Le parole-chiave date da Peppe Cassese richiamavano chiaramente l'evento del Natale: l'ispirazione si è mossa quasi per tutti in quella direzione. Il rischio credo sia stato quello di cadere in contenuti scontati e già ampiamente trattati. Non nascondo che ero incerta se partecipare proprio per questo. In questi casi la sfida (con se stessi) è quella di creare senza ripetere versi o espressioni poetiche che siano già stati scritti.
Certamente, Rita, non è questa l'edizione-tipo del gioco, perché le poesie di Natale sono infarcite, anche quelle belle, di concetti abusati e ripetitivi, già ampiamente trattati e scontati. Era previsto, partendo dalle parole suggerite, di voler celebrare i buoni sentimenti e l'Evento, e non penso che le poesie sul sito siano state di livello diverso, pur non avendo, quelle, l'obbligo delle parole-chiave.
Ti vorrei ricordare, invece, le parole di Peppe Cassese dette nell'altra edizione, che cito:
"So che qualcuno storce il muso, avendo dubbi e perplessità sulla bontà di questo gioco. Io vi ho sempre partecipato e sempre lo farò, perché lo vivo come una sfida e come un modo per mettersi in "gioco".
Pensate solo questo: in 37 edizioni sono state scritte intorno a mille composizioni. Andate a controllarle: non ve n'è una che somigli ad un'altra, e pure si è legati all'uso di tre parole comuni per ognuno dei partecipanti. Chi è il vincitore: naturalmente il gioco. Quest'è!" Spero tanto, Rita, che continuerai ad onorarci del tuo contributo, se puoi, a partire dalla prossima, anche se sarà
quella di Capodanno e si potrebbe cadere nelle stesse considerazioni, però.............................................
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Lo dico a tutti...sì, pensate all'Anno nuovo, pensate pure ai propositi, ma provate a cercare immagini diverse dentro
di voi per dire le stesse cose, metafore, andate controcorrente, fate emergere il vostro lato ironico, o oscuro, o ribelle,
tanto questa non è la vetrina del sito, questa è la valvola di sfogo della poesia che gioca - spontanea e irruente - in noi.