Autore Topic: Tre spunti di-versi 124a Edizione  (Letto 3544 volte)

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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #45 il: Venerdì 9 Giugno 2017, 08:56:34 »
:) ;) :D

106a new entry nel gioco

 :) benvenuta a Lara

Sul Sito Scrivere dal  24 aprile 2017 con 21 poesie tra le quali scelgo:

MARE SENZA VENTO –  Lara – 25/5/2017

Non c'è appiglio
sull'acqua
del mio centro

mare senza vento
di un'anima
che non impara

dimenticate onde
nel rifugio
di un sonno profondo
per non ascoltare
chi l'anima
vorrebbe insegnare


di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #46 il: Venerdì 9 Giugno 2017, 09:01:34 »
:) ;) :D

107a new entry nel gioco

 :) benvenuto a Vito Rizzuto

Sul Sito Scrivere dal dal 21 maggio 2016 con 49 poesie, tra le quali scelgo:

QUANDO VADO IN TILT di Vito Rizzuto

Mentre confusa la mente confonde
colgo un aggravio sentore alla mente,
la sensatezza spaurita nasconde
tale afflizion che la rende un assente,

parte importante del senno sbiadisce
con costruzione d’assalto mentale
fatta di nebbia ch'assedia e infittisce
la congrua logica, la razionale.


PLATONICA AFFEZIONE di Vito Rizzuto

Piange il mio cuore che rubato viene
nel venir reso ancor più che dolente

dal guazzabuglio che dentro me avviene
volto a patire maledettamente

tutto l’amor ch’il mio cuore trattiene
nel venerarti nell’eternamente.




di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #47 il: Venerdì 9 Giugno 2017, 09:07:27 »
:) ;) :D

108a new entry nel gioco

 :) benvenuta a Rosetta Sacchi

Sul Sito Scrivere dal 6 luglio 2011 con 1323 poesie, tra le quali scelgo:

L'antidoto di Rosetta Sacchi

In questo limbo
bevo l’elisir amaro
dell’attesa:
è un veleno lento
nelle vene
che mi paralizza
Mi risvegliano
la tua voce
i tuoi baci

Questo silenzio di Rosetta Sacchi

Questo silenzio troppo a lungo dura
Il sogno è incubo è embrione di paura
Cammino piano lungo sentieri assolati
Gridano uccelli nel cupo del fogliame
Un dì era canto melodioso ed ora
La mente è stanca, brama solo pace
Sarà che pace non si trovi in vita
Ma la vita solo in te riposa
Sarà che il sonno giunge solo quando
Il mio pensiero piano su te si adagia
Ma nel sonno sempre qualcuno piange
Ed io non sono di nessun conforto
E nel sonno sempre qualcuno grida
Ed io mi tappo le orecchie con le mani.
Questo silenzio cresce a dismisura
Le mie emozioni e le disavventure
Restano appese lì sulle pareti
Sempre in attesa di qualcuno
Ignaro pronto nella trappola a cadere


Noi siamo ombre di Rosetta Sacchi

Deviazioni a distrarre moltitudini
noi seguiamo vie dritte
Noi siamo ombre quando l’anima riposa
ché la luce illumina e al pari annienta

Il pensiero ha un linguaggio più maturo
temo il verbo che cela il travaglio del filo
su cui vanno spaiate solitudini
impotenti sul sognare e sulla Vita
che con maestrìa ci nega la vita

Il tempo equivarrà a giustizia
se pensato eterno e fin dove ci è concesso
quando il desiderio cresciuto a dismisura
si fa ragnatela e noi in bilico agli estremi...
in attesa che cessi o si dilegui

di sabbia e catrame è la vita...
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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #48 il: Venerdì 9 Giugno 2017, 13:47:44 »
:) ;) :D

Laboratorio teatrale:
Genere fiabesco - opera in due tempi:

Favoleggiando tre spunti di-versi di Peppe Cassese

E festeggiava al borgo la regina
la nascita l’erede la sua Dina
paffuta colorata bianca e rosa
fragile come il velo di una sposa
il frutto delizioso dell’amore
tra il principe Sovrano e la gran dama
famosa per la gola d’oro e argento
per la sua voce che sfidava il vento
e appena la bambina maturò
come la mamma  splendida cantò.


