Autore Topic: Le comiche - poesie umoristiche a più mani  (Letto 5026 volte)

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Offline poeta per te zaza

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Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« il: Venerdì 18 Novembre 2016, 11:03:13 »
Propongo, se interessa, di postare qui i vostri testi comici.
Avvertenza: non si deve trattare di testi satirici o che puntino a denigrare o prendere in giro chicchessia (tra l'altro, per la netiquette, non
possiamo citare nomi di persona o offendere con chiari riferimenti qualcuno).
Non si tratta di satira, ma di comicità neutra .

Di argomenti se ne possono trovare a bizzeffe, nella vita di tutti i giorni, nei difetti delle gente (e nostri). Oppure, trovare un aneddoto comico
e poetarlo.
Prendiamola in tono leggero, scanzonato, per divertirci.

Comincio io:


Il goloso innamorato

Mentre mordicchio
due morbide guanciotte,
dove le tenere fossette
son poesia
-   dolcezza mia -
penso ai pezzi di cacio
che hai nel frigo,
due svizzere groviere
ben tornite,
coi loro buchi
a farsi poesia
-   ghiottoneria -



« Ultima modifica: Venerdì 5 Gennaio 2018, 14:37:14 da poeta per te zaza »
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline poeta per te zaza

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Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #1 il: Venerdì 18 Novembre 2016, 13:33:02 »
Faccio una precisazione, in quanto già esiste, sul Sito, la categoria Comicità.

Diciamo che qui postiamo vicende comiche, come quella mia sull'innamorato goloso, quindi nei testi ci vuole
un difetto, un vizietto (no a sfondi erotico-sessuali però). Oppure, aneddoti, accaduti comici con uno o più protagonisti.

Cosa ne pensate?




« Ultima modifica: Venerdì 5 Gennaio 2018, 14:37:49 da poeta per te zaza »
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Offline Peppe Cassese

Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #2 il: Venerdì 18 Novembre 2016, 18:42:50 »
Pasta e fagioli

Sono cresciuto con pasta e fagioli
con le verdure e mai loro soli
grandi legumi forza e portento
ferro potassio zinco ed il vento
che li accompagna facendo danno
con miasma orrendo ma senza inganno.
« Ultima modifica: Venerdì 5 Gennaio 2018, 14:38:05 da poeta per te zaza »

Offline poeta per te zaza

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Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #3 il: Sabato 19 Novembre 2016, 14:04:55 »
EQUIVOCI

Lui l’amava e le prometteva il mondo
ma non ne possedeva neanche un po’,
nemmeno un acro lì a Porto Rotondo,
neppure altrove, insomma, un qui pro quo.

(Lei voleva sposare un giramondo
coi quattrini, per divertirsi un po’).

Davanti a una vetrina di gioielli,
le indicava: “è lì la mia ricchezza”:
nel riflesso il suo viso, e i suoi capelli
di rame e d’oro, scossi dalla brezza.

Forse all’origine di tutto c’era
la fatale, fortuita conoscenza,
il presentarsi a lei in tal maniera
tra il pubblico a un congresso sulla scienza.

Mentre lei, da serafica, diceva:
“Sono Carla, al momento faccio niente”,
di contrappunto lui le rispondeva:
"Piacere, son Riccardo Possidente".

Così lei, ignara dell’abbaglio,
si metteva il corredo a preparare,
però si accorse in tempo del suo sbaglio
quando l’invito a cena ebbe a pagare.

(Lui l’amava e le prometteva il mondo
ma non ne possedeva neanche un po’…)



« Ultima modifica: Martedì 22 Novembre 2016, 10:10:33 da poeta per te zaza »
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Offline Wilobi

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Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #4 il: Sabato 19 Novembre 2016, 21:57:26 »
DISPETTOSA

La mosca che ha scelto la pista,
il naso d'atterraggio più vicino
al fastidio, apposta creato
per far starnutire più in fretta
e, con l'inchino obbligato,
vederlo partire a trombetta
per pancia in isterica stretta

... parea lo facesse apposta

Offline Giovanni Licata

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Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #5 il: Domenica 20 Novembre 2016, 14:38:19 »
Malizia

Ma che comico
e comico,
vede vestina 
e  si rizza.





« Ultima modifica: Mercoledì 23 Novembre 2016, 10:21:11 da poeta per te zaza »

Offline poeta per te zaza

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Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #6 il: Domenica 20 Novembre 2016, 18:02:25 »
Corre il pallone

Corre il pallone,
salta lo steccato
- divieti ovattati
in sottofondo -
supera la recinzione del giardino
- “oh…oh” del bambino
in sottofondo
lanciato
a spaccare la finestra
del vicino.


