Espressione di quanto la ricerca del verso, a volte, possa essere
invasiva e prendersi anche il nostro riposo. Rimuginare su un verso,
tra le coltri, mentre la notte si fa inoltrata, succede ai poeti giovani e ai meno giovani,
(mia madre direbbe, a chi ha del tempo da perdere, va là!)
ma è una piacevole, poetica condanna.
Non dovresti prendere alla lettera le poesie altrui.
Spesso sono soltanto il frutto della fantasia. E, in questo caso, sono i pensieri che torturano la mente del protagonista, non i versi.
Anche lui, come me, scrive sempre di getto, senza rimuginare sul testo.
Questa volta ho deciso di spezzare la quartina rimata, ma preferisco la forma originale
Scrivere è una cura travestita da condanna
quando il sonno non arriva per la mente sempre allerta
e ogni notte io mi scontro con la luna ormai scoperta
che riflette i miei pensieri su una nuvola tiranna.