La principessa Dina di Peppe Cassese

E il canto deliziò il borgo e il volgo
rapiti da quel ritmo si’ armonioso
che il cielo sembrò a tutti zuccheroso
e l'aria si diffuse in lungo e in largo
tra un fragile tramonto e un’alba spenta
uscendo dalla gola come un fiume
come un uccello dalle rosse piume
e il regno restò muto e inviluppato
attratto da quel suono delicato
che univa il sogno al cielo suo stellato.


« Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2017, 20:05:23 da poeta per te zaza »
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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #49 il: Venerdì 9 Giugno 2017, 14:08:40 »
 :) ;) :D

BORGO – FRAGILE - GOLA

I miei commenti:

PRIMA PARTE: 

Triste e sola di franca merighi 42

           
Una donna sola, sola di quella compagnia che non è affatto facile trovare e che ha appena perso.

Presi per la gola di franca merighi 42

               Forse nel BORGO già si sa
               Ricordarlo però conviene
               Ancora: gli uomini puoi avere se
               Gustosi manicaretti tu farai
               Invitanti: per la GOLA prenderai
               Lui che leccandosi i baffi, a pancia piena
               E ai tuoi piedi FRAGILE cadrà...

Acrostico di FRAGILE. Contenuto della serie: prendere gli uomini per la gola.

Nella gola del Furlo di Antonio Terracciano

Nella gola del Furlo fu scolpito
il volto di quell'uomo...

Note chieste all’Autore:
Si tratta di Benito Mussolini (c'è scritto anche nella voce "Gola del Furlo" in Wikipedia) .
Questa scultura è stata molto famosa, a partire dagli anni Trenta fino ancora ai Sessanta, ai Settanta, soprattutto tra gli abitanti di quelle parti, in provincia di Pesaro e Urbino.
Quartine a rima speculare.

Fuori luogo di Pinotota

... Nella mente sussurro una poesia
di quelle imparate a scuola
ma la voce mi si ferma in gola...
mi sento fuori luogo nel ricordo
di un tempo che più non mi appartiene...


Perché fuori luogo, Pino? Ogni tempo della nostra vita ci appartiene dentro … Ci può essere emozione, non il disagio, secondo me.

Parole bagnate di Lara
                                       
                         Piove tanto
                         sull'addormentato borgo

                         si bagnano parole
                         tra le foglie cadute

                         parole che restano
                         prigioniere in gola

                         rifugio fragile
                         di pensieri muti


106a new entry: ad esordire nel gioco è Lara! Benvenuta
Foglie bagnate, pensieri bagnati che restano in gola, fragile rifugio di pensieri muti.

Faeto di Antonio Terracciano

Della serie: indulgiamo al vizio della gola … uno dei piaceri della vita!

Germogli di parole di Rosanna Peruzzi

Parole nuove, semplici, che avvolgono chi cerca pace e rifugio in un borgo sconosciuto.
Parole da usare in comune tra un gruppo di amici che ti stavano aspettando, qui.

Grido nel buio di Diego Bello

Note richieste all’Autore:
Un grido nella notte frantuma come un cristallo la fragilità del buio, il silenzio che avvolge e ripara tutto, come una coperta calda. Proviene dal borgo e la sua eco si diffonde dovunque possa essere percepito, ed evoca all'istante immagini di luce fredda che acceca come un esplosione, la sensazione di stare dentro a un'onda che si torce.

Su veli fradici di nebbie di Rita Stanzione

Le maestose agavi prone non sono belle a vedersi, come è difficile scuotere
il torpore su veli infraciditi. Sui “tendini del bromo” ho un fragile indugio io … Rita!

Il profumo del gelsomino di Mariasilvia

Alla sera il piccolo borgo
offre un quadro animato di vita.
Un piccolo mondo
sotto un cielo stellato.
Un paradiso in festa ,tanta gente,
l’occasione per rivedere un amico
Che da tempo non s’incontrava...
Un nodo mi prende la gola
sull’ onda di una fragile malinconia.


Onirico ritrovo di Vito Rizzuto

Benvenuto nel gioco, Vito! 107a  new entry
L'autore crea un posto immaginario, il Borgo dei sogni, attraversato da una gola dove si radunano i sognatori.
La Fragile sostanza è quella di cui sono fatti i sogni, che la rugiada al'alba, cangiante, rivela e conclude.
La rugiada mostra i canti ... dei sogni che si concludono.

Un colpo di fortuna di piera tola

Nota dell’Autrice: cede un peso e quelle lacrime sono un peso che il sorriso poi riesce a spaccare,
a cancellare con la gioia per la promessa di una nuova e migliore vita ... e dalla gola un grido di gioia e non di fame.

