Autore Topic: A più voci, da più luoghi  (Letto 12267 volte)

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Offline poeta per te zaza

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A più voci, da più luoghi
« il: Sabato 11 Ottobre 2014, 15:48:00 »
A più voci da più luoghi


Per conoscere qualcuno, gli si comincia a chiedere: da dove vieni?

Si potrebbe, chi lo desidera, scrivere in versi
del suo paese, non una descrizione turistica, ma come ognuno “sente” i suoi luoghi,
in pochi versi, magari utilizzando una poesia già scritta nel sito, o parte di quella.

Sarebbe bella una vetrina dei nostri paesi, e bello
apprendere il contesto in cui ognuno di noi vive, cosa ne pensate, volete partecipare?
Che il titolo sia il nome del vostro paese.

Da dove vieni?

Comincio io a rispondere.







Loano – Liguria

Le palme mi scorgon sul mare:
il vento le fa salutare.
Le case stagliate in pendice
si fanno dei monti cornice;
in basso, la costa è sdraiata,
sedotta, al suo mare abbracciata.
E’ il turno di un’onda che vedo,
ma a quante non c’ero?, mi chiedo.
Del mare conosco il sospiro,
del vento è carezza il respiro.


Zaza


« Ultima modifica: Sabato 11 Ottobre 2014, 16:00:57 da poeta per te zaza »
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline Mariasilvia

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Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #1 il: Sabato 11 Ottobre 2014, 20:10:23 »
Venezia

Sui ponti
i sospiri suonano
come campane a festa

sulle ali dei fantasmi
che trattengono il fiato
nasce di sera l'amore

tra calli silenziose
e dondolii di gondole
l'emozione è appesa
a lampioni innamorati

cercando tra nuvole rosa
che evapori il giorno
piccola è la notte...
Mariasilvia

Offline Peppe Cassese

Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #2 il: Sabato 11 Ottobre 2014, 21:05:31 »
Nola

Ie m'arricordo Nola penta e allera,
'o doce c'apprettava 'e strate 'a sera,
na granna storia 'e uommene 'e mestiere
'a gente, 'a cchiù carnale: che piacere!

Ment'ogge ie veco Nola sperta e scura,
'a storia ca è scurnosa 'nfaccia 'o muro,
'a gente ca va 'e pressa e nun te cura,
'nchiusa int'a case ricche eppure annure.

Io ricordo Nola fiera e allegra,
la dolcezza che accarezzava le strade la sera,
una grande storia di uomini in gamba,
la gente la più disponibile: quale piacere.

Mentre oggi vedo Nola sperduta e buia,
la storia che si vergogna lungo i suoi muri,
la gente che va di fretta e non si accorge di te,
rinchiusa nelle case ricche e pure nude.

« Ultima modifica: Sabato 11 Ottobre 2014, 21:08:58 da Peppe Cassese »

Offline Giovanni Licata

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Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #3 il: Sabato 11 Ottobre 2014, 21:31:19 »
Favara,

Fabaria nome nella storia,
terra  piena d'acqua è ricordi.
Storia di castellani è  signori,
di uomini illustri e grandi amori,
in luogo di caccia per i signori
emerge radioso un castello
dove lustri sono stati i Chiaramonte,
orme che echeggiano sui giornali
 si consuma nell'illustre vicinali,
dove  storie di viali e vialetti echeggiano
tra i monti,favole e favolette,
di montagne pieni di pulcini, gallinelle d'oro,
escono nei momenti oscuri della sera,
per illuminarla mattina e sera 
questa e la storia di medioevale.
 

Offline Giovanni Licata

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Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #4 il: Domenica 12 Ottobre 2014, 11:51:23 »
Favara,

Fabaria nome nella storia,
terra  piena d'acqua è ricordi.
Storia di castellani è  signori,
di uomini illustri e grandi amori,
luogo di caccia per i signori
emerge radioso un castell,o
dove lustri sono stati i Chiaramonte,
orme che echeggiano sui giornali
si consuma nell'illustre vicinali,
dove  storie di viali e vialetti echeggiano
tra i monti,favole e favolette,
di montagne pieni di pulcini, gallinelle d'oro,
escono nei momenti oscuri della sera,
per illuminarla mattina e sera 
questa e la storia medioevale.
[/center]

Offline Lauretta48

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Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #5 il: Domenica 12 Ottobre 2014, 13:04:09 »

La Valsugana  ( Trentino Alto Adige )

Nei tuoi specchi di lago
tuffo i miei occhi
che si colorano di cielo

nei boschi fitti e scuri
e nei verdi pascoli
affondo i miei passi

cattedrali maestose
che svettano alte
a toccare il paradiso
invitano ad andare in scoperta
ricordando di ardite esplorazioni

la mia valle in fiore
che a primavera profuma di ciliegi
e in autunno assaggia
l'aspro sapore delle mele

racconta ai cuori
la sua storia
nei filari dal colore vermiglio
lucenti di sole.

