Autore Topic: Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358  (Letto 4197 volte)

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Offline Amara

Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« il: Sabato 20 Dicembre 2014, 12:54:03 »
mi piace tentare l'impossibile.. pertanto provo a lanciare ancora una proposta
quello che ho sempre apprezzato in questo autore è la spinta sincera alla scrittura, non autocelebrativa
e una certa volontà a sperimentarsi
non sempre mi piacciono i suoi testi, come è normale che sia, ma sempre ne stimo l'indole..

2 Novembre

Nulla sin qui si perse
e niente andrà perduto.
S'ascolteranno
e canti e risa e voci,
s'incontreranno genti
e volti e storie e vite
incamminate lungo il sentiero
che corre ai bordi della notte.
Nulla si perse
e niente andrà perduto
di ciò che è
ancor vivo e presente
in un tal color di cielo
che ammanti i tetti delle case
in quell'antica melodia
che va di mare in mare
o in un pensar devoto
che porti a ricordare.
Nulla sin qui si perse
e niente andrà perduto
se solo lo si vuole.

«il sapore di un'enclave serena dove ci si possa raccontare anche una piccola bugia...
a mio parere gli ultimi tre versi sono superflui... appesantiscono con una nuova anafora e dicono il già detto... mentre tutte le 'e' nei primi versi rendono bene un senso di illimitato...
ha un bel suono e mi piace, anche se la preferirei senza i troncamenti...»
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Duilio Martino

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #1 il: Domenica 21 Dicembre 2014, 01:42:32 »
Sono d'accordo con Amara... una proposta molto interessante.
Tante figure retoriche che arricchiscono un testo tanto accattivante quanto profondo.
Una sola cosa disapprovo: quell'uso "inutile" - a mio avviso - di troncamenti che, se non servono per rientrare in parametri metrici, penso siano assolutamente - e sempre - fuori luogo...


Offline Mau0358

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #2 il: Lunedì 22 Dicembre 2014, 17:10:57 »
Già,i troncamenti.....
So che Amara li odia ed ora so anche Duilio..
Secondo me,indipendentemente dalla metrica,servono ad aumentare la musicalità del testo,ad agevolarne la lettura.
Probabilmente sbaglio,ma mi vengono spontanei e.... poi mi ci affeziono ....

Offline poeta per te zaza

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #3 il: Lunedì 22 Dicembre 2014, 23:19:19 »
Secondo me, Mau sa rendere una grande verità, in un sentire che è un canto di poetica profondità.
Noi siamo le anime che siamo per gli incontri che nella vita abbiamo avuto  e abbiamo e avremo con gli altri.
Di noi, di ciascuno di noi, “nulla sin qui si perse" (dai morti) e "niente andrà perduto" (dai vivi),
perché qualcosa della nostra anima si travasa da sempre negli altri che abbiamo avvicinato e che avviciniamo.

“Nulla si perse e niente andrà perduto di ciò che è ancor vivo e presente” sotto il cielo.

Per ampliare il concetto, il bene e il male, di generazione in generazione, si trasmettono proprio
allo stesso modo.  Purtroppo, nemmeno il male si perde.

Ma in questa “2 novembre” Mau ci pone anime positive:

“Nulla sin qui si perse
e niente andrà perduto
se solo lo si vuole.”


P.S.: Leggete Mau0358, merita!

Personalmente  non lo conoscevo (grazie Amara), e stasera mi sto facendo un regalo di Natale con le sue brevi.

Mau, ti faccio i miei vivissimi complimenti, sai trasmettere la poetica profondità del sentire.





« Ultima modifica: Lunedì 22 Dicembre 2014, 23:29:10 da poeta per te zaza »
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline Antonio Terracciano

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #4 il: Martedì 23 Dicembre 2014, 15:48:10 »
La poesia di Mau è davvero bella, e Zaza (me) l'ha benissimo spiegata. Per quanto riguarda i troncamenti (anche se io cerco di evitarli) , mi permetto di dissentire, dal basso del mio imperdonabile dilettantismo, da Amara e da Martino, e di sostenere, invece, l'indole dell'autore della poesia. I troncamenti rendono la lingua più musicale : in francese le parole sono tutte tronche, ed assistere (come una volta mi capitò a Parigi) alla pubblica lettura di poesie (accompagnate, per giunta, dalla musica) da parte di attori è un vero piacere, al di là del significato, per l'orecchio. Purtroppo l'italiano possiede , "in natura" , soltanto pochissime parole tronche (qualche passato remoto, qualche futuro, qualche avverbio... ) , e crearne altre in modo "artificiale" non credo sia un gravissimo peccato...

Offline Duilio Martino

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #5 il: Domenica 28 Dicembre 2014, 20:11:46 »
Sono stato anch'io, un dì, ammaliato dai troncamenti.
Dopo aver letto alcuni pareri di critici e Poeti celebri (quali Gozzano... se non erro)... ho preferito ... ravvedermi.
Meglio non citare il suo pensiero che ha duo tempo .miha letteralmente... annichilito.
Un abbraccio a tutti.