Al posto mio di Ela Gentile

A volte, a qualcuno succede di sentirsi “stretti” nel proprio paese, si vorrebbe evadere, scapparne via, pensando che ci aspetti un mondo magico fuori dei confini del nostro paesello. Poi la vita ci imprigiona sul posto e i nostri sogni volano al nostro posto …

Impotente di Ela Gentile

Forse la trama di un sogno, forse un incubo, che lascia impotente chi crede di viverlo nella realtà.

My village di Jo Kondeli Ghezzi

...
Fragile il suo destino
rugiada nel mattino.


Una svelta marcetta dedicata al proprio paese.

My voice di Jo Kondelli Ghezzi

Cantare il proprio mondo si può, si deve, anche con una voce fragile.

Nel cercarci di Antonio D’Auria

Tracciavo ideali sinapsi
fra collo, carezze e gola,
non ancora baci,
dove il vuoto tra dita e amore
si colmava colle tue risa.
Sospesa fra le scale e le corti
dei nostri abbracci,
minuscolo borgo,
labirinto dei nostri ritrovi,
la fragile certezza di noi.


RIME SCELTE, con tanto di fogliolina rossa, dal Sito Scrivere. Complimenti, Antonio.
Adesso mi ripeto, ma mi va di farlo: Succede ogni tanto che alcune poesie del gioco, pubblicate anche sul Sito, vengano premiate con la pubblicazione in Rime Scelte,
Quando questo succede durante la settimana che le riguarda, nell’Edizione alla quale hanno partecipato, io ne do ragguaglio a tutti. Mi spiace per averlo potuto fare in pubblico di rado, rispetto a  tutte quelle che hanno avuto questo riconoscimento nelle oltre 120 edizioni del nostro gioco.



« Ultima modifica: Domenica 11 Giugno 2017, 14:57:13 da poeta per te zaza »
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Offline Peppe Cassese

Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #50 il: Venerdì 9 Giugno 2017, 17:09:19 »
Enza Fontana nella sua INFANZIA FELICE si è servita anche delle parole del gioco precedente (binario-chimera-riflesso) ma distrattamente ha pluralizzato binario.

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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #51 il: Venerdì 9 Giugno 2017, 19:12:22 »
Enza Fontana nella sua INFANZIA FELICE si è servita anche delle parole del gioco precedente (binario-chimera-riflesso) ma distrattamente ha pluralizzato binario.

 :) Sistemato il giusto BINARIO, aggiornato il post riassuntivo del Laboratorio sperimentale. Grazie Peppe. Complimenti ad Enza.  :)
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Offline poeta per te zaza

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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #52 il: Venerdì 9 Giugno 2017, 19:44:57 »
 :) ;) :D

BORGO – FRAGILE - GOLA

I miei commenti:

SECONDA  PARTE: 

Sant' Elia Cagliari di Marcella Usai


Una toccante riproduzione di un panorama sardo-

Il borgo abbandonato di Tonia La Gatta

Una scossa di terremoto e quello che era un bel borgo “vissuto” diventa macerie e lacrime.

Devozione di Tonia La Gatta

Contro i fenomeni atmosferici che potrebbero fare esondare la cascata sul fragile borgo, c’è chi prega-

Piccola foglia di Rasimaco

Piccola e fragile  foglia
che d'autunno vestita
nel lungo viale del vecchio borgo cadi,
forte come il tuo,
a vecchi ricordi, è il mio assillo
che come nodo la mia gola serra


Intensa metafora.

Sopra il silenzio di Rosetta Sacchi

Sopra il silenzio per il BORGO antico
scorre sulle gialle selvatiche ginestre
flebile una voce che sgorga dalla GOLA
e canta del FRAGILE equilibrio della vita


Si presenta in sordina, “sopra il silenzio”, con una quartina, ma le è sufficiente a presentarsi:
benvenuta alla 108a new entry nel gioco: Rosetta Sacchi!
Un fischio, un sibilo proveniente dalla gola montana che attraversa il borgo, che scompiglia  le ginestre, come una  “voce” che canta per tutti del fragile equilibrio della vita.  Intensa metafora.

Il fiore del tuo borgo di Loretta Zoppi

Nulla resta del fragile fiore del tuo borgo
né le parole calme che seminasti
trovarono alla fine il senso…

Ora ai lobi non mettiamo gli ornamenti
ma solo note lievi di tormenti.


