Autore Topic: Invito al commento Ma tu lo sai che prima di te? di Alma Gjini  (Letto 2884 volte)

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Offline Paola Pittalis

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Invito al commento Ma tu lo sai che prima di te? di Alma Gjini
« il: Martedì 4 Novembre 2014, 01:40:04 »
Ma tu lo sai che prima di te?

Ma tu lo sai che prima di te
Ero viandante tra vie affollate che m’apparivano deserte
E rattristavano il mio tempo
E corrosa dal gelo la vita mi scivolava come un singhiozzo?

Ma tu lo sai che prima di te
Perdevo pezzi per strada
E traballavo sulle ore come foglia tremula su un ramo secco
E ora sono albero che fa fronte a mille tempeste?

Ma tu lo sai che prima di te
Ero goccia d’acqua in una brocca e ora sono onda
Che con forza trascina l'acqua
E al suono della tua risata rimbomba
Come del mare richiamo sulle sponde?

Ma tu lo sai che prima di te, l’amore rinnegai
Come sogno rimasto da qualche parte sospeso
Dentro una vita d’incertezze e silenzioso disagio?

Del tuo primo pianto ravvivò la mia anima
E l’alba m’accarezzò dolcemente come la limpidezza il cielo
Alito di vento mi soffiò vita
Illuminando il buio dei giorni prima

Ma tu lo sai, che appena ti vidi, appena t’incontrai,
Gemma preziosa nel palmo della mia mano
Seppi di aver trovato l’Amore?...   

« Ultima modifica: Martedì 4 Novembre 2014, 14:15:59 da Elisabetta Randazzo »

Offline Duilio Martino

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Re:Invito al commento Ma tu lo sai che prima di te? di Alma Gjini
« Risposta #1 il: Martedì 4 Novembre 2014, 09:47:55 »
Poesia che poggia le basi sull'anafora: "Ma tu lo sai che prima di te ..." e su alcuni ossimori: " vie affollate...apparivano deserte.." ero goccia ...ed ora...onda..". Tante (ma proprio tante) le metafore e similitudini che impreziosiscono i versi e dando peso alla poesia. Si dimostra abile l'autrice che espone una serie di constatazioni ... per poi dare maggior forza alla chiusa.
Tra le tante figure retoriche non sfuggono alcune allitterazioni che rendono particolarmente musicali i versi:
"p" (Perdevo pezzi per strada)
"c" goccia d'acqua in una brocca..."

Presupposto che siamo di fronte ad una poesia forse meritevole della fogliolina rossa ora passo (vestendo i panni del critico spietato) alla parte meno positiva: ci sono alcune versi sui quali l'autrice avrebbe dovuto (a mio avviso porre maggiore attenzione) es:
"ero goccia d'acqua in una brocca ed ora son onda"  beh non si dovrebbe omettere un chiasmo evidente.
Tra l'altro suonerebbe anche meglio come sotto (e per essere perfetti metricamente si potrebbei anche pensare ad una suddivisione in due versi (1 endecasillabo e un settenario che ben si sposano dalla notte dei tempi) evitando così anche un inutile troncamento in predicato :

"ero una goccia d'acqua in una brocca
ed onda sono ora.."

e poi ancora meglio sarebbe:

Come tremula foglia al ramo secco  (piccolo chiasmo Nome-aggettivo - aggettivo -nome) in enjambment
traballavo sull'ore...                       (allitterazion "l")
Ed albero son ora che fa fronte       
alle mille tempeste         

Iversi sarebbero così divisi in due endecasillabi alternati con settenariche scorrono meglio uniti tra loro con enjambment il che li rende più "vicini" ad un linguaggio poetico modermo.

Saluti



« Ultima modifica: Martedì 4 Novembre 2014, 09:52:46 da Duilio Martino »

Offline Amara

Re:Invito al commento Ma tu lo sai che prima di te? di Alma Gjini
« Risposta #2 il: Martedì 4 Novembre 2014, 19:19:02 »
non è il genere di scrittura che prediligo, ma trovo il suono armonioso e alcune immagini ben costruite..
trovo però che l'anafora, così insistita, appesantisca eccessivamente il testo..
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
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Offline Duilio Martino

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Re:Invito al commento Ma tu lo sai che prima di te? di Alma Gjini
« Risposta #3 il: Mercoledì 5 Novembre 2014, 01:11:29 »
non è il genere di scrittura che prediligo, ma trovo il suono armonioso e alcune immagini ben costruite..
trovo però che l'anafora, così insistita, appesantisca eccessivamente il testo..

Ovviamente non sono d'accordo... dovremmo fucilare D'Annunzio per "La pioggia nel pineto" per quante volte ha ripetuto "piove".