Offline Saverio Chiti

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #6 il: Domenica 28 Dicembre 2014, 21:29:42 »
Sono stato anch'io, un dì, ammaliato dai troncamenti.
Dopo aver letto alcuni pareri di critici e Poeti celebri (quali Gozzano... se non erro)... ho preferito ... ravvedermi.
Meglio non citare il suo pensiero che ha duo tempo .miha letteralmente... annichilito.
Un abbraccio a tutti.

Non scrivere parole tronche perché invise da "grandi" scrittori... Mi sembra assai banale!
Certo possono piacere o no... Ma almeno che sia farina del suo sacco usarle o no!
A me piacciono... Io le uso e spesso l' amico Duilio mi rimprovera! Proprio come faceva prima l' amico dell' Angelo custode...
Grazie mille ad Amara per avermi fatto conoscere Mau che non avevo mai letto prima...
...lì dove ti avevo lasciato
neanche il sole fa più capolino...

Offline Antonio Terracciano

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #7 il: Lunedì 29 Dicembre 2014, 18:59:08 »
Nella mia vecchia grammatica "Lo studio e l'arte dello scrivere. Per le scuole medie superiori" , di Umberto Panozzo, ed. Le Monnier, 1963, c'è scritto che l'elisione e il troncamento sono "piccole alterazioni delle parole" , "per rendere più armonioso il discorso" (pag. 35) . Non vedo francamente nessun motivo per cui il troncamento dovrebbe essere tanto ripugnante in poesia! Do ragione al Chiti: un poeta, anche se grande, non può permettersi di imporre il suo modo di vedere e di procedere a tutti!
Da modestissimo linguista, poi, mi viene la voglia di fare un esempio credo originale (penso che non si trovi in nessun libro) : tre diversi modi di pronunciare il nome della nostra bella e talvolta ingrata patria.
La pronuncia sdrucciola inglese, " ìtali " , non ci comunica un senso di distacco, di superiorità da parte di chi la usa? Sembra che a chi viene a visitare la nostra nazione basti dare soltanto il primo sguardo (l'accento sulla prima vocale) per capire già tutto, per formulare (c'è da supporlo) un giudizio non tanto positivo...
La pronuncia piana italiana, " itàlia " , è molto più realistica: l'osservatore si pone al centro, diciamo nella capitale (l'accento sulla seconda vocale) , e da lì esamina sia il bene che il male.
Ma la pronuncia tronca francese, " italì " , non è forse la più armoniosa (per ripetere la parola di Panozzo) , la più amorevole, la più poetica? L'ipotetico visitatore sembra entrare un po' freddamente nel nostro Paese, ma poi, immedesimandosi nell'accento sull'ultima vocale, pare considerarlo più entusiasticamente alla fine del viaggio, restarne ammirato e soddisfatto!

Offline Amara

Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #8 il: Martedì 30 Dicembre 2014, 15:21:18 »
niente è 'male' di per sé, dipende sempre dall'utilizzo che se ne fa.. io non sono linguista e quindi esprimo soltanto opinioni strettamente personali.. ma mi pare che usare troncamenti, quando non strettamente necessari, conferisca al testo un tono 'antiquato' e accade anche che invece di rendere scorrevole la frase la appesantisca..
c'è anche da dire che spesso, purtroppo (e non mi riferisco a mau) è utilizzato a profusione, pensando che basti troncare una parola per fare di testi più o meno piacevoli 'poesia'..

se si vuole scrivere alla maniera dei classici di una volta (e, anche se lo trovo inutile, non c'è niente di male ovviamente)  bisognerebbe saperlo fare per intero, altrimenti usare certe forme in testi più o meno attuali, a mio parere li rende un poco ridicoli.. ma è, naturalmente, solo il mio pensiero..
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Offline Amara

Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #9 il: Martedì 30 Dicembre 2014, 15:26:22 »
l'italiano possiede , "in natura" , soltanto pochissime parole tronche (qualche passato remoto, qualche futuro, qualche avverbio... )

credo che in questa tua frase risieda la motivazione del perché, fuori da necessità metriche, l'utilizzo sia inutile.. :)
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Offline Duilio Martino

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #10 il: Giovedì 1 Gennaio 2015, 15:58:34 »
credo che in questa tua frase risieda la motivazione del perché, fuori da necessità metriche, l'utilizzo sia inutile.. :)

Concordo... con Amara... mai nessuno (nemmeno i grandi) hanno utilizzato  troncamenti se non dettati da esigenze metriche.
Non lo dico con presunzione (tanto è che ho premesso il "mea culpa"...) ma la verità è che i Critici in poesia, il troncamento  inutile lo considerano ... alla stregua di uno strafalcione grammaticale oltrechè...Risibile. Provate e cercare qualcosa in merito...  magari potreste  anche trovarlo sul web...
« Ultima modifica: Giovedì 1 Gennaio 2015, 16:00:29 da Duilio Martino »

Offline Saverio Chiti

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #11 il: Giovedì 1 Gennaio 2015, 18:07:14 »
i critici in poesia...

