Autore Topic: Commentiamo insieme  (Letto 8690 volte)

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Offline Marina Como

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #30 il: Sabato 17 Giugno 2017, 15:37:12 »
Chiamato in causa dalla mail della redazione, mi ritrovo a fare qualcosa che nessun autore dovrebbe mai fare: spiegare le proprie opere. Lo faccio perché, come spesso accade, sembra che i lettori non abbiano capito il significato, considerando, addirittura, i miei versi come una specie di testimonianza (o accusa) delle poesie ignorate. A me non dispiace assolutamente che ciò che scrivo non venga commentato, perché io stesso non amo farlo con i testi altrui: mi limito a leggerli. In realtà, i miei otto versi muovono una critica, permeata di ferale umorismo, nei confronti delle rime troppo banali (come, ad esempio, "amore-cuore"). La rima, non presente in questa composizione (anche se pare che non tutti se ne siano accorti), è la protagonista del racconto, e sogna che qualcuno si accorga dello scempio commesso dall'autore, e la bruci (credevo fosse abbastanza esplicito che, almeno per "rigido censore", se non per "caldo abbraccio", intendessi il fuoco). Comunque, mi avete fatto sorridere :).
Ringrazio Elisabetta e le altre commentatrici che, pur avendo frainteso il testo, gli hanno dedicato un po' del loro tempo.
Buona notte.
:)  :laugh: grandioso il rigido censore con il fumo alle spalle che ricorda i roghi delle streghe! E la poesia anela la mancanza di rima, specie se affettata e banale, vaderetro satana!
Mi spiace tu la abbia spiegata. :)
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Max Ray Springsteen

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #31 il: Sabato 17 Giugno 2017, 20:36:23 »
:)  :laugh: grandioso il rigido censore con il fumo alle spalle che ricorda i roghi delle streghe! E la poesia anela la mancanza di rima, specie se affettata e banale, vaderetro satana!
Mi spiace tu la abbia spiegata. :)

Dispiace anche a me perché, come ho scritto, un autore non dovrebbe mai spiegare quello che scrive. E' bello che ognuno dia la propria interpretazione. Ma mi dispiaceva ancor di più passare per uno che si lamenta della scarsa visibilità o dell'assenza di commenti. Salvo rare eccezioni, io scrivo sempre e solo per me. Poi, se i miei versi riescono a suscitare l'interesse altrui, meglio. Per quanto riguarda il rigido censore, mi riferisco soprattutto a me stesso. Io scrivo di getto, e valuto il risultato: se mi piace, lo pubblico. A volte, però, rileggendo i miei testi a distanza di tempo, provo una strana sensazione di rigetto. Mi capita di modificare certe composizioni o addirittura cancellarle, come successo ultimamente. Credo sia normale. Non sono legato a ciò che scrivo ma alle emozioni che mi ispirano. E quelle non si possono eliminare, nemmeno dandole in pasto alle fiamme. :)
« Ultima modifica: Sabato 17 Giugno 2017, 20:39:53 da Tristano »

Offline Peppe Cassese

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #32 il: Domenica 18 Giugno 2017, 07:26:00 »
E’ semplice stabilire se una poesia è vera poesia: leggerla distrattamente, meccanicamente, senza il minimo sforzo, addirittura pensando ad altro. Se è poesia, di quella buona, qualcosa entrerà nel cervello, lo toccherà come una punta; perché essa, se è tale, contiene una carica di vita che basta toccarla inavvertitamente per ricevere una scossa.

Offline Demetrio Amaddeo

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Re:Commentiamo insieme
« Risposta #33 il: Domenica 18 Giugno 2017, 20:59:51 »
Il poeta scrive per se nel momento in cui sviscera i suoi versi, le sue emozioni...ma nello stesso tempo sta scrivendo per fare conoscere al mondo le sue pene, le sue gioie, il suo amore...per cercare consolazione o condivisione, per uscire fuori da quella solitudine tipica dei poeti...se scrivesse solo per se, perché pubblicare?

Offline Max Ray Springsteen

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #34 il: Domenica 18 Giugno 2017, 21:09:34 »
Il poeta scrive per se nel momento in cui sviscera i suoi versi, le sue emozioni...ma nello stesso tempo sta scrivendo per fare conoscere al mondo le sue pene, le sue gioie, il suo amore...per cercare consolazione o condivisione, per uscire fuori da quella solitudine tipica dei poeti...se scrivesse solo per se, perché pubblicare?

