Autore Topic: CHARLIE  (Letto 5998 volte)

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Offline Marina Como

Re:CHARLIE
« Risposta #15 il: Mercoledì 18 Marzo 2015, 11:49:33 »
Concordo con molti interventi. Premessa:  appena successo il fatto, mi è rimbalzata nella mente la poesia http://marinacomo.scrivere.info/index.php? poesia=379199&t=Je+suis, che ho scritto solo dopo che per più di due mesi mi è rimbalzata nella testa pressoché immutata, indi pubblicata.
Nasce dalla riflessione che in Italia è vietato per legge bestemmiare (anche se non più reato penale, è sempre offesa a religione), quindi perché appoggiare una bestemmia musulmana? Ma c'è da dire che il cattolico vero prega per il peccatore, non lo ammazza, così come penso il musulmano. L'esasperazione violenta delle idee ed il dispotismo è un'altra cosa.
Noi in Italia non siamo francesi,  noi abbiamo nella Costituzione il principio del "rispetto" e della tolleranza per il diverso. Se avessi più cognizione di causa sulla vita francese forse non mi verrebbe in mente di paragonarli ai  fanatici dell'Isis: siamo noi atei ad essere nel vero e le religioni si possono deridere.  Non credo sia questa la libertà che la rivoluzione intendeva e soprattutto non è questa quella che voglio io.
Per il resto, concordo che se vediamo la Storia, le guerre si sono sempre fatte per il "pane" e noi occidentali che sfruttiamo minimo l' 80% delle risorse mondiali non dovremmo lamentarci. Probabilmente ai loro occhi siamo noi quelli che "trucidiamo" popoli interi per il superfluo. Se non analizziamo le ragioni di entrambe le culture, non ne verremo mai fuori e rimarremmo ognuno attaccato alla sua stupida barricata. L'aria è libera e si confonde con l'aria: facciamoci come essa malleabile.
« Ultima modifica: Mercoledì 18 Marzo 2015, 11:55:59 da Marina Como »
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline NicolaGiordano

Re:CHARLIE
« Risposta #16 il: Domenica 29 Marzo 2015, 00:54:55 »
Ma chiedere la settimana enigmistica invece del Charlie Ebdo?
Non sarebbe questa la miglior tutela per i bacchettoni di tutte le epoche?

Ottomani con la forcella nel deserto...
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Offline Azar Rudif

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Re:CHARLIE
« Risposta #17 il: Domenica 29 Marzo 2015, 01:17:25 »
Se non analizziamo le ragioni di entrambe le culture, non ne verremo mai fuori e rimarremmo ognuno attaccato alla sua stupida barricata. L'aria è libera e si confonde con l'aria: facciamoci come essa malleabile.


Giustissima riflessione sulle barricate che la razza umana costruisce sulle proprie convenzioni o convinzioni, ma non possiamo farci aria.
Ognuno deve vivere come decide di vivere nel rispetto delle libertà altrui.
Quindi, non voglio vedere esposte in satira le mie convinzioni.
Di certo, non si uccide per questo, ma la violenza chiama violenza. La teoria di presentare l'altra guancia, comparsa 2000 anni fa, non è stata mai messa in pratica perchè non funzionante con questo tipo di civiltà che possiede la razza umana.
La Legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per la Legge e non cercate la Legge Umana. Essa è statica ed imperfetta, cercate ciò che evolve e mai è uguale a sè stesso e ribolle del Bene e del Male

Offline NicolaGiordano

Re:CHARLIE
« Risposta #18 il: Domenica 29 Marzo 2015, 01:46:35 »
Ma è pazzesco considerare violenza una satira rivolta ad un pubblico selezionato come quella fatta su una apposita rivista satirica.
Violenza sarebbe uscire in una pubblica strada e trovare una gigantografia di Maometto nudo che si impone alla vista di tutti, non vedere Maometto nudo su un giornale satirico che uno si compra apposta, di sua spontanea volontà, per leggere della satira.

Questi comprano il giornale satirico e si incazzano, un po' come comprare Playboy e stupirsi che ci siano foto di donnine nude, io davvero non lo capisco...
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Offline Azar Rudif

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Re:CHARLIE
« Risposta #19 il: Domenica 29 Marzo 2015, 10:14:41 »
Ma è pazzesco considerare violenza una satira rivolta ad un pubblico selezionato come quella fatta su una apposita rivista satirica.
Violenza sarebbe uscire in una pubblica strada e trovare una gigantografia di Maometto nudo che si impone alla vista di tutti, non vedere Maometto nudo su un giornale satirico che uno si compra apposta, di sua spontanea volontà, per leggere della satira.

Questi comprano il giornale satirico e si incazzano, un po' come comprare Playboy e stupirsi che ci siano foto di donnine nude, io davvero non lo capisco...


E' pazzesco non considerare il valore informativo e ideologico delle idee formulate in satira.


Quelli del giornale satirico possono "satirizzare" chi vogliono, ma questi ultimi devono essere d'accordo e se esprimono il loro dissenso ad essere passati per questa formula divulgativa, hanno il diritto di essere rispettati.


La satira è sempre una forma di violenza se non è accettata dall'altra parte. E' più giusto confrontarsi sui temi di ciò che hanno "satirizzato" ed affrontarli con motivazioni civili e razionali.
La satira è solo il prodotto di un sentimento di risentimento che produce pari risentimento di risposta.
Infatti, anche i sentimenti sono soggetti alla regola Fisica che ad ogni azione corrisponde una reazione che dovrebbe essere uguale e contraria, ma questo in Natura e, dato che gli esseri umani non hanno ancora la capacità di regolarsi alla Natura, è facile che la reazione non sia proporzionata.

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Offline NicolaGiordano

Re:CHARLIE
« Risposta #20 il: Domenica 29 Marzo 2015, 12:57:14 »
Ma la satira deve essere scomoda per il potere e per la religione come simbolo di potere, se non piace non si legge, semplice...
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Offline Azar Rudif

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Re:CHARLIE
« Risposta #21 il: Domenica 29 Marzo 2015, 13:15:55 »
Ma la satira deve essere scomoda per il potere e per la religione come simbolo di potere, se non piace non si legge, semplice...


E per quale motivo, io potere o io religione devo stare scomodo?


O siamo ad armi pari o vincerà chi ha le armi più potenti.....semplice!!!


Se un giornale scrive una pagina di satira su di me, io ho il diritto di avere un'altra pagina sullo stesso giornale per scrivere dell'autore della satira o del giornale o di chi voglio io.
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Offline NicolaGiordano

Re:CHARLIE
« Risposta #22 il: Domenica 29 Marzo 2015, 13:32:06 »
Certo che un singolo cittadino ha tutto il diritto di non essere tirato in ballo su un mass media e se questo avviene contro la sua volontà difendersi: ma proprio per questo il bersaglio della satira non sono singoli anonimi cittadini ma personaggi così potenti e così illustri da controbilanciare con la loro fama ogni possibile sberleffo.
Se io sberleffo ad esempio il papa, si suppone che questi sia così potente e così stimato da farsene un baffo del mio sberleffo e da qui la ragione di essere della satira.
Se invece sberleffo il mio vicino di casa che mi sta antipatico, sto facendo un uso improprio della satira e il mio vicino di casa mi può denunciare o quantomeno chiedere un diritto di replica, perché appunto lui non è il papa e può essere seriamente danneggiato dai miei sberleffi, non avendo una chiara e illustre fama a controbilanciarli.
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Offline NicolaGiordano

Re:CHARLIE
« Risposta #23 il: Domenica 29 Marzo 2015, 13:42:04 »
E non c'entra niente dire se offendo Maometto offendo tutti i Musulmani o se offendo il papa offendo tutti i cristiani, in realtà offendo solo  i musulmani lettori del Charlie Ebdo  e solo i cristiani lettori del Charli Ebdo, che se proprio si sono offesi, da domani possono smettere di essere lettori e non comprarne mai più una copia in vita loro...
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Offline Azar Rudif

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Re:CHARLIE
« Risposta #24 il: Domenica 29 Marzo 2015, 21:40:32 »
Certo che un singolo cittadino ha tutto il diritto di non essere tirato in ballo su un mass media e se questo avviene contro la sua volontà difendersi: ma proprio per questo il bersaglio della satira non sono singoli anonimi cittadini ma personaggi così potenti e così illustri da controbilanciare con la loro fama ogni possibile sberleffo.
Se io sberleffo ad esempio il papa, si suppone che questi sia così potente e così stimato da farsene un baffo del mio sberleffo e da qui la ragione di essere della satira.
Se invece sberleffo il mio vicino di casa che mi sta antipatico, sto facendo un uso improprio della satira e il mio vicino di casa mi può denunciare o quantomeno chiedere un diritto di replica, perché appunto lui non è il papa e può essere seriamente danneggiato dai miei sberleffi, non avendo una chiara e illustre fama a controbilanciarli.


non è accettabile per nessun grado della razza umana!


Se io persona rappresentante di me stesso o io persona rappresentante di una ideologia non voglio esser messo su un giornale satirico ho tutto il diritto di non esserci messo.
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Re:CHARLIE
« Risposta #25 il: Domenica 29 Marzo 2015, 21:42:18 »
E non c'entra niente dire se offendo Maometto offendo tutti i Musulmani o se offendo il papa offendo tutti i cristiani, in realtà offendo solo  i musulmani lettori del Charlie Ebdo  e solo i cristiani lettori del Charli Ebdo, che se proprio si sono offesi, da domani possono smettere di essere lettori e non comprarne mai più una copia in vita loro...


Quindi, quando Hitler decise di sterminare gli ebrei tedeschi cosa gliene è fregato agli ebrei americani?
Ma che razza di ragionamento!!!!



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Offline NicolaGiordano

Re:CHARLIE
« Risposta #26 il: Domenica 29 Marzo 2015, 22:24:43 »
Guarda che ti sbagli, la satira non si fa solo a despoti illuminati e sacerdoti clementi che acconsentono  magnanimamente di essere satirizzati, si fa per definizione a chi è potente o illustre senza distinzioni.
E quindi, in democrazia, per il fatto stesso di essere potenti e illustri ci si espone inevitabilmente alla satira, poi nelle dittature non so...
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Re:CHARLIE
« Risposta #27 il: Lunedì 30 Marzo 2015, 12:42:15 »
Guarda che ti sbagli, la satira non si fa solo a despoti illuminati e sacerdoti clementi che acconsentono  magnanimamente di essere satirizzati, si fa per definizione a chi è potente o illustre senza distinzioni.
E quindi, in democrazia, per il fatto stesso di essere potenti e illustri ci si espone inevitabilmente alla satira, poi nelle dittature non so...


Stai confondendo persone con ideologie ed il rispetto che esige l'esistenza di una democrazia dove vale il concetto di confronto.


Se fai satira contro un personaggio (e non mi importa il suo grado di importanza) quel personaggio ha tutto il diritto di non subire la tua satira.
Se fai satira contro un'ideologia, chi sente di appartenere a tale ideologia ha tutto il diritto di chiedere di non subire la tua satira.


Si tratta di rispetto, non si tratta di libertà di pensiero.
La libertà di pensiero è valida finchè non occupa la libertà di esistere dell'oggetto di quel pensiero.
Lo stesso dicasi della libertà personale, essa è valida finchè non occupa l'area di esistenza degli
altri.


In poche parole si tratta di rispettare l'esistenza altrui siano essi persone o ideologie.....
Il confronto, la discussione, la dialettica, anche lo scontro ideologico, se vuoi, ma deve essere sempre ad armi pari e con pari opportunità da entrambe le parti.
Diversamente, diventa violenza.



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Offline NicolaGiordano

Re:CHARLIE
« Risposta #28 il: Martedì 31 Marzo 2015, 01:40:23 »
Non esiste il diritto a non subire satira, e per fortuna.

Se uno ritiene che una satira contro di lui sia trascesa nell'insulto o nella calunnia gratuita, al di là dello scopo comico e di espressione politica che la satira dovrebbe avere, può difendersi legalmente da una singola espressione di satira contestandola specificamente, ma non può pretendere di non essere mai più satirizzato, ne in generale ne da una fonte in particolare, deve difendersi da ogni singolo messaggio ritenuto insultante.
Infatti non esiste un  "sindacato di quelli su cui non si può fare satira" e menomale, che sarebbe la morte della democrazia.
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Offline Azar Rudif

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Re:CHARLIE
« Risposta #29 il: Martedì 31 Marzo 2015, 10:33:57 »
Non esiste il diritto a non subire satira, e per fortuna.

Se uno ritiene che una satira contro di lui sia trascesa nell'insulto o nella calunnia gratuita, al di là dello scopo comico e di espressione politica che la satira dovrebbe avere, può difendersi legalmente da una singola espressione di satira contestandola specificamente, ma non può pretendere di non essere mai più satirizzato, ne in generale ne da una fonte in particolare, deve difendersi da ogni singolo messaggio ritenuto insultante.
Infatti non esiste un  "sindacato di quelli su cui non si può fare satira" e menomale, che sarebbe la morte della democrazia.


Grandioso!!!


Se non esistesse il diritto a non subire la satira, allora non esiste nessun diritto a non subire in ogni caso.
Già il termine "subire" indica una situazione non equilibrata e favorevole solo ad una delle due parti.....
In pratica, stai giustificando la diversità di potere e, di conseguenza, la violenza.
MI DISPIACE, MA NON SONO D'ACCORDO per il semplice motivo che questa è una situazione di non democrazia.


In democrazia sono tutti uguali, così mi avevano insegnato, ora mi trovo stravolta questa definizione per cui se io voglio sbeffeggiare qualcuno o qualcosa sono liberissimo di farlo.....
Trattandosi di anarchia, non sai quanto mi trovi d'accordo con questo sistema di convivenza, ma per te l'anarchia è possibile?
Anarchia intesa nel senso che se io voglio fare qualcosa devo avere tutto il diritto di farlo. Ti pare possibile?
Attenzione alla risposta perchè i concetti di anarchia sono diversi, mentre quello di democrazia è uno solo
a meno che non si intenda riscrivere lo Zingarelli e l'etimologia dellaparola..... però in tal caso dovremmo scomodare gli antichi greci, poliglotti, lessicologi, semantologi, fabbricanti di inchiostro e di penne ed ordinare qualche panino con birra..... ci vorrà del tempo


e scusate la satira :laugh: :laugh: :laugh:



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