Perché c'è chi scrive per essere criticato?  :-[ :-[ :-[
Comunque dalle mie parti :o, in Toscana, nel vecchio parlar, si usano le parole tronche...
Mio padre era in gioventù per passione, una sorta di cantastorie o stornellatore...
sono cresciuto ascoltandolo... e nelle sue novelle e storie contadine e anche addirittura nei classici testi toscani della civiltà rurale, esistevano le parole tronche o nonché, come le chiamava lui...
Ecco perché io le uso... fanno parte del mio vissuto.
Comunque non avendo nessun testo da far criticare... E tenendomi alla lontana da quei concorsi dive si giudica basandosi sulla metrica ( anche non ci riesci, non sono capace a scrivere in metrica... )
Continuerò a pubblicare i miei testi così come sono... Certamente assai "sgrammaticati" ... Vabbuò! 
Romango dell'avviso che il testo di mai, sia bellissimo!
...lì dove ti avevo lasciato
neanche il sole fa più capolino...

Offline Saverio Chiti

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #12 il: Giovedì 1 Gennaio 2015, 18:09:13 »
 :) :) :) monché... ehhh il correttore...
...lì dove ti avevo lasciato
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Offline Duilio Martino

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #13 il: Domenica 4 Gennaio 2015, 21:20:33 »
i critici in poesia...

Perché c'è chi scrive per essere criticato?  :-[ :-[ :-[
Comunque dalle mie parti :o, in Toscana, nel vecchio parlar, si usano le parole tronche...
Mio padre era in gioventù per passione, una sorta di cantastorie o stornellatore...
sono cresciuto ascoltandolo... e nelle sue novelle e storie contadine e anche addirittura nei classici testi toscani della civiltà rurale, esistevano le parole tronche o nonché, come le chiamava lui...
Ecco perché io le uso... fanno parte del mio vissuto.
Comunque non avendo nessun testo da far criticare... E tenendomi alla lontana da quei concorsi dive si giudica basandosi sulla metrica ( anche non ci riesci, non sono capace a scrivere in metrica... )
Continuerò a pubblicare i miei testi così come sono... Certamente assai "sgrammaticati" ... Vabbuò! 
Romango dell'avviso che il testo di mai, sia bellissimo!

I personalismi, rispettabili, non aiutano a far crescere chi desidera crescere  ... questo laboratorio dovrebbe essere utile per approfondire aspetti più dettagliati delle poesie proposte... ed alcuni di noi autori lo facciamo serenamente.
Non trovo giusto criticare chi (come me o amara) fa una profonda analisi (e competente) dei testi distorcendo, in tal modo, la stessa finalità della iniziativa.
Sono stato educato a parlare di generici critici... ma poichè non ho voglia di prendere o farmi prendere per i fondelli  riassumo il pensiero di Guido Gizzano in modo inequivocabile: ...gli inutili troncamenti sono roba da poetuncoli... cantastorie da quattro soldi gente che presume  di elevare una scadente prosa a poesia cestinsndi qualche vocale... gente che non ha  alcuna idea du cosa sia la poesia poesia... scribacchini che non hanno manco l'umiltà di chiedersi perchè poeti che hanno guadagnato la notorietà meritatamtente  in certi versi hanno usato parole e vrrbi tronchi.
Non me ne voglia nessuno... io stesso mi do colpa  di essere caduto nella banale trappola... ma se volete fare Poesia... (mi rivolgo a chi mi stima ed ha voglia di prendere in considerazione i suggerimenti di Gozzano a suo tempo fatti miei) evitate sssolutsmente gli inutili troncamenti.

Tenendo bene a mente che in questo sito siamo tutti Apprendisti...In quanto alla poesia proposta mi pare ampiamente acclarata la bontà dei versi...

Buon anno a tutti e perdonatemi se non sono troppo presente a causa di un problema (delicato) alla vista per il quale ho subito da un intervento.



Offline Saverio Chiti

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Re:Invito al commento - 2 Novembre di Mau0358
« Risposta #14 il: Domenica 4 Gennaio 2015, 22:49:56 »
farmi prendere per i fondelli...
cantastorie da quattro soldi... ti ringrazio a nome di mio padre... quando lo rivedo "glielo"
dico... ne sarà felice !
mentre per il poetucolo o scribacchino, non oso contraddirti... un così  grande sommo che sei...
comunque io rimango dell'idea che ciò  che scrivo e dico... èpurtroppo farina del mio sacco... non delego altri! neppure i grandi autori !

sarebbe meglio , caro amico Duilio, che invece da farti prendere dal livore, leggessi meglio il mio intervento... posso essere ironico a volte, ma difficilmente offensivo!

comunque, salute a tutti !

ch.s

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