Offline Amara

Re:Invito al commento Ma tu lo sai che prima di te? di Alma Gjini
« Risposta #4 il: Mercoledì 5 Novembre 2014, 18:10:36 »
Ovviamente non sono d'accordo... dovremmo fucilare D'Annunzio per "La pioggia nel pineto" per quante volte ha ripetuto "piove".

trovo sempre un po' azzardato portare paragoni con poeti come D'Annunzio.. ma comunque la mia opinione è questa e se la sua è altra, va bene, inutile ribadire per volerla affermare a forza..
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Offline Duilio Martino

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Re:Invito al commento Ma tu lo sai che prima di te? di Alma Gjini
« Risposta #5 il: Mercoledì 5 Novembre 2014, 20:59:48 »
trovo sempre un po' azzardato portare paragoni con poeti come D'Annunzio.. ma comunque la mia opinione è questa e se la sua è altra, va bene, inutile ribadire per volerla affermare a forza..

Mi scusi Gent.ma Amara non è, il mio, un voler ribadire "a forza" qualcosa, Lei trova che l'insistenza dell'anafora  appesantisca il testo mentre io affermo esattamente il contrario, ovvero che quelle anafore ripetute sono un "preludio" splendidamente strutturato e calibrato, essenziale per degnamente sugellare la chiusa...

Nulla è per caso, a mio avviso, la Poetessa di Alma Gijini dimostra, con questa sua, di ben conoscere l'arte della Poesia...
questo il mio parere...Punto.

Offline Amara

Re:Invito al commento Ma tu lo sai che prima di te? di Alma Gjini
« Risposta #6 il: Mercoledì 5 Novembre 2014, 22:58:41 »
Poesia che poggia le basi sull'anafora: "Ma tu lo sai che prima di te ..." e su alcuni ossimori: " vie affollate...apparivano deserte.." ero goccia ...ed ora...onda..". Tante (ma proprio tante) le metafore e similitudini che impreziosiscono i versi e dando peso alla poesia. Si dimostra abile l'autrice che espone una serie di constatazioni ... per poi dare maggior forza alla chiusa.

lo aveva già detto qui... eh.. :)
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Offline Duilio Martino

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Re:Invito al commento Ma tu lo sai che prima di te? di Alma Gjini
« Risposta #7 il: Mercoledì 5 Novembre 2014, 23:55:25 »
lo aveva già detto qui... eh.. :)

(REPETITA IUVANT)... ME LO AUGURO SEMPRE... MA SPESSO DUBITO.
« Ultima modifica: Giovedì 6 Novembre 2014, 00:06:29 da Duilio Martino »

Offline Amara

Re:Invito al commento Ma tu lo sai che prima di te? di Alma Gjini
« Risposta #8 il: Giovedì 6 Novembre 2014, 00:42:11 »
mi perdoni.. ma a chi dovrebbe giovare? a ciscuno giova la propria opinione.. siamo in un forum non in un'aula..

e direi che basta polemiche in spazi adibiti ad altro..
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Offline Alma Gjini

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Re:Invito al commento Ma tu lo sai che prima di te? di Alma Gjini
« Risposta #9 il: Lunedì 10 Novembre 2014, 19:16:55 »
Buonasera. Volevo ringraziare Paola per aver scelto la mia poesia, Duilio per il suo commento (Stimo molto il suo stile poetico e non solo, anche la sua conoscenza per quanto riguarda alla poesia) e Amara per aver dedicato del tempo nel leggerla.
Si, la poesia è basata sull'anafora  e su alcuni ossimori, possiamo parlare delle metafore usate, delle immagini, la metrica la musicalità, lo stile che avrei potuto scrivere diversamente dei versi (lo penso pure io)  o quant'altro, ma dimentichiamo per un attimo tutto.
 Niente è voluto oppure cercata in questa poesia. Essa esprime solo un mio particolare stato d’animo. Quando lo scrissi erano le quattro del mattino. Guardavo mia figlia che dormiva beata tranquilla dopo due giorni di febbre e lo scrissi di getto, (come la maggioranza delle mie poesie). Non lo rilessi, lo inserii nel sito il mattino stesso senza fare caso nemmeno agli errori grammaticali.
Avrei potuto scriverlo diversamente? Assolutamente si, bastava rileggerla e riscriverla. Ma a che scopo? Il mio stato d’animo nel momento in cui lo scrissi era quello, forse l’anafora appesantisce il testo, forse la metrica non è in “linea con i tempi”, ma in fondo che importa, la poesia non è altro che l’espressione di uno stato d’animo e rileggere e riscrivere i versi lo renderebbe sicuramente più “perfetta” ma meno puerile e li toglierebbe proprio quel animo in uno stato d’animo particolare.
Un abbraccio e buona poesia a tutti;)
La nobiltà d'animo non sta nell'essere ricco dando spiccioli a chi ti tende la mano, ma nel dare l'anima nell'aiutare chi ha bisogno, senza che ti sia chiesto.(a.gj)