Amara ha avuto un bel coraggio a dire di fidarsi sulla mia parola! Ed io la ringrazio tantissimo. Ma, per dare un po' più di valore alle mie impressioni di critico dilettante, riporto una vecchia recensione, che avevo conservato, di un vero critico letterario e scrittore, Mario Fortunato, che nove anni fa ( "L'Espresso" del 24 marzo 2005) così scriveva:
"Ho una passione sincera per i libri di Patrick Modiano. Ne amo il ritmo ondulato e lieve. Mi piacciono le sue storie misteriose ed elusive. Adoro perfino la loro topografia minuziosa, ripetitiva. Se dovessi associare i racconti dello scrittore francese a una musica, indicherei le composizioni lente e sfuggenti di Wim Mertens, il loro minimalismo calcolatissimo. Purtroppo la mia passione non è molto condivisa dal lettore italiano. Modiano, che in Francia è considerato uno dei maggiori scrittori viventi, da noi è stato tradotto e pubblicato in maniera caotica. Ricordo il suo capolavoro, "Via delle Botteghe Oscure" , edito da Rusconi, tanti anni fa, subito scomparso dalle librerie. Poi un casuale "Domeniche d'agosto" , transitato da Feltrinelli. Infine il meraviglioso "Dora Bruder" , apparso da Guanda. Un destino erratico, come si vede, che certo ha nuociuto alla sua personalità discreta, per non dire ombrosa. Ora l'Einaudi sembra valorosamente volersi prendere cura dei libri piccoli e impalpabili di questo scrittore che, come pochi al mondo, pare toccato dalla grazia. E infatti, dopo "Sconosciute" , ecco "Bijou" (traduzione di Irene Babboni, pp. 125, euro 11) . Che cosa racconta "Bijou" ? Di una giovane donna che un giorno in metropolitana intravede, o crede di intravedere, il profilo di sua madre, scomparsa tanti anni prima chissà dove e chissà perché. La ragazza segue la donna, la segue come per scoprire un segreto. Ed è infatti di parole non dette, di silenzi, di allusioni mai del tutto comprese che è fatta la vita di Bijou. Ma si possono sciogliere, si possono illuminare i segreti dell'anima? Modiano conduce la sua detection col consueto tono di misura e sospensione, trascinandoci in un dedalo di strade remote e ricordi smarriti che hanno il potere di ipnotizzarci perché appartengono al segreto buio e infinito della nostra stessa vita. "