Quello che volevo dire è solo che tutti vedete il male come implicito nella libertà, per essere liberi ci deve essere qualcos'altro oltre il male, è questo è un modo di metterla.
Ma nessuno vede mai il male come implicito nella creazione (invece che nella libertà...) e questo se si assume come postulato un dio perfetto e una creazione dal nulla è quantomeno bizzarro.
Perché risulta ovvio che data la coppia iniziale dio perfetto+nulla l'unico vero "terzo assente" da poter creare è il radicalmente diverso da dio, quindi il male o quantomeno l'imperfezione.
Non c'è proprio nient'altro da fare all'alba dei tempi: il bene c'è già tutto all'origine, la razionalità c'è già tutta all'origine, le creazioni innocue ci sono già tutte all'origine, la provvidenza c'è già tutta all'origine, i meri e svolazzanti pensieri di Dio ci sono già tutti all'origine; l'eccedenza che differisce da tutto questo e implica una creazione, o è malvagia o non è.
Dio non può fare che il male perché tutto il bene lo ha già in sé, un mondo creato che eccede Dio è un mondo malvagio per definizione, e se invece non lo eccede e resta in Dio allora non è un mondo creato, ma solo un mondo pensato, concepito o al limite goduto narcisisticamente.
La VERA creazione implica la differenza.
E no, mi dispiace ma il male non può essere un'assenza se Dio è libero e onniscente, perché per essere libero deve conoscere il male, deve considerarlo nella sua realtà e non farlo, deve avere anche Lui qualcosa oltre che il bene da scegliere.
E l'essere onniscente non può considerare una pura assenza nella sua conoscenza appunto perché è onniscente e il suo campo di conoscenza non può avere nessun "buco" da far corrispondere al buco del male e averne il relativo concetto, quindi SE Dio è onniscente allora non può cogliere l'intima realtà del male al punto in cui dovrebbe invece coglierla per avere OLTRE che onniscenza ANCHE libertà, e fare delle scelte sensate, avendo davvero ponderato il male e avendolo davvero escluso.
Quindi se Dio è libero E onniscente allora il male esiste, e non come esiste il freddo, ma proprio come esiste una pietra.
E il fatto che il male esista come esiste una pietra eppure Dio non lo scelga e non lo faccia, rimanendo quindi un Dio buono anche in un mondo dove il male esiste, implica da un punto di vista morale che le vere vittime sacrificali che alimentano il fuoco dell'esistenza sono i malvagi,
che davvero esistono e che davvero muoiono a maggior gloria di Dio, mentre il bene paga con l'immortalità e dunque i buoni si sacrificano solo illusoriamente.
In pratica nel mondo dove il male esiste ma il Dio buono lo pondera e non lo sceglie (senza contraddizioni con l'onniscenza perché in questo mondo il male è pietra...), Gesù fa il sacrