Non esiste il diritto a non subire satira, e per fortuna.
Se uno ritiene che una satira contro di lui sia trascesa nell'insulto o nella calunnia gratuita, al di là dello scopo comico e di espressione politica che la satira dovrebbe avere, può difendersi legalmente da una singola espressione di satira contestandola specificamente, ma non può pretendere di non essere mai più satirizzato, ne in generale ne da una fonte in particolare, deve difendersi da ogni singolo messaggio ritenuto insultante.
Infatti non esiste un "sindacato di quelli su cui non si può fare satira" e menomale, che sarebbe la morte della democrazia.
Grandioso!!!
Se non esistesse il diritto a non subire la satira, allora non esiste nessun diritto a non subire in ogni caso.
Già il termine "subire" indica una situazione non equilibrata e favorevole solo ad una delle due parti.....
In pratica, stai giustificando la diversità di potere e, di conseguenza, la violenza.
MI DISPIACE, MA NON SONO D'ACCORDO per il semplice motivo che questa è una situazione di non democrazia.
In democrazia sono tutti uguali, così mi avevano insegnato, ora mi trovo stravolta questa definizione per cui se io voglio sbeffeggiare qualcuno o qualcosa sono liberissimo di farlo.....
Trattandosi di anarchia, non sai quanto mi trovi d'accordo con questo sistema di convivenza, ma per te l'anarchia è possibile?
Anarchia intesa nel senso che se io voglio fare qualcosa devo avere tutto il diritto di farlo. Ti pare possibile?
Attenzione alla risposta perchè i concetti di anarchia sono diversi, mentre quello di democrazia è uno solo
a meno che non si intenda riscrivere lo Zingarelli e l'etimologia dellaparola..... però in tal caso dovremmo scomodare gli antichi greci, poliglotti, lessicologi, semantologi, fabbricanti di inchiostro e di penne ed ordinare qualche panino con birra..... ci vorrà del tempo
e scusate la satira