Autore Topic: Sul vecchio e nuovo  (Letto 2533 volte)

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Offline paolo corinto tiberio

Sul vecchio e nuovo
« il: Sabato 17 Maggio 2014, 07:38:28 »
bisognerebbe non spacciare più il vecchio per il nuovo e il nuovo per il vecchio, il mercato è saturo!
salvatico è quel che si salva

Offline poeta per te zaza

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Re:Sul vecchio e nuovo
« Risposta #1 il: Sabato 17 Maggio 2014, 14:12:21 »
bisognerebbe non confondere il saccente con il saggio...e il saggio con il saccente.
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Offline paolo corinto tiberio

Re:Sul vecchio e nuovo
« Risposta #2 il: Sabato 17 Maggio 2014, 16:35:12 »
bisognerebbe non confondere il saccente con il saggio...e il saggio con il saccente.

e che significa??... me lo spieghi?... io, se volevi dire questo, non sono saccente, perché so attraverso la mia scienza... e nemmeno saggio, altrimenti la userei in modo più opportuno e non come ora...
« Ultima modifica: Sabato 17 Maggio 2014, 16:39:54 da paolo corinto tiberio »
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Offline poeta per te zaza

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Re:Sul vecchio e nuovo
« Risposta #3 il: Sabato 17 Maggio 2014, 17:29:41 »
bisognerebbe non spacciare più il vecchio per il nuovo e il nuovo per il vecchio, il mercato è saturo!


qual è la molla che fa scattare la pubblicazione di questo detto come importante condivisione?
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Offline paolo corinto tiberio

Re:Sul vecchio e nuovo
« Risposta #4 il: Sabato 17 Maggio 2014, 18:02:22 »

qual è la molla che fa scattare la pubblicazione di questo detto come importante condivisione?

mica sono qui per risolvere i tuoi enigmi o anfiboli di vario genere!... se vuoi essere chiara in modo che il tuo dire possa essere compreso dal mio e dall'intelletto di tutti, ben venga... altrimenti devi sapere che io i saccenti li dileggio... i concorrenti dei quiz televisivi  oppure i risolutori di parole crociate, insomma tutti quelli che si appiccicano il sapere in fronte e poi al primo vento, come le foglie in autunno (ci voglio fare anche il poeta), si dilegua rimanendo il solo niente... io so poche cose, ma quel poco che so mi permette di riuscire a sapere tutto il resto!...
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Offline Azar Rudif

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Da un punta di vista logico
« Risposta #5 il: Domenica 18 Maggio 2014, 10:23:29 »
bisognerebbe non spacciare più il vecchio per il nuovo e il nuovo per il vecchio, il mercato è saturo!

Secondo la mia misera logica potrei dedurre che se accade ciò che dice l'aforisma, questo è dovuto alla supremazia del "vecchio" sul nuovo.

Si spaccia il vecchio per il nuovo in quanto non c'è niente di nuovo superiore al vecchio e quindi si ridà vita al mai morto vecchio.

Si spaccia il nuovo per il vecchio in quanto il nuovo non ha lo stesso valore del vecchio.

In ogni caso è come se esistesse solo il "vecchio", ma siccome alla razza umana piace vedere tutto nuovo ed il nuovo non esiste se non in misura inferiore al vecchio, allora si accontenta di vedere come nuovo ciò che è passato...... la parola vecchio mi sa tanto di usurato, invece , in questo caso, mi pare che non si sia mai usurato.


Che dire?
W il vecchio?  ;D
La Legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per la Legge e non cercate la Legge Umana. Essa è statica ed imperfetta, cercate ciò che evolve e mai è uguale a sè stesso e ribolle del Bene e del Male

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Re:Sul vecchio e nuovo
« Risposta #6 il: Domenica 18 Maggio 2014, 12:10:09 »
Se il ragionamento si sposta sul fatto che il vecchio è comunque migliore del nuovo, credo sia riduttivo e anacronistico.
Non c'è antitesi ma simbiosi.
È pur vero che, ad esempio in poesia, noto un vecchiume noioso che rimanda a linguaggi di altri tempi.
Già il termine declamare associato agli incontri poetici mi provoca un attacco di sonnambulismo acuto. Quanti sarebbero pronti a scatenare le penne per la parola "onor" e quanti per la parola "Facebook" ?
A voi l'ardua sentenza.

Offline paolo corinto tiberio

Re:Sul vecchio e nuovo
« Risposta #7 il: Domenica 18 Maggio 2014, 12:55:20 »
Se il ragionamento si sposta sul fatto che il vecchio è comunque migliore del nuovo, credo sia riduttivo e anacronistico.
Non c'è antitesi ma simbiosi.
È pur vero che, ad esempio in poesia, noto un vecchiume noioso che rimanda a linguaggi di altri tempi.
Già il termine declamare associato agli incontri poetici mi provoca un attacco di sonnambulismo acuto. Quanti sarebbero pronti a scatenare le penne per la parola "onor" e quanti per la parola "Facebook" ?
A voi l'ardua sentenza.

il vecchio non è affatto migliore del nuovo... anzi, nel concetto di "nuovo" chi è che non ci vede una positività, ch'è naturale?... ma il nuovo a volte può travestirsi da vecchio, e così, sotto mentite spoglie, bussare alla porta...toc...toc... e  "ma tu sei vecchio, vattene!"... ma è nuovo che si traveste da vecchio... perché?... per "spiazzare", che è una delle qualità di un testo poetico... se non la prima, certo una delle più importanti   :)
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Offline paolo corinto tiberio

Re:Da un punta di vista logico
« Risposta #8 il: Domenica 18 Maggio 2014, 12:57:16 »
Secondo la mia misera logica potrei dedurre che se accade ciò che dice l'aforisma, questo è dovuto alla supremazia del "vecchio" sul nuovo.

