Mi associo al parere di Antonio, e penso che questa poesia, tra le tante dell'Autore, sia sintomatica della bravura del sedicenne (o 17?) poeta nella tecnica e nella metrica.
Mi preme, però, mettere l’accento sulla sua maturità espressiva, sul saper cogliere ed offrire al lettore, nell’essenza, anche le sfumature del suo pensiero, rese con la scelta delle parole, o del verbo più consono. Ad esempio, in questa poesia, tratteggia con efficacia la figura di un adolescente che, per il fatto stesso della gioventù, è un entusiasta della vita, in qualunque periodo storico si trovi a vivere.
Usa un verbo – sillabare – con riferimento al piacere, indovinatissimo.
Come lo scolaro sillaba le parole per conoscerle, così il giovine scandisce i piaceri che la vita, ancora nuova per lui, gli presenta.
La scelta di ispirarsi al Leopardi è significativa.
Sulla coscienza delle difficoltà del futuro, prevale la foga di viverlo.
Abbraccerò il mio mondo con ardore
curando col coraggio ogni ferita
Questo è da augurarci che sia il pensiero di come affrontare il futuro per ogni adolescente di oggi.
Grazie Komandante!