:39:15 »
Cari Autori ed Autrici del sito,
era da tempo che avevo in mente di esporre alcune note esplicative sul complesso rappresentato dal Sito Scrivere. Tutto questo scaturisce dalle richieste e domande che quasi quotidianamente mi giungono, e via email e via mp, tendenti a conoscere sia la il funzionamento del sito sia il direttivo e relativa formazione. Intanto metto in chiaro che il funzionamento del sito è assicurato da una Redazione, e da un direttivo rappresentato da un amministratore (Elisabetta Randazzo) e dal Webmaster e  amministratore (Luigi Bruno). Il lavoro svolto dalla Redazione è importantissimo in quanto  essa è il fulcro della vita stessa del Sito poiché svolge un lavoro di coordinamento delle varie attività e di controllo sia sulla homepage di quanto pubblicato sia sulle proposte di pubblicazione.

Fatta questa premessa, passo a presentarvi i componenti la Redazione (cosa che mi proponevo di fare da tempo) iniziando dalla neoredattrice Rosetta Sacchi, da poco entrata a far parte della Redazione, dalla quale molto il direttivo si attende data la sua capacità in campo letterario ed organizzativo ed alla quale auguriamo buona permanenza e buon lavoro, da Arelys Agostinis, valida componente che da anni con abnegazione opera sia in redazione sia come editor poesie in lingua spagnola, Marina Como, anch'essa autrice ed exredattrice rientrata dopo un periodo di stasi per motivi familiari, da Antonio Biancolillo che, sebbene i medici gli abbiano imposto un rigoroso stop, ha continuato e continua a prodigarsi per il Sito, da Nicomar Nico Martino,  che con le sue apparizioni spesso contribuisce in maniera determinante nell'attività decisiva,  da  Rasimaco che, nonostante i suoi molteplici impegni, dà il suo apporto con capacità e dedizione ed, infine, da Salvatore Azzaro, per quelle volte che riesce a ritagliarsi un momento intervenendo con le caratteristiche sue capacità. Fatta questa presentazione piuttosto capillare desidero porre alla vostra attenzione un fatto: l'ordine di presentazione è stato semplicemente casuale e non preferenziale, cedendo il passo prima alle signore in quanto tali, pertanto mi preme precisare che di fronte al direttivo sono tutti uguali per importanza all'interno della redazione. In questo periodo ci sono stati eventi che hanno reso la vita del sito un po' difficile a causa di malfunzionamenti vari che ancora, nonostante l'alacre lavoro del Webmaster, non sono stati del tutto risolti ma che ormai sono quasi marginali. Mi sono giunte molte lamentele in proposito ma anche voci tendenziose su possibili virus e quant'altro. Riguardo quanto precede rassicuratevi, nè virus nè hackers hanno infettato il sito ma si tratta semplicemente di un enorme carico di lavoro cui è sottoposto il server su cui si appoggia il Sito, dovuto anche ad autori che si iscrivono  o si riiscrivono mantenenendo anche svariati nickname (cito solo un autore, di cui naturalmente non faccio il nome per questione di privacy, che è presente sul sito con ben 5 nickname e qualche altro anche con 6). Passo ora a fare un po' di chiarezza, sempre in aderenza a richieste e domande pervenutemi, Autore del mese viene scelto dal direttivo; Autore della settimana scelto dal sistema in base a segnalazioni degli autori del sito, ed a proposito di questo volevo farvi presente che nei vostri commenti è perfettamente inutile che mettiate segnalo e fiocco perchè quelle segnalazioni fatte da quell'autore saranno annullate in quanto utilizzate come merce di scambio e ciò è semplicemente puerile; Autore del giorno scelto dal sistema in maniera del tutto casuale; Rime scelte vengono date dal direttivo;
Nell'azione di convalida dei testi proposti per la pubblicazione occorrono almeno tre pareri concordi dei redattori e comunque sempre sotto la supervisione e con l'assenso del direttivo.

Sperando di essere stata esauriente rispetto alle vostre richieste.

Un cordiale saluto,
Elisabetta Randazzo

« Ultima modifica: Mercoledì 4 Ottobre 2017, 05:11:50 da Elisabetta Randazzo »
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
Kahlil Gibran

Offline Elisabetta Randazzo

Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #1 il: Mercoledì 4 Ottobre 2017, 19:40:10 »
Cosa vul dire "SF nelle vostre bacheche?
« Ultima modifica: Mercoledì 4 Ottobre 2017, 19:42:29 da Elisabetta Randazzo »
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
Kahlil Gibran

Offline Saverio Chiti

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Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #2 il: Mercoledì 4 Ottobre 2017, 22:11:09 »
Penso che S stia per "segnalazione del testo" e F sia il "fiocco/segnalibro"...
Almeno credo significhi questo...
un semplice scambio di cortesie...
...lì dove ti avevo lasciato
neanche il sole fa più capolino...