Scrivere di Giuliano Esse

Scrivo di te magico mio amico
Col fuoco nella gola e ti predico
Ruggiti di un impavido leone
In questa vita falsa da copione.
Velatamente cerco il mio domani
E dato che sei fragile rimani
Rimarginando i tagli del passato
E scorda questo borgo e cambia stato.

L’abituale acrostico di SCRIVERE, valido a volte per l’azione, a volte per il nome del nostro Sito,
In questa edizione, Giuliano scrive una lettera a un amico, dal contenuto fuori dell’ordinaria corrispondenza.
Ribadisco, di questo Autore, la doppia naturalezza dell’inserimento armonico dei tre spunti nel testo e dell’acrostico senza sforzature e/o sbavature.

TRE SPUNTI di Giuliano Esse

Tre spunti con la prima forte in gola
Ruggente e forse fragile parola
Estranea a questo borgo e a questa scuola.

Se fragile è il mio tempo già lo so
Potendo la mia gola dir di no
Un giorno lascerò l’antico borgo
Nutrito dalla smania e poi risorgo
Toccando il cielo e l’ultima favella
Invola a popolare un’altra stella.

Nell’acrostico di TRE SPUNTI, dedicato questa volta a BORGO – GOLA e FRAGILE, il nostro non si lascia abbattere dalla obiettiva difficoltà e guardate con che facilità (apparente) riesce a inserirli già nei primi tre versi!!!

Lo sconosciuto di Loretta Zoppi

Egli non scelse l'ora
ne' pretese un nome o un cammino chiese.
Non amava percorsi netti da rovine
perché  morirne al termine, diceva
con i frutti ancora acerbi un mano, valeva
un fragile sorriso, un pianto senza lacrime.


Un mito per il Borgo.

Terre senza muri e ritmi perduti di Azar Rudif

Non ricordo un borgo antico mio
quello che tutti chiamano natio.

Giovane origine lasciata appassire
forse rimani ancor gentile immago,
luce esile, barca or gemente, ondeggi.
Buona opera ritrovar giovane orgoglio.

Eppur, da un deserto ad una gola
fin su per monti e giù per mari abbiam vita gracile,
come vetro fragile in frantumi
stiamo a guardia d'alti muri.


Nella seconda strofa della sua apolide "Terre senza muri e ritmi perduti", Azar fa gli acrostici- mesostici dei tre spunti: BORGO – GOLA - FRAGILE.

Il matrimonio di adriana sini

Matrimonio nel piccolo borgo medievale che fa tanta scenografia…ma questo sembra anche durare.

Nostalgia e rimpianto di adriana sini

Nella vita allontanata
dal paese suo natio
imparò la nostalgia
d'una casa non più sua

Groppo in gola e cuore in pianto
scoprì fragile il rimpianto


Il gallo del borgo di Komandante99

Komandante fa parlare il gallo!

Il sabato del borgo di Komandante99

Della serie “Rivisitiamo i grandi” – la parodia de” Il sabato del villaggio”

L'alba sul borgo di Saverio Chiti

Arsa è la gola alla fragile alba
Che della notte di fuoco
Fu cristallo di tempera.
Qua nel borgo tutto si silenzia
Come se l'aurora
Ammanti le coltri
Di due teneri amanti.


Fragile anima di Saverio Chiti

È fragile quest'anima mia
Figlia di una notte vissuta
Con te appassionatamente
Mentre in gola quell'urlo
Rimane strozzato...
È il tuo nome
Che ancora risuona
Fra le vie del borgo
Ma tu già sei andata.



Mente d’amore di Giovanni Licata

Naviga  sogno
nel sospirar la gola 
gongola un fragile moto di gioia.


Luce di stelle di Giovanni Licata

Le stelle sembrano un mazzo fragile di boccioli in fiore, sullo sfondo del loro spazio abitativo, il loro Borgo di stelle …

Infanzia felice di enza fontana

L’autrice riesce ad inserire con naturalezza gli spunti di questa edizione e
di quella precedente: BINARIO - CHIMERA - RIFLESSO.

'' Mi allontano dalla falsità '' di Giacomo Scimonelli

conduco la mia anima fragile
alla ricerca di un borgo tranquillo...
un borgo sincero dove liberare
l'urlo mio strozzato in gola.

Voglia di sincerità, di una valvola di sfogo dalle ipocrisie.

