Esperimento di poesia per gioco - 53a edizione

[Antonio D’Auria]

Polis

Sorvola l'immaginario
appena percepito
l'eco del libero pensare.

Spesso è brusco risveglio
dagli incubi dei no
fra le rovine
degli obblighi dei si.

[Tonia La Gatta]

Che faccio?

Ci son sol rovine nei miei giorni
l’eco di sole andate e non ritorni
e dato che il risveglio è fantasia
che faccio qui da sola in casa mia?

[Tonia La Gatta]

Sulle rovine

Sulle rovine del mio grande amore
non c’è neanche l’eco di un ricordo
nemmeno se lo sparo col cannone
io lo risveglio quel tuo cuore sordo.

[Paola Pittalis]

 
Sui tuoi passi

L’eco dei miei passi
sul tuo cammino

a ritroso nel tempo

dormiente è il risveglio
su rovine cucite addosso

[Maria Assunta Maglio]

Canto dei ruderi

A passo lento cammino
tra ruderi antichi,
emergono rovine,
che scaldate dai raggi del sole,
cantano al celo la lor bellezza.

Scende nell’anima eco di suoni ,
nenie stregate,
che al risveglio della verde natura
ammalia cuori innamorati.

[Maria Assunta Maglio]

Eco Divina

Dalle rovine del cuore
nasce l'affetto,
nelle vie del Signore.

Un'eco lontana
silenziosa giunge,
sguardo rivolto al cielo 
nella profonda preghiera
scalda l'anima
al risveglio d'amore.

[enza fontana]

RINASCITA

Fenice che rinasce dalle rovine
di un cuore a pezzi.
Lontana è ormai l'eco
di quell'addio.
Dolce è il mio risveglio
fresco alito di primavera.

[Carmine Ianniello]

   - L'eco stanca -

Ombre
nel risveglio della sera
stremate dalla tempesta
tra rovine e anfratti
e l'eco stanca della voce
non v'è più



 

[Marial]

Memorie di profughi

Mi risveglio sobbalzando di paura
davanti agli occhi polvere
e un cielo di piombo.
Fiume,la perla del Quarnaro non brilla,
la casa dalle verdi persiane
un castello di rovine
il suono della sirena un’eco lacerante
come il lamento del vento
Aveva vent’anni la mia mamma
e la guerra le imprigionò il cuore.

[Fiorenzo]

Melodia del vento

L’eco dei pensieri
tra le mura del cuore
come tanti fantasmi di echi
s'aggira solitaria...
all'amore senza calore s’aggrappa,
vive sotto macerie e rovine
respirando l’umidità del tempo,
nel cimitero delle rovine
impietrita voce,
ogni risveglio calpesta.

[Peppe Cassese]

Il seme della vita

Più che risveglio sembra un’ipnosi
se in faccia a questa vita tu non osi
e non è l’eco che ti fa creare
sulle rovine del mio vecchio mare
ma il seme ben piantato e coltivato
nella tua terra se tu l’hai imparato.

Io ti risveglio e tu ti riaddormenti
sulle rovine antiche dei lamenti
ma l’eco tuo indolente si rifrange
dal letto dal dio Nilo al padre Gange.

[Saverio Chiti]

Risveglio

Sento nell’eco del tuo richiamo
un risveglio in me
che parte da basso,
laddove sino a ora
credevo fossero rimaste
altro che rovine

Forse, prima d’ora
non ero incline a credere ai miracoli…
adesso però, mi sento graziato
nel mio essere uomo.

Ch.S

[Saverio Chiti]

Eco

Rimbomba in me quest’eco
tanto da mandare in rovine, tutti i miei nervi.
È un rumore che si abbatte sul mio risveglio,
penso che metterò dei tappi a quest’esistenza
tanto da concedermi ancora tempo…
Economicamente parlando
non mi va di sperperare così
inutilmente la mia vita.

Ch.S

[Fiorenzo]

                                                  Lo Stagno


 Nello stagno all’ombra degli alberi
l’eco del vento sussurra

 nel rifugio a fianco
 radici e sterpi s’ intersecano
 tra fili d’erba acerba

 sul vecchio muro di cinta
prova d’un passato di rovine
indifferenti l’acqua e la linfa giallastra
non fibrillano più al risveglio
del canto di verdi ranocchi e pesci fuggitivi.

[Peppe Cassese]

Nuovo e vecchio

Al mio risveglio voglio caricare
il bacio che ho lasciato sulla mano
dove si sente l’eco di  lontano
che mi ha guidato dolcemente a letto
per un incontro sexy perfetto
ma scovo nude e intatte le rovine
del vecchio amore agro e sconsolato
lasciato a far la veglia alle pedine
del tempo che vorrei dimenticato
e che continua ancora a importunare.