Offline Elisabetta Randazzo

Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #3 il: Giovedì 5 Ottobre 2017, 20:49:53 »
Penso che S stia per "segnalazione del testo" e F sia il "fiocco/segnalibro"...
Almeno credo significhi questo...
un semplice scambio di cortesie...

Ah ecco...andiamo bene, mah
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
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Offline Saverio Chiti

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Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #4 il: Giovedì 5 Ottobre 2017, 21:27:27 »
Ah ecco...andiamo bene, mah

Vabbè dai, perché mai...
È una cosa comune...
Oddio, meglio farlo e non scriverlo!
Ma tant'è, se se ne sente proprio il bisogno... 🤗
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Offline Rita Stanzione

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Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #5 il: Venerdì 6 Ottobre 2017, 22:51:21 »
La poesia deve (o non deve) essere valutata positivamente a prescindere dall'autore o da un rapporto di conoscenza e amicizia. È normale avere delle preferenze tra i poeti presenti nel sito, poiché di solito si apprezza in particolare un tipo di scrittura (contenuti, stile e così via) piuttosto che un altro e se lo si trova in un autore si sceglie di seguire quest'ultimo e le sue pubblicazioni.
Leggere un testo e lasciare un messaggio in bacheca (a differenza dei commenti che richiedono tra l'altro una certo approfondimento) può essere un atto di apprezzamento o anche di semplice cordialità (dipende da cosa si scrive). Quest'ultima possibilità non ha nulla di sbagliato, a parer mio, purché non nasca da aspettative di scambio che svilirebbero la poesia e la sua natura, che cerca solo autenticità.
Grazie, Elisabetta, per ogni delucidazione sul funzionamento del sito, che confermano conoscenze acquisite nel tempo.
Solo una domanda: le poesie a tema che vanno in Homepage vengono votate da una giuria, come anni addietro?
Un caro saluto

 

Rita Stanzione

Offline poeta per te zaza

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Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #6 il: Mercoledì 11 Ottobre 2017, 13:38:25 »
A proposito dei commenti sul Sito, secondo me c’è un equivoco di fondo su quelli relativi a poesie di “argomento”  sensibile – privato – strappalacrime, quello che tocca il cuore solo per quello che dice.

Non faccio di ogni erba un fascio (ce ne sono di belle, di quell’argomento), parlo di quelle banali, non poetiche.

Chi commenta tali testi non dovrebbe farlo sull’argomento, che tutti tocca e tutti condividono, ma su come l'autore sia riuscito a fare, di quel tema, poesia. (Se medita su questo, non sta a commentare, evita).

Io riscontro che in questo equivoco (evidenziare l’argomento e non il valore del testo)  cadano talora anche  Autori- commentatori  peraltro bravi e  in buona fede.

Mentre il valore di quella poesia insipida non viene arricchito da nessun commento, 
quello che succede, e su cui si dovrebbe meditare, è la svalutazione del commentatore.

Questo è solo il mio parere, ovvio, ma  maturato da un’esperienza di sei anni in questo, comunque impagabile, Sito.  :)




« Ultima modifica: Mercoledì 11 Ottobre 2017, 13:47:41 da poeta per te zaza »
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline Antonio Terracciano

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Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #7 il: Mercoledì 11 Ottobre 2017, 15:50:19 »
Concordo al cento per cento con Zaza.

Offline Saverio Chiti

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Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #8 il: Mercoledì 11 Ottobre 2017, 20:56:44 »
A proposito dei commenti sul Sito, secondo me c’è un equivoco di fondo su quelli relativi a poesie di “argomento”  sensibile – privato – strappalacrime, quello che tocca il cuore solo per quello che dice.

Non faccio di ogni erba un fascio (ce ne sono di belle, di quell’argomento), parlo di quelle banali, non poetiche.

Chi commenta tali testi non dovrebbe farlo sull’argomento, che tutti tocca e tutti condividono, ma su come l'autore sia riuscito a fare, di quel tema, poesia. (Se medita su questo, non sta a commentare, evita).

Io riscontro che in questo equivoco (evidenziare l’argomento e non il valore del testo)  cadano talora anche  Autori- commentatori  peraltro bravi e  in buona fede.

Mentre il valore di quella poesia insipida non viene arricchito da nessun commento, 
quello che succede, e su cui si dovrebbe meditare, è la svalutazione del commentatore.