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Offline poeta per te zaza

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Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #7 il: Domenica 20 Novembre 2016, 20:23:52 »
Preso lo spunto da un testo divertente su Uomini e donne,
trovato su  www.yossam.it

Lo metto in poesia

DIARIO DI LUI E DI LEI


Diario di lei:  stasera l’ho trovato
un  po’ strano; eravamo al ristorante
e siccome io avevo ritardato
gli ho chiesto: - è colpa mia? – e lui, distante,
mi diceva di no, che non c’entravo.
Non mi ha convinta e mentre tornavamo
in macchina gli ho detto che l’amavo,
lui m’ha abbracciato senza dirmi “t’amo”.
Ero preoccupata da morire,
convinta che volesse separarsi,
non c’era niente che sapessi dire
per togliergli dal viso quel suo astrarsi;
ha acceso la tivù a casa, assorto,
stava certo cercando le parole
per dirmi del problema ch’era sorto
(sicuro ha un’altra e più di me la vuole).
Mi sono arresa e sono andata a letto
mentre lui nello schermo si perdeva,
ma dopo poco tempo il mio diletto
m’ha raggiunto e l’amore si faceva:
anche se con carezze e con riguardo,
lui era ancora come allucinato,
distante e malinconico lo sguardo.
Dopo, sempre a parlargli ho riattaccato,
a chiedergli perché quell’aria assente,
ma era già piombato addormentato
ed io non ci sto più capendo niente.
Lui ha un’altra, ne son quasi convinta,
la mia vita è un disastro, sono a terra,
ho pianto finché il sonno non mi ha vinta,
sarò pronta a combattere una guerra?

Diario di lui: la Roma, ahimé, ha perduto,
ho sofferto del brutto risultato,
di una cosa soltanto compiaciuto:
sul finir della sera aver trombato. 


P.S.: Il diario di lui, nell'aneddoto in prosa, diceva:

"La Roma ha perso...
meno male che almeno stasera ho trombato"


Come donna, non sono riuscita a dirlo in meno di quattro righe...
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Offline poeta per te zaza

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Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #8 il: Martedì 22 Novembre 2016, 21:25:17 »
No, e lei?


Assiso in moto a duecento all’ora
il figlio d’un politico influente,
alticcio era diretto alla dimora
che divideva con l’alto parente,

quand’ecco un ostacolo apparire
in un posto di blocco in autostrada,
ecco qualcuno che gli fa capire
che il suo comportamento non gli aggrada.

“Sa chi è mio padre?” e scende dall’arcione
“No, e lei?” chiede il vigile sornione…





« Ultima modifica: Martedì 22 Novembre 2016, 21:28:15 da poeta per te zaza »
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Offline Antonio Terracciano

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Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #9 il: Martedì 22 Novembre 2016, 23:26:26 »
E' da parecchio tempo che non riesco più a scrivere una poesia "comica" . Pertanto ne ripropongo una, tra le mie prime apparse nel sito, "Le tre croci" .

LE TRE CROCI

All'Ufficio postale tre signori,
arrivati per prender la pensione,
si trovavan; per evitare errori
si provvide a identificazione.

Il primo dichiarò candidamente
ch'era sprovvisto d'arte di scrittura,
e così si passò rapidamente
mediante croce alla segnatura.

Disse il secondo (fece ben due croci)
all'impiegato che gli domandava
cosa volesser dire tali voci:
nome e cognome, che da sé ciò andava.

Il terzo, infine, che tre croci appose,
dell'impiegato innanzi allo stupore
tranquillo disse, e non si scompose:
"Nome e cognome, e poi sono dottore! "

Offline Antonio Terracciano

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Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #10 il: Mercoledì 23 Novembre 2016, 19:57:07 »
Questa è nuovissima (l'ho scritta poche ore fa) , ed io fui, mio malgrado, nei primi anni Ottanta, davvero protagonista dell'imbarazzante equivoco, nel piccolo, ma glorioso e storico, ora quasi ottantenne stadio della mia cittadina, l' "Ugo Gobbato" (per la cronaca, la partita fu vinta per uno a zero dalla squadra avversaria) .

IL DOVERE DI OSPITALITA'

Trentenne, andai a vedere una partita
della squadra di calcio della mia
cittadina che, per il primo turno
di "Coppa Italia" per i dilettanti,
giocava contro storica rivale,
la squadra del paese confinante.

Avevo visto già altre partite
di quella mia compagine, negli anni
precedenti, e sempre essa indossato
aveva maglia di color granata.

Mi misi a fare il tifo per i "rossi" ,
però vedevo che agli applausi miei
non seguivano quelli d'altra gente,
di quei tifosi presso i quali stavo,
ma che anzi essi torvi mi guardavano,
come se fossi stato un lor nemico.

