E’ la volta del tema “Raccontami il mondo visto coi tuoi occhi “ in categoria Impressioni.
Pensandoci bene è un tema perfettamente rispondente alla categoria Impressioni, ma che suscita anche molte riflessioni. Un mondo visto con gli occhi e non solo, direi anche con l’anima ed il cuore.
Le cinque poesie segnalate al tema sono lì sulla home. Elisabetta Randazzo mi ha chiesto di sceglierne una.
Che imbarazzo… mi vien da pensare… Ma è presto fatto. Faccio i bigliettini, li mescolo, ne tiro uno a sorte.
Ed è “Grazie” di Pulse ad essere estratta.
Mentalmente dico grazie anch’io per l’idea che mi sono fatta venire
Eccola, la commento e poi la propongo alle vostre menti, invitandovi a commentarla. Buona lettura!
GRAZIE
Pulse
Solo all'ultimo minuto secondo,
quando il vento scompiglia fronde e capelli biondi,
sull'argine del tortuoso fiume osservo, in pace con la Madre,
quelle che erano attaccate alle propaggini della vecchia e secolare quercia,
ora accartocciate, caduche foglie,
le tife scosse paiono ballerine in tutù, ondeggianti al suono di mille refoli di vento,
nel piccolo specchio d'acqua sotto il salto del fiume
magiche ninfee girano come giochi di luna park
e le verdi ile gracidano felici per il gioco di bimbi.
Ringrazio per i sensi che ho ricevuto in dono...
Ringrazio per i doni d'intorno...
Ringrazio dell'amore che amo...
IL MIO COMMENTO :
Gli ultimi tre versi a conclusione della poesia riassumono tutto il sentire del poeta. Egli parla di sensi, che ci danno la capacità di apprezzare i doni della Natura e in un certo qual modo di “misurare” l’amore stesso con cui amiamo tutto ciò che ci circonda, avvertendolo nello stesso tempo immenso. Si dico amore/amiamo, quale rafforzativo dell’impulso e del sentimento che questi versi trasmettono creando immagini dai colori vivi. Un grazie che abbraccia l’esistenza intera fino all’ultimo minuto secondo, quando ci si sente pervasi da un profondo senso di pace mentre il vento allo stesso modo scompiglia fronde e capelli. Poesia che mi piace definire dai tratti “sonori” : i refoli di vento, l’acqua, il salto del fiume, le ile gracidanti, senza contare quello che io chiamo il suono dell’amore quale sottofondo a tanta armonia.