Questo è solo il mio parere, ovvio, ma  maturato da un’esperienza di sei anni in questo, comunque impagabile, Sito.  :)

Concordo sul fatto che chi commenta dovrebbe farlo su ciò che "gli viene trasmesso" sulle emozioni che prova leggendola...
E certamente anche sulle capacità dell'autore a trattare l'argomento...
Detto questo, vorrei ricordare però che chi scrive, lo fa perché in quel preciso momento"sente" quelle cose dentro sé...
Difficilmente si pensa a "tavolino" di voler stupire il lettore...
Perso perciò, che chi commenta, se non di parte, o ipercritico, lo fa in buona fede...
Difficile lavoro il commentatore...
A volte più difficile che lo scrivere versi!
Per questo, da tempo, mi astengo dal commentare... Rischierei di essere banale!

Sav.
...lì dove ti avevo lasciato
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Offline adriana sini

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Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #9 il: Giovedì 12 Ottobre 2017, 00:56:27 »
Concordo sul fatto che chi commenta dovrebbe farlo su ciò che "gli viene trasmesso" sulle emozioni che prova leggendola...
E certamente anche sulle capacità dell'autore a trattare l'argomento...
Detto questo, vorrei ricordare però che chi scrive, lo fa perché in quel preciso momento"sente" quelle cose dentro sé...
Difficilmente si pensa a "tavolino" di voler stupire il lettore...
Perso perciò, che chi commenta, se non di parte, o ipercritico, lo fa in buona fede...
Difficile lavoro il commentatore...
A volte più difficile che lo scrivere versi!
Per questo, da tempo, mi astengo dal commentare... Rischierei di essere banale!

Sav.

Salve, mi permetto di intervenire a difesa dei commentatori, avendo io scoperto di esser forse più brava a "criticare" che a comporre versi.
Concordo con Saverio che non è facile lavoro, quello di chi commenta altrui composizioni, ma ho fatto mia un'importante insegnamento: inutile usare aggettivi esagerati, molto più semplice tradurre in parole ciò che la poesia ci ha regalato.
Se fosse nulla, nulla scriverei.
Se fosse tanto, potrei parlarne per ore sperando di non annoiare chi legge ma consapevole che l'autore ne avrebbe un subitaneo innalzamento d'autostima.
Credo che un semplice: bellissima! complimenti! sei forte! serva davvero a poco per chi ha messo la propria anima in quei versi.
Così come io ho piacere mi si esponga quanto e come è arrivata al cuore del lettore una mia poesia, credo sia giusto che chi scrive riceva da me la medesima soddisfazione.
Certo, non son perfetta e non pretendo d'esserlo, nel commentare; anzi: è capitato sovente di prender solenni fischi per fiaschi!  ;D
Ma è piacevole farlo, e ringrazio per aver avuto l'opportunità su questo sito di sviluppare giorno dopo giorno questa mia sinora sconosciuta capacità.

P.S. esistono eccome le poesie "costruite" ad arte, Saverio: non tutte nascono da un'emozione, alcune sono meri esercizi di stile, altre considerazioni o pensieri filosofici, poche ma davvero poche racchiudono in forma e contenuto tutto quanto dovrebbe avere una poesia per poter esser definita tale: nascere da un'emozione, trasmettere un'emozione, e farlo in maniera formalmente ineccepibile.

Offline Antonio Terracciano

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Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #10 il: Giovedì 12 Ottobre 2017, 09:37:13 »
Chiarissimo e incontestabile, illuminante direi, è secondo me l'intervento di Adriana Sini, soprattutto per l'ultima frase: le poesie nascono da un'emozione e, attraverso un'opportuna tecnica, cercano di trasmettere ai lettori quell'emozione (ma non di volerli stupire) .
Sbaglia, sempre secondo il mio modesto parere, Saverio Chiti, se pensa che una buona poesia si possa scrivere in pochi minuti, dettata dall'ispirazione del momento e basta: si rischierebbe di renderla incomprensibile non solo ai lettori, ma perfino a se stessi, a distanza di poco tempo!
Sono forse più esperto di poesia francese che italiana, e mi piace ricordare che non solo Mallarmé impiegava (anche) anni per scrivere i suoi capolavori poetici, ma che pure Baudelaire certo non scherzava col lavoro a tavolino, e che perfino quel Rimbaud apparentemente così immediato, per avere la speranza di farsi capire, data anche la sua giovanissima età, faceva spesso uso (come poi da noi Montale, del resto) del vocabolario, per sistemare le sue (talvolta confuse) "illuminazioni" ...