Favoleggiando tre spunti di-versi di Peppe Cassese e La principessa Dina: vedere post n. 48 - Laboratorio teatrale.

Un angolo, un mondo di Azar Rudif

Esiste un borgo
luci e profumi dell’istinto,
stradine di ciottoli e storie …






« Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2017, 19:57:20 da poeta per te zaza »
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Offline Rita Stanzione

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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #53 il: Venerdì 9 Giugno 2017, 20:10:45 »
Ringrazio Paola Pittalis per l'invito e accetto con piacere il ruolo di banditore per la 125a edizione del gioco tre spunti di-versi,
che avrà inizio lunedì 12.

Rita Stanzione

Offline Azar Rudif

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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #54 il: Sabato 10 Giugno 2017, 00:12:04 »
Tre parole che hanno portato ad affiorare ciò che il tempo lascia lentamente affondare negli abissi della nostra anima.
Il borgo è quel punto dell'infinito dove siamo passati e che ha costruito la nostra intera vita.
E' un luogo passato, ma anche presente che rappresenta i confini certi ed il terreno sicuro ove camminare ed è il ponte di lancio verso il mondo, ma rimane quel luogo dove tornare e ritrovare ciò che siamo e purificarci dei veleni che abbiamo raccolto nel mondo.
E' quel luogo dove tutti ti appartengono e noi apparteniamo a tutti senza segreti e senza timori.
E' quel luogo dove i ragazzi ti lasciano giocare con loro, i vecchi ti salutano mentre continuano a discorrere o a segnare i punti di una partita a carte se non stanno bevendo un buon vino.
Ma ti conoscono e ti lasciano passare lasciando un solco nella vita di quel giorno.
E' quel luogo dove le vecchine ti seguono con un sorriso mentre siedono sulle scale delle loro case o della vicina dove si stanno, in attesa che il tempo le riporti ai loro impegni.
E' quel luogo dove i tuoi coetanei dividono e vivono il loro tempo con te, con i prati e le colline che ti circondano e spesso guardano le valli sperando di andare via.
Ma tutto ciò rimane con loro e con chiunque si allontani ed è pronto a riaffiorare alle prime tempeste della vita.
Allora ricordi e tutto ti rimane in gola, il luogo dove i nostri pensieri diventano suono, ma non è quel suono di quel vento che correva nel borgo e portava in giro le parole, i profumi di un mondo la cui esistenza è legata alla fragile volontà degli uomini ed alla fragile ricerca di un'esistenza che non ha le solide radici di un borgo, non solo natio, ma sopratutto amico!


Questo ho letto in tutte le poesie di questa edizione e grazie alle tre parole scelte dalla banditrice che hanno aperto alla speranza che un tale posto esista davvero.
« Ultima modifica: Sabato 10 Giugno 2017, 00:15:46 da Azar Rudif »
La Legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per la Legge e non cercate la Legge Umana. Essa è statica ed imperfetta, cercate ciò che evolve e mai è uguale a sè stesso e ribolle del Bene e del Male

Offline Peppe Cassese

Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #55 il: Sabato 10 Giugno 2017, 11:57:22 »
DIECI X DIECI

Terracciano      E' fragile la sorte degli umani
Gentile         nell’infinito andare.
La Gatta         Ora sta lì a ricordare a tutti
Komandante99      che il sole è già al ritorno
Chiti            mentre in gola quell'urlo
Scimonelli         alla ricerca di un borgo tranquillo
Rudif            e d’uomini dal lento passo
Sacchi         scorre sulle gialle selvatiche ginestre
Pinotota         di un tempo che più non mi appartiene...
Merighi42          e ai tuoi piedi fragile cadrà.

« Ultima modifica: Sabato 10 Giugno 2017, 12:09:22 da Peppe Cassese »

Offline Saverio Chiti

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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #56 il: Sabato 10 Giugno 2017, 13:25:18 »
DIECI X DIECI

Terracciano      E' fragile la sorte degli umani
Gentile         nell’infinito andare.
La Gatta         Ora sta lì a ricordare a tutti
Komandante99      che il sole è già al ritorno
Chiti            mentre in gola quell'urlo
Scimonelli         alla ricerca di un borgo tranquillo
Rudif            e d’uomini dal lento passo
Sacchi         scorre sulle gialle selvatiche ginestre
Pinotota         di un tempo che più non mi appartiene...
Merighi42          e ai tuoi piedi fragile cadrà.



Bravissimo!
Grande il nostro Peppe..
...lì dove ti avevo lasciato
neanche il sole fa più capolino...

Offline Franca Merighi

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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #57 il: Sabato 10 Giugno 2017, 14:11:26 »
FUORI LUOGO


Il primo timido fragile sole
attraversa come una carezza
le assopite strade del borgo.
Apro la finestra e ancora in cielo
galleggia una piccola fetta di luna.
Nella mente sussurro una poesia
di quelle imparate a scuola
ma la voce mi si ferma in gola...
mi sento fuori luogo nel ricordo
di un tempo che più non mi appartiene...

 Quando sentiamo nel cuore e nella mente il desiderio di intonare una vecchia canzone, una poesia, un ritornello paesano, la voce non vuole uscire dall'emozione, ma come dice l'autore di questa poesia, c'è anche una specie di "vergogna" nel farlo, ci sentiamo forse troppo vecchi? fuori posto? non adatti?  Questo però non è giusto, sono proprio queste emozioni, che mentre nel cielo appare timidamente il primo sole del mattino,  ci aiutano a vivere con una marcia in più....

Offline Franca Merighi

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« Risposta #58 il: Sabato 10 Giugno 2017, 14:29:01 »
Il profumo del gelsomino

Alla sera il piccolo borgo
offre un quadro animato di vita.
Un piccolo mondo
sotto un cielo stellato.
Un paradiso in festa,tanta gente,
l’occasione per rivedere un amico
Che da tempo non s’incontrava...
Un nodo mi prende la gola
sull’onda di una fragile malinconia.

Mi sembra di esserci anch'io in mezzo alla festa di questo piccolo borgo, è descritto così bene che riesco persino a sentire la musica, a rivedere quell'amico che non vedevo da anni, quella vecchietta sempre seduta davanti alla sua porta, e che si intrattiene a vedere i passanti, e quel profumo delicato di gelsomino....che nostalgia.....


« Ultima modifica: Sabato 10 Giugno 2017, 16:49:51 da poeta per te zaza »

Offline Paola Pittalis

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Re:Tre spunti di-versi 124a Edizione
« Risposta #59 il: Sabato 10 Giugno 2017, 15:57:24 »
Tre parole che hanno portato ad affiorare ciò che il tempo lascia lentamente affondare negli abissi della nostra anima.
Il borgo è quel punto dell'infinito dove siamo passati e che ha costruito la nostra intera vita.
E' un luogo passato, ma anche presente che rappresenta i confini certi ed il terreno sicuro ove camminare ed è il ponte di lancio verso il mondo, ma rimane quel luogo dove tornare e ritrovare ciò che siamo e purificarci dei veleni che abbiamo raccolto nel mondo.
E' quel luogo dove tutti ti appartengono e noi apparteniamo a tutti senza segreti e senza timori.
E' quel luogo dove i ragazzi ti lasciano giocare con loro, i vecchi ti salutano mentre continuano a discorrere o a segnare i punti di una partita a carte se non stanno bevendo un buon vino.
Ma ti conoscono e ti lasciano passare lasciando un solco nella vita di quel giorno.
E' quel luogo dove le vecchine ti seguono con un sorriso mentre siedono sulle scale delle loro case o della vicina dove si stanno, in attesa che il tempo le riporti ai loro impegni.
E' quel luogo dove i tuoi coetanei dividono e vivono il loro tempo con te, con i prati e le colline che ti circondano e spesso guardano le valli sperando di andare via.
Ma tutto ciò rimane con loro e con chiunque si allontani ed è pronto a riaffiorare alle prime tempeste della vita.
Allora ricordi e tutto ti rimane in gola, il luogo dove i nostri pensieri diventano suono, ma non è quel suono di quel vento che correva nel borgo e portava in giro le parole, i profumi di un mondo la cui esistenza è legata alla fragile volontà degli uomini ed alla fragile ricerca di un'esistenza che non ha le solide radici di un borgo, non solo natio, ma sopratutto amico!


Questo ho letto in tutte le poesie di questa edizione e grazie alle tre parole scelte dalla banditrice che hanno aperto alla speranza che un tale posto esista davvero.


Il borgo son le nostre radici, e ogni tanto ci ritorniamo coi nostri ricordi e ci ritroviamo quella fragile emozione  che ancora chiude la gola … grazie Azar per il tuo intervento e l’attenta analisi fatta alle poesie