Ricordo le parole :“Satura quidem tota nostra”
si gloriava salace pungente allora Quintiliano
cosa dunque in questo Sito amici vieta, è strano,
che scherzosi versi ne faccian oggi bella mostra?
Perché non riconoscer sine ira e all’istante con calma
e senza indugio haec nunc potenda sint mutanda
che come viziato sia o così pare del lettor errante
il modo di gustare di assaporare per bene la bevanda?
Come si giudica con rispetto domando un buon vino
e chiedo: “Dal produttore dalla sua etichetta
dal giudizio roboante dato da un signor vicino?”
Analoga domanda credo con calma e senza fretta
si ponga anche per i versi le strofe di una poesia
e il modo posto qui pare per essere o non letta
II
Non parlo per me acuti attenti Redattori cari
non son poeta lo sapete ma scribacchin di versi
discorsivi brutti sempre giudicati poco chiari
non m’importa quindi se vadan dal lettore persi
spiace per chi di vena poetica e tanta pur dotato
non abbia mai o quasi premio giusto al valor suo
in questo dalle boe incerte incerto mare ignorato
e a lui tolto l’alloro quel sacro mirto dell’onore
Deliro dite sono folle il senno pure andato perso
villano forse poi per con ironia questo appunto fare
dov’è l’onta dove l’offesa? Non vada quindi di traverso
come boccone di pietanze che poi non sono amare
il rendere cauto sulla rotta del legger il navigante
evitar a chi beve pozioni dolci credute …..ed invece più che amare.