Offline Mariasilvia

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Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #6 il: Lunedì 13 Ottobre 2014, 16:49:28 »
Genova ( La Superba )

Scorci velati
e “ carugi “stretti
affollano lo sguardo
tra ripide pendici
e sponde di sole

dolce è l'aria sul mare
nei colori del crepuscolo

tramonti  mozzafiato
e fiori d'albe
inghirlandano il pensiero

Benedetta e superba
regna la" Lanterna"
che guida il marinaio
mentre forte il vento sibila
tra nastri di verde
e muretti a picco

Città regale tanto amata
dal Petrarca a Montale

selvaggia e fiera
della sua gente e della sua Riviera

affascina come una bella donna
dalle solari tinte
come i suoi borghi
e le sue facciate...

« Ultima modifica: Lunedì 13 Ottobre 2014, 16:51:09 da Mariasilvia »
Mariasilvia

Offline Saverio Chiti

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Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #7 il: Sabato 18 Ottobre 2014, 20:04:45 »
San Miniato


Scendono disincantati i tuoi declivi alla volta del fiume
e tu come un'amante stai sul colle
dove come in un’alcova, la tua Rocca domina la valle...
c'è tutta l'anima del nostro sentir storia fra le tue mura

Città che vive addormentata in placida culla
dove cultura e finanza han fatto breccia
in cuori impavidi e artisti raminghi

Chi fu vile colpevole in quel San Lorenzo
ancor adesso difficile è dirlo
e mentre vittime ignare attendono giustizia
parole mal spese si sommano a passate urla di paura e dolore

Tra le tue vie in autunno
si sente nell'aria profumo di pregiato bianco tartufo
che fan di San Miniato patria del gusto...
e fra le bancherelle di biologico vanto
si trovano delizie per ogni palato

La curia sorride al Vescovado seggio
e le pacate genti si fondono alla folla
nei mercati e mercatini antichi
dove un'aurea nobile distende le ali sul territorio sottostante

San Miniato, tu che secondo leggenda
fosti sconfitta dal gregge...
or come buon pastore
gli indomiti abitanti, proteggi.

Ch.S

...lì dove ti avevo lasciato
neanche il sole fa più capolino...

Offline Elena Poldan

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Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #8 il: Domenica 19 Ottobre 2014, 17:17:38 »
Trinacria

Sei vento
di primavera
in tiepide sere inondate
d’effluvi mandorlati

Sei sole
che si tuffa a mare
e scompare
in onde dorate

Sei luna
che sorride sorniona
e canti di sirena

Sei splendore
di gesta
di padri normanni
e saraceni
tesori imperanti
oltre grattacieli

Sei bellezza decadente
risorta
morente
e vicoli oscuri
malagente

Sei zagara nostalgica
profumo di passato
allegria

e sete di malinconia
« Ultima modifica: Domenica 19 Ottobre 2014, 17:19:09 da Elena Poldan »
Elena

"Abbraccio il sole anche di notte, ho fra le dita polvere di stelle, sotto i piedi sabbia bagnata e due piccole ali nascoste fra i pensieri"

Offline Stefano Acierno

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Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #9 il: Lunedì 20 Ottobre 2014, 19:43:30 »
Baiano

D'estate,
era inondata di luce.
D'inverno,
percorsa dal vento.
Una collina d'argento,
colma di ulivi.
la sovrastava.
Pietre vive a gradoni.
Una cupola piccola
e macchie di vita,
colorate,
diroccate,
raggiunte col fiatone.
In alto,
boschi,
da cui intravedere,
digradante,
la strada,
la "storia"
le "civiltà",
il Vesuvio.
Il mare col sole
nel brillìo dell'iride,
ondeggiante nella immaginazione.
Molti
fino a lì,
(di cui pure sapevano)
non c'erano mai arrivati.
Qui un grappolo di case arse,
bianche di calce,
sparse
in una conca stretta,
e sentieri che vi si dipanavano
Ci si viveva,
qui e lì,
fra campagne
e abitato.
E soprattutto le donne cantavano.
A voce alta.
Melodiose.
Condividendo,
vestali,
le cose di tutti.
E gli uomini parlavano poco.
Sapevano l'uno dell'altro.
Non avevano remore
verso il resto del mondo:
mosaico di tetti e ciliegi
che baluginava a valle.
Erano solo necessari lì.
E se bisognava partire,
così come altrove,
si portavano dietro un bagaglio
che non si sarebbe mai disfatto davvero.
Fino alla morte.
Noi continuavamo a inerpicarci,
gambe scoperte,
scorticate,
(lividi, grida, concitazione).
Su contrafforti verdi,
fra brecce
che,
umide,
scure,
tagliavano il bosco.
O serpeggiavano,
polverose,
sulla collina lucente.
Per poi,
a tratti,
scrutare l'orizzonte.
Uno sguardo
e un mito fuggente sulla bocca di qualcuno.
Quel fiatone ci bastava,
empito del mondo.                       
« Ultima modifica: Lunedì 20 Ottobre 2014, 19:47:48 da Stefano Acierno »

