Ed ora trafuga
i deliri dagli occhi di Franz Liszt,
corri sui marciapiedi del disastro,
tutto è in fallimento,
tutto è nel gioco sadico del logorìo...
agisci adesso,
suicidati con tequila e forza di gravità
e devasta il pianeta col cigolare del sesso,
sconquassa i dolci lineamenti imperturbabili della Monnalisa,
masturbandoti con le "Nozze di Cana",
non offrirle da bere,
merita le tue spalle, uomo...
aiuta il Candido a ritrovare se stesso,
l'orticello è in realtà un balcone di periferia,
puoi volare nei romanzi di Stevenson
e vederti sempre bambino
o fare rissa nella polvere di Buda
coi "Ragazzi della via Paal".
Apri le gambe a "Fiesta",
ed assapora il sangue delle corride,
mentre Hemingway offre ubriachezza molesta
alle donne di ghiaccio
e vomita la gentilezza che la guerra ha regalato,
fra le sue gambe cade l'autunno,
l'impotenza del disertore e la fame del cacciatore...