Offline Saverio Chiti

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Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #11 il: Giovedì 12 Ottobre 2017, 09:53:48 »
Chiarissimo e incontestabile, illuminante direi, è secondo me l'intervento di Adriana Sini, soprattutto per l'ultima frase: le poesie nascono da un'emozione e, attraverso un'opportuna tecnica, cercano di trasmettere ai lettori quell'emozione (ma non di volerli stupire) .
Sbaglia, sempre secondo il mio modesto parere, Saverio Chiti, se pensa che una buona poesia si possa scrivere in pochi minuti, dettata dall'ispirazione del momento e basta: si rischierebbe di renderla incomprensibile non solo ai lettori, ma perfino a se stessi, a distanza di poco tempo!
Sono forse più esperto di poesia francese che italiana, e mi piace ricordare che non solo Mallarmé impiegava (anche) anni per scrivere i suoi capolavori poetici, ma che pure Baudelaire certo non scherzava col lavoro a tavolino, e che perfino quel Rimbaud apparentemente così immediato, per avere la speranza di farsi capire, data anche la sua giovanissima età, faceva spesso uso (come poi da noi Montale, del resto) del vocabolario, per sistemare le sue (talvolta confuse) "illuminazioni" ...
Infatti io definisco le mie "poesie" solo piccole riflessioni...
Non mi accosterei mai, neanche sotto tortura ad autori da te citati...
Ognuno deve essere consapevole dei propri limiti...
Come già detto, è anche per questo che mi limito nei commenti...
Ne ho fatti più di mille, i primi anni, per questo ora mi tengo in disparte...
Serve molta concentrazione nel farli, o almeno per me, direi poco preparato in materia.
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Offline Amara

Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #12 il: Giovedì 12 Ottobre 2017, 22:29:06 »
Chiarissimo e incontestabile, illuminante direi, è secondo me l'intervento di Adriana Sini, soprattutto per l'ultima frase: le poesie nascono da un'emozione e, attraverso un'opportuna tecnica, cercano di trasmettere ai lettori quell'emozione (ma non di volerli stupire) .
Sbaglia, sempre secondo il mio modesto parere, Saverio Chiti, se pensa che una buona poesia si possa scrivere in pochi minuti, dettata dall'ispirazione del momento e basta: si rischierebbe di renderla incomprensibile non solo ai lettori, ma perfino a se stessi, a distanza di poco tempo!
Sono forse più esperto di poesia francese che italiana, e mi piace ricordare che non solo Mallarmé impiegava (anche) anni per scrivere i suoi capolavori poetici, ma che pure Baudelaire certo non scherzava col lavoro a tavolino, e che perfino quel Rimbaud apparentemente così immediato, per avere la speranza di farsi capire, data anche la sua giovanissima età, faceva spesso uso (come poi da noi Montale, del resto) del vocabolario, per sistemare le sue (talvolta confuse) "illuminazioni" ...

quoto totalmente e aggiungerei che il lavoro a tavolino, breve o lungo che sia, è una forma di rispetto verso ciò che si scrive e verso se stessi, perché, al di là del valore del risultato, si deve dare la possibilità a un testo di presentarsi nella forma migliore possibile
(non ho nominato il rispetto per il lettore, anche questo dovuto, perché il mio pensiero vale anche per ciò che si scrive solo in privato)
« Ultima modifica: Giovedì 12 Ottobre 2017, 22:31:07 da Amara »
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Saverio Chiti

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Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #13 il: Domenica 4 Febbraio 2018, 00:57:20 »
quoto totalmente e aggiungerei che il lavoro a tavolino, breve o lungo che sia, è una forma di rispetto verso ciò che si scrive e verso se stessi, perché, al di là del valore del risultato, si deve dare la possibilità a un testo di presentarsi nella forma migliore possibile
(non ho nominato il rispetto per il lettore, anche questo dovuto, perché il mio pensiero vale anche per ciò che si scrive solo in privato)

Ripassando dal forum, ho ritrovato questo post...
Bè molto probabilmente non sono poi tanto bravo "nel confezionare ad arte"...
Non mi riesce nemmeno con i regali di Natale...
Per quanto riguarda il rispetto, specialmente su quello per se stessi... Lo lascerei tranquillamente per le cose serie!
...lì dove ti avevo lasciato
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Offline Amara

Re:Sito Scrivere: parliamone.
« Risposta #14 il: Giovedì 8 Marzo 2018, 22:40:06 »
Ripassando dal forum, ho ritrovato questo post...
Bè molto probabilmente non sono poi tanto bravo "nel confezionare ad arte"...
Non mi riesce nemmeno con i regali di Natale...
Per quanto riguarda il rispetto, specialmente su quello per se stessi... Lo lascerei tranquillamente per le cose serie!

ciascuno vive le cose a proprio modo, insindacabile, per me la poesia è una parte importante della mia vita, indipendentemente dal pubblicare, dalle letture, dal gradimento, per cui curare uno scritto al meglio delle mie piccole capacità e possibilità. è un atto di rispetto verso me stessa e, nel caso lo renda pubblico, verso chi leggerà

tu sei libero, quanto me, di viverla e pensarne quel che vuoi
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