Si spaccia il vecchio per il nuovo in quanto non c'è niente di nuovo superiore al vecchio e quindi si ridà vita al mai morto vecchio.

Si spaccia il nuovo per il vecchio in quanto il nuovo non ha lo stesso valore del vecchio.

In ogni caso è come se esistesse solo il "vecchio", ma siccome alla razza umana piace vedere tutto nuovo ed il nuovo non esiste se non in misura inferiore al vecchio, allora si accontenta di vedere come nuovo ciò che è passato...... la parola vecchio mi sa tanto di usurato, invece , in questo caso, mi pare che non si sia mai usurato.


Che dire?
W il vecchio?  ;D

la tua logica non è misera ma certamente difettiva!... di che difetta?... di logica!!!!!!!!  :)
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Offline Amara

Re:Sul vecchio e nuovo
« Risposta #9 il: Domenica 18 Maggio 2014, 13:07:37 »
ma è nuovo che si traveste da vecchio... perché?... per "spiazzare", che è una delle qualità di un testo poetico... se non la prima, certo una delle più importanti   :)

però, nell'aforisma, dici che non dovrebbe farlo, che il mercato è saturo.. quindi?
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(J. L. Borges)

Offline Azar Rudif

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Re:Da un punta di vista logico
« Risposta #10 il: Domenica 18 Maggio 2014, 15:47:06 »
la tua logica non è misera ma certamente difettiva!... di che difetta?... di logica!!!!!!!!  :)

Ritengo sia inutile chiedere una dimostrazione di questa affermazione circa la mia logica, ma forse è meglio che ognuno si tenga la sua...... evitiamo affermazioni infondate chè sono come aria nel vento.

La mia "illogica" deduzione era solo un tentativo di analizzare la motivazione che aveva fatto formulare la struttura dell'aforisma in questione, non volevo emettere considerazioni di altro genere.

PEr quanto riguarda il vecchio ed il nuovo, il nuovo è sempre un'emanazione del vecchio dal quale trae ciò che più si conforma alle attuali "voglie" del genere umano.
Raggiungere una perfetta simbiosi e ottenere, per esempio, una costruzione di stile gotico secondo le strutture e le tecnologie attuali sarebbe qualcosa di per se eccezionale..... forse, ma dipende sempre da una questione di gusti.....

Come in poesia, sarebbe possibile scrivere versi secondo i canoni del "Dolce Stil Novo" e fonderli con i canoni attuali, liberi dalal metrica e dalla rima? Penso di si... basta cogliere lo spirito del vecchio stile e fonderlo con la struttura del nuovo

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Offline paolo corinto tiberio

Re:Sul vecchio e nuovo
« Risposta #11 il: Domenica 18 Maggio 2014, 17:47:59 »
però, nell'aforisma, dici che non dovrebbe farlo, che il mercato è saturo.. quindi?

e allora il nuovo si paga con una moneta e il vecchio con un'altra... ciò, in politica, è detta "del gattopardo", i contenuti sono roba vecchia ma sono nuovi i disegni delle macchie sulla pelliccia... voglio dire che gli italiani, ma non solo) sono soliti spacciare per nuovo il vecchio, così da dare continuità ad uno status quo che agli spacciatori conviene per interesse o per altro... quindi questo spaccio deve finire, quindi a sto benedetto gattopardo bisogna dare un nome (e cognome) rinchiuderlo in una gabbia e metterci una scritta per le generazioni future...
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Offline paolo corinto tiberio

Re:Da un punta di vista logico
« Risposta #12 il: Domenica 18 Maggio 2014, 17:55:20 »
Ritengo sia inutile chiedere una dimostrazione di questa affermazione circa la mia logica, ma forse è meglio che ognuno si tenga la sua...... evitiamo affermazioni infondate chè sono come aria nel vento.

La mia "illogica" deduzione era solo un tentativo di analizzare la motivazione che aveva fatto formulare la struttura dell'aforisma in questione, non volevo emettere considerazioni di altro genere.

PEr quanto riguarda il vecchio ed il nuovo, il nuovo è sempre un'emanazione del vecchio dal quale trae ciò che più si conforma alle attuali "voglie" del genere umano.
Raggiungere una perfetta simbiosi e ottenere, per esempio, una costruzione di stile gotico secondo le strutture e le tecnologie attuali sarebbe qualcosa di per se eccezionale..... forse, ma dipende sempre da una questione di gusti.....



Come in poesia, sarebbe possibile scrivere versi secondo i canoni del "Dolce Stil Novo" e fonderli con i canoni attuali, liberi dalal metrica e dalla rima? Penso di si... basta cogliere lo spirito del vecchio stile e fonderlo con la struttura del nuovo


Come in poesia, sarebbe possibile scrivere versi secondo i canoni del "Dolce Stil Novo" e fonderli con i canoni attuali, liberi dalal metrica e dalla rima? Penso di si... basta cogliere lo spirito del vecchio stile e fonderlo con la struttura del nuovo

sì, si può condividere... scusa ma a volte non ti capisco, ma non capisco il senso di ciò che vuoi dire... riguardo alla logica mi viene in mente un mio "aforisma logico": la mia logica a volte mi porta ad essere illogico, ch'è diverso dall'essere illogico!...  :)
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