Esperimento di poesia per gioco - 77a edizione

[Giuseppe La Marca]

Il mio confine

Il mio confine è fatto di coraggio
di battiti di cuore al tuo passaggio
di fremiti di ali di gabbiano
che grazie ai baci tuoi si fa propano
e brucia dentro cieli sconosciuti
felice di momenti mai vissuti.

[Giuseppe La Marca]

La meta

Sospinto da un passaggio
io salterò il confine
e forte del coraggio
io scriverò la fine
quando gabbiano in volo
col vento preso a nolo
conquisterò la meta
che il petto mi disseta.

Questa è la mia moneta!

[Marial]

Libertà

Affascinante come l'occhio del gabbiano
assapori il silenzio di ampie distese
i rossi lidi dei suoi tramonti
i ruvidi scogli e le coste dure

nobiltà nel passaggio in volo
lungo le bianche arene
dove vive la libertà senza confine

per ammirare e cogliere nel sorriso
di due splendidi specchi d'azzurro
nuovi e garbati equilibri.

[Giulia Livia]

Somiglianze

Cala l'ultimo raggio di sole
mentre il pescatore sereno
tira a secco le reti

nel passaggio da un'onda all'altra
ondeggia la barca
nel respiro del mare

tra spruzzi bianchi di spuma
strillante è il verso del gabbiano
nel silenzio del cielo
in cerca di spazi senza confine.

[Saverio Chiti]

Al confine di noi

Al confine del giorno
si perde il mio amore per te
che alla ricerca va
di un passaggio di vita

non ha più ali di gabbiano
ha portarlo oltre il tramonto,
gli rimane solo un refolo di vento
che si disperde nella notte di noi.

ch.s

[Saverio Chiti]

Mi perdo

Come nella notte un gabbiano
si confonde senza più il mare
anch’io mi perdo…
non mi rimane che l’acre sapore
di questa deturpata discarica
al confine della nostra vita

il tutto è solo un passaggio
verso quell’oltre,
dove non da più segni di sé
l’amor perso che ho per te.


ch.s

[Marial]

                                                     E' così che vedo la vita.

Mi manca veleggiare
nel confine azzurro
dei tuoi occhi

mi manca il sapore di sale
sulle labbra

manchi tu di primo mattino
con la voce del mare

come il gabbiano
che lucida le penne
al passaggio dell'alba
o della rosa aurora.

[Giuliano Esse]

Passaggio

Passi contati o meno non è il caso
A dove metto il cuore oppure il naso
Sereno è il mio passaggio sulla riva
Sospeso tra la sponda e la deriva
Accanto alla tua ombra fecondata
Gabbiano dalla furia indiavolata
Girando in lungo e largo sul confine
Io nuoto in questo vuoto immacolato
Ottusamente vivo e ossessionato.

[Giuliano Esse]

Gabbianite

Girando in lungo e in largo qual gabbiano
Attento a non stanare il falco ariano
Battendo questo cielo e il suo confine
Blandisco il mio coraggio al male incline.
Io sono in volo e questo è il mio passaggio
Ardito e quando scovo l’atterraggio
Nel nulla nel tuo tutto o nel mio ardore
Io sfreccio in questo spazio ore ed ore
Toccato da una strana malattia
Ed erro sopra il mare: è talassia!

[Antonio D’Auria]

Anche oggi

Mi desto in urgenza ed allarme
su stridio come di gabbiano in caccia.

Non ancora varcato il confine del giorno,
é il ricorrente incubo che strepita
e dibatte la tentata sopraffazione
sul reale.

È chiaro,
anche oggi cercherò un passaggio
verso la serenità.

[Antonio D’Auria]

Poeta mancato

Emozione, indossare della fantasia le ali
e liberi librare fra nubi e strali.

Sfiorare onde al confine del coraggio
e lacrimare per il suo volo ed al passaggio.

Ma quanto del gabbiano
vomitevole e corrosivo è il guano!

[Pino Tota]

L'ITINERARIO



Un gabbiano in volo su questa rada battuta
spietatamente da un vento autunnale
mi indica l'itinerario del passaggio
che io, obbligato dall'algebra del tempo,
percorrere dovrò per ritrovare il confine
del crepuscolo da tempo insinuatosi
nel percorso implacabile del cuore malato.

[Giovanni Monopoli]

Raggio di luna

Valica ogni confine, tramonto,
libera luce il raggio di luna,
un gabbiano nei silenzi si libra
al passaggio suo in dolce armonia.

Nella sera al suo chiarore, meraviglia
accarezza visi al suo tenero arrivo
e di vogliose labbra l’incontro bisbiglia
mentre s’adagia sui cuori d’ogni amore.

[Giulia Livia]

Nuova via

Ho intuito il vuoto oltre la porta
e annusato l'odore dell'ignoto
aspro nel sapore

una cecità senza confine
mi ha accolto col tempo
in una rassegnata solitudine
nel passaggio di diventare” matura”

solo una breve pausa nel guizzo
di un gabbiano che vola in vetta
mi ha ridato respiro.

[adriana sini]

Sacco a pelo



Riposavo sotto un faggio
quando  un tizio sorridente
al confine con l'Oriente
chiese forte "Vuoi un passaggio?"

Sollevai un sopracciglio
per mostrargli il mio cipiglio
"Volo in spalla ad un gabbiano"
gli risposi piano piano

E il berretto sopra al viso
fu sipario al mio sorriso