Scrittura e pubblicazione sono due fasi ben distinte e lontane nel tempo. Scrivere per se stessi significa stendere il testo non pensando di farlo leggere a qualcuno, non curandosi affatto dell'eventuale opinione del lettore. Credevo di essere stato chiaro anche questa volta, ma continuo a sbagliarmi. :)
« Ultima modifica: Domenica 18 Giugno 2017, 21:11:38 da Tristano »

Offline Demetrio Amaddeo

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Re:Commentiamo insieme
« Risposta #35 il: Domenica 18 Giugno 2017, 21:36:54 »
Che ci vuoi fare? Sei un incompreso...io ribadisco invece che molte volte il poeta è consapevole, scrive e pensa al consenso, al commento...non mi riferisco a te, tu sei un eccezione...

Offline Amara

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #36 il: Lunedì 19 Giugno 2017, 00:46:33 »
Che ci vuoi fare? Sei un incompreso...io ribadisco invece che molte volte il poeta è consapevole, scrive e pensa al consenso, al commento...non mi riferisco a te, tu sei un eccezione...

io spero che uno che possa essere definito poeta (e non autodefinito), scriva per urgenza e, nel contempo, per il piacere di creare qualcosa che somigli alla bellezza
il commento è proprio dei social, la poesia nasce un tantino prima
che poi l'ultimo atto sia dare l'opera in pasto agli altri, non è necessario, chi scrive da molto, ha agende piene che, prima di internet non leggeva nessuno, o quasi, ma quando lo si fa bisognerebbe farlo in purezza d'intento, senza aspettarsi nulla, proprio come mentre si scrive

ovviamente è il mio pensiero
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Antonio Terracciano

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Re:Commentiamo insieme
« Risposta #37 il: Lunedì 19 Giugno 2017, 07:56:49 »
Amara ha poc'anzi lucidamente espresso quello che è anche, al cento per cento, il mio pensiero.

Offline Demetrio Amaddeo

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Re:Commentiamo insieme
« Risposta #38 il: Lunedì 19 Giugno 2017, 09:38:47 »

il commento è proprio dei social, la poesia nasce un tantino prima



Infatti è di quello che stiamo parlando, stiamo discutendo su un tema "Commentiamo insieme" aperto su un Social di poesia....la "poesia" è certamente fuori da questo contesto

Offline Amara

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #39 il: Lunedì 19 Giugno 2017, 14:31:22 »
Infatti è di quello che stiamo parlando, stiamo discutendo su un tema "Commentiamo insieme" aperto su un Social di poesia....la "poesia" è certamente fuori da questo contesto

era una visione che volevo propugnare proprio nell'ambito dei social :)
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
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Offline Loretta Zoppi

Re:Poesia di Tristano
« Risposta #40 il: Sabato 24 Giugno 2017, 00:27:05 »

Una rima agonizzante

Sulla riva dell’inchiostro c’è una rima agonizzante
che il carnefice ha baciato con stucchevole dolcezza
e dall’alba all’imbrunire cerca un po’ di compassione
tra le ciglia di un lettore che la noti al primo sguardo.

Ed immota resta lì, a sognare un caldo abbraccio
non di un giovane poeta che seduca le sue labbra
né di un bardo incanutito sulle pagine del tempo
ma di un rigido censore con il fumo alle sue spalle.

Tristano


Salve , discussione interessante che ho molto apprezzato. Vorrei ritornare su questi splendidi versi che mi hanno colpito per la musicalità e bellezza .
Non sono esperta di metrica , potrei sbagliarmi, ma mi sembrano doppi ottonari insoliti quanto efficaci . Leggo che l'unione di due ottonari fu usata da Jacopone da  Todi e amata da Pascoli...il verso è in buona compagnia dunque.
Nella foga , persi nel vortice dell'ispirazione, una rima infelice sempre giace esanime in attesa della riveduta.  Efficace il secondo verso , mi ci ritrovo pienamente : quanti cuori poi ho riveduto e quanti amori ho cancellato! Schiava fin da piccola della rima , la tua agonizzante raccolgo come farei con una stella marina o una conchiglia.

Offline Max Ray Springsteen

Re:Poesia di Tristano
« Risposta #41 il: Sabato 24 Giugno 2017, 09:44:41 »
Salve , discussione interessante che ho molto apprezzato. Vorrei ritornare su questi splendidi versi che mi hanno colpito per la musicalità e bellezza .
Non sono esperta di metrica , potrei sbagliarmi, ma mi sembrano doppi ottonari insoliti quanto efficaci . Leggo che l'unione di due ottonari fu usata da Jacopone da  Todi e amata da Pascoli...il verso è in buona compagnia dunque.
Nella foga , persi nel vortice dell'ispirazione, una rima infelice sempre giace esanime in attesa della riveduta.  Efficace il secondo verso , mi ci ritrovo pienamente : quanti cuori poi ho riveduto e quanti amori ho cancellato! Schiava fin da piccola della rima , la tua agonizzante raccolgo come farei con una stella marina o una conchiglia.