Offline Peppe Cassese

Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #10 il: Martedì 21 Ottobre 2014, 20:35:14 »
Napule

Spalummata 'nfaccia 'o mare
sotto 'e piere d'o Vesuvio
tra Pusilleco e Martino
sta città è d'oro fino.
« Ultima modifica: Martedì 21 Ottobre 2014, 20:37:42 da Peppe Cassese »

Offline Antonio D’Auria

Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #11 il: Mercoledì 22 Ottobre 2014, 18:42:21 »
Il diciassettenne Antonio D'Auria scrisse (estate del 1978):

TARANTO

Taranto di notte è silenziosa.

Dorme,
stanca e affaticata.

Umida è l’aria che vela le sue vie
che attenua le sue luci
già timide
anch’esse affaticate.

Pare quasi che il sudore della gente
si mescoli ai fumi velenosi delle sue industrie
al puzzo palpabile del pesce al mercato.

E prenda forma
e la circondi
e la penetri
e viva con essa
e nella notte trovi il suo  riposo.

Offline Rasimaco

Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #12 il: Lunedì 27 Ottobre 2014, 18:17:24 »
Alicudi

Svegliarsi una mattina
guardare l’orizzonte,
non freno all’occhio,
di fronte s’erge,
dalla cerulea distesa
apparsa,
Alicudi.
Bella,
selvaggia,
di mistero piena.
Immacolata,
dal dì che il vecchio Sicano
il suo sguardo spinse
del monte grilli
oltre la cresta.
Delle ubertose balze
il desio sorse
ed in cor suo
ultimo anelito rimase
vederla un giorno.
« Ultima modifica: Lunedì 27 Ottobre 2014, 18:19:11 da Rasimaco »
come l'abito non fa il monaco così lo strumento non crea musica

Offline Peppe Cassese

Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #13 il: Lunedì 20 Aprile 2015, 12:24:09 »
E Napule

E Napule se sceta ogne matina
cu sti lenzole appese ‘nnante ‘e laste
cu sta munnezza ca s’è fatta ‘nchiasto…

E Napule s’addorme tutte ‘e sere
cu nu curaggio ca nun tene pate
cu na resata rotta e ‘ncatarrata…

E Napule se torce tutte ‘e juorne
cu stu turmiento ca se chiagne ‘o lietto
cu sta paura ca ce volle ‘mpietto…

E Napule t’abbruscia ogne staggione
cu chesti mane ca nun vanno ‘ncielo
cu chesta vocca ca mo’ canta nera…

E Napule te chiamma tutta ‘a vita
cu chesta gente ca se sente annura
cu chisti core ca mo’stanno ‘o scuro…

E Napule m’a sonno tutte ‘e notte
cu na passiona ca nun cagna via
cu na speranza ca è surtanto ‘a mia…

Traduzione

E Napoli si sveglia ogni mattina
con le lenzuola stese davanti alle finestre
con questo tipo di vita che è diventato impiastro.

E Napoli si addormenta tutte le sere
con un coraggio che non ha padre
con una risata rotta e rauca.

E Napoli si contorce tutti giorni
con un tormento che desidera pace
con una paura che bolle nel petto.

E Napoli consuma ogni stagione
con  mani che non cercano in cielo
con la bocca che ora invoca la morte.

E Napoli ti chiama tutta la vita
con la sua gente che si sente presa in giro
con i loro cuori che ora stanno al buio.

E Napoli me la sogno ogni notte
con una passione che non cambia strada
con una speranza che è soltanto mia.

Offline Anonimo Segreto

Re:A più voci, da più luoghi
« Risposta #14 il: Martedì 28 Aprile 2015, 22:28:55 »
Peseggia

un campanile una chiesa
una messa presa per caso
un vecchio contadino aggiusta una gomma
antonio il pazzo passeggia al parco
un passero saluta
una foglia portata dal vento
è Natale
e io amo il mio paese