Soltanto al gol dei "rossi" , finalmente,
m'accorsi del mio errore da imbranato;
avevo fatto fino a allora il tifo
per la squadra avversaria: per dovere
dell'ospitalità la mia compagine
indossava le maglie di un colore
differente (siccome l'altra squadra
le aveva pure lei di color rosso) !


Offline Pino Tota

Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #11 il: Sabato 26 Novembre 2016, 09:01:36 »

I MIRACOLI DELLA SCIENZA MEDICA

Sala d'attesa piena di persone
artriti ed artrosi a profusione.
Una vecchietta a fatica cammina
sul suo bastone appoggiata e china.

E' il suo turno e la povera anziana
gradi novanta nello studio plana.
Cinque minuti... ne esce ben tesa
alta la testa e schiena distesa.

Spedito il passo figura eretta
una postura nei fatti perfetta.
Tutti stupiti la guardan curiosi:
come ha potuto guarir dall'artrosi?

Or che cammina in maniera eletta
ci dica signora lei benedetta
quale miracolo ha fatto il dottore
per risanarla in modo indolore?

Nessun miracolo, non mi dilungo
m'ha solo dato un bastone più lungo...

Offline Pino Tota

Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #12 il: Sabato 26 Novembre 2016, 09:03:48 »

DEMENZIALE...CON I MODI DI DIRE

Mi sentivo al "settimo cielo"...
avevo risolto "una gatta da pelare"
e me l'ero cavata "per il rotto della cuffia"...

Quel "pezzo da novanta"
m'aveva avvisato di "stare in campana"
e di non farmi "prendere in castagna"...

Avere a che fare con "un'eminenza grigia"
dimostrando di "avere del fegato"
senza fargli "perdere le staffe"
significava "fare il salto della quaglia"...

Ormai l'avevo "fatta franca"
e mi definivo "nato con la camicia"
anche se non ero "uno stinco di santo"
non c'era "trippa per gatti"...

Ma il destino stava "ciulando nel manico"
entrai in società con un "vecchio bacucco"
che per "sbarcare il lunario"
lui che era "povero in canna"
credette di "inseguire una chimera"
inventandosi "una catena di Sant'Antonio"...

Tutti capirono che si trattava di una "bufala"
quindi nessuno si fece "infinocchiare"
anzi dovetti "pagare sull'unghia"
e rimasi "senza il becco di un quattrino".

Cominciavo a "dare i numeri"
perché "pioveva sul bagnato"
e il pensiero ormai era quello
di "darmi all'ippica"...

La morale è "questione di lana caprina"...
se "piove a dirotto" e le gambe
fanno "giacomo giacomo"
significa che "gatta ci cova"...

è dai tempi che "Berta filava" che si sa
che "per un punto Martin perse la cappa"...
l'importante è "non farsi mettere alla berlina"
e "non perdere la trebisonda"
altrimenti...

"Buonanotte al secchio"...

Offline Paola Pittalis

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Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #13 il: Sabato 26 Novembre 2016, 19:51:09 »
Ragione off-Line

Stamattina
appena sveglia
ho provato a collegarmi
ma ho trovato
la ragione offline,
ho chiamato il mio
cervello
e mi ha detto
mi dispiace
oggi online
solo follia puoi trovare
allora ho chiamato
anche la telecom
mi ha risposto:
-non dipende più da noi
è il cervello
che smista le chiamate.
Ho provato ancora a collegarmi
ma con voce ammaliante
mi risponde la follia:
-oggi online
ci sono io,
la ragione troppe volte
ti ha fregato
ascolta me per una volta,
devi osare
se libera vuoi volare.

Offline Franca Merighi

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Re:Le comiche - poesie umoristiche a più mani
« Risposta #14 il: Venerdì 13 Ottobre 2017, 11:22:43 »

                                  "VISITA MEDICA" 

                             Un giorno dal suo dottore
                             egli disse con grande pena,
                             "mi fa molto male le schiena
                              mi faccia passare il dolore!"

                              "Poi, ho la gamba destra
                              che mi fa un po' zoppicare
                              non voglio saltar la finestra,
                              ma bene vorrei camminare!"

                              "La testa mi gira sovente,
                               mi sento in giostra davvero,
                               mi dica, ma sia sincero
                               sarà una cosa da niente?"

                               "Quando mangio, dopo un'ora,
                                 mi si gonfia il lato sinistro,
                                 mi fa pure male il menisco
                                 e non ricordo che altro ancora!"

                                 "Mio caro amico", gli disse
                                 il suo dottore, perplesso
                                 "Lei ha bisogno, confesso
                                 di un bravo prete in azione
                                 che le dia l'estrema unzione!"