Non sei certo l'unica inesperta di metrica. Come ho scritto anche in uno dei miei testi, io non compongo con il metro nella mano. A dirla tutta, inorridisco quando leggo una poesia nella quale, per esigenze metriche, i versi sono spezzati e terminano in quelli successivi, spesso con una sola parola, per poi riprendere in tutt'altra direzione. Io apprezzo i versi che si reggono da soli, con un senso compiuto. E' sempre il suono, a dettarne la lunghezza, non il conto delle sillabe, del quale non mi sono mai curato. Mi piace far suonare le parole, non farle stridere. Preferisco i rapper (per quanto non gradisca il genere musicale) ai poeti con la parrucca. Per me il testo deve avere musicalità, ritmo, intensità e significato (evidente o ermetico). Mi diverte maggiormente scrivere in rima, ma detesto le filastrocche, formate da rime baciate e consecutive (soprattutto se i versi sono corti), dall'inizio alla fine; però, se la lettura non è fluida, mi stanca, mi annoia. A chi mi chiede cosa ci faccia, allora, in un sito di poesia,  rispondo che questo non è un sito di poesia. L'importante è scrivere, nel modo che ognuno di noi predilige, ignorando il parere altrui sullo stile compositivo. Per me, scrivere non è creare qualcosa dal nulla, ma farla uscire, liberarla. E' un'esigenza, più che un diletto. Detto questo, piace anche a me comporre solo per gioco, ed è quello che faccio qui. I racconti, brevi o lunghi, li tengo nell'archivio (o nel cassetto, se lo preferite). :)
« Ultima modifica: Sabato 24 Giugno 2017, 09:52:14 da Tristano »

Offline Loretta Zoppi

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #42 il: Sabato 24 Giugno 2017, 17:03:24 »
Accipicchia , volevo solo dirti che la tua poesia mi era piaciuta, ma ti ringrazio di questo tuo dire non richiesto, così ti ho conosciuto meglio.
Non condivido nulla di quanto affermi , soprattutto che questo non sia un sito di poesia.
La metrica ha le sue chiare regole e anche se tu tenti di sfuggirle, sappi che i versi migliori di questa tua poesia sono proprio quelli precisi.
Ah!  un' ultima precisazione,: il metro in poesia non lo si tiene in mano ma nella testa .
Un saluto.

Offline Max Ray Springsteen

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #43 il: Sabato 24 Giugno 2017, 17:35:40 »
Accipicchia , volevo solo dirti che la tua poesia mi era piaciuta, ma ti ringrazio di questo tuo dire non richiesto, così ti ho conosciuto meglio.
Non condivido nulla di quanto affermi , soprattutto che questo non sia un sito di poesia.
La metrica ha le sue chiare regole e anche se tu tenti di sfuggirle, sappi che i versi migliori di questa tua poesia sono proprio quelli precisi.
Ah!  un' ultima precisazione,: il metro in poesia non lo si tiene in mano ma nella testa .
Un saluto.

Il forum è fatto di discussioni e non necessita di richieste, ufficiali o non. Che questo non sia un sito di poesia, non è un'opinione ma un dato di fatto, facilmente confermabile: basta scorrere la homepage. Quanto alla tua precisazione, si riferisce ad una battuta che solo chi ha il senso dell'umorismo di un epitaffio può non capire. :) A me piace molto discutere di scrittura, e lo faccio appena ne ho l'occasione, rivolgendomi a tutti e a nessuno in particolare. Ognuno può cogliere lo spunto per esprimere la propria opinione, senza nessuna forzatura: per questo, si ricorre alla citazione. Se volessi (e non lo voglio) un dialogo personale, lo farei attraverso i messaggi privati (disattivati proprio a testimonianza del mio totale disinteresse). Lungi da me volermi far conoscere meglio.
Un saluto.

Offline Antonio Terracciano

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Re:Commentiamo insieme
« Risposta #44 il: Sabato 24 Giugno 2017, 21:14:44 »
Come la Zoppi, anch'io non sono d'accordo su nulla di ciò che sostiene Tristano, in particolare sul fatto che "Scrivere. info" non sia un sito di poesia. Ciò è falso, oltre che offensivo. Egli dice che basta guardare la "home page" . Sarebbe come entrare in una grande libreria ( "Feltrinelli" , poniamo) , e guardare soltanto i libri esposti all'ingresso: quasi sempre lì ci sono i successi del momento, opere spesso di scarsa qualità che proprio per questo stanno lì, perché si vendono più facilmente, perché attraggono maggiormente i lettori occasionali e i più gonzi. Dovremmo dedurre che "Feltrinelli" non è una libreria? Assolutamente no, perché gli intenditori non guardano neppure quello spazio espositivo, ma vanno a scovare i libri davvero buoni nei più reconditi cantoni. Non diversamente i lettori accorti fanno spesso con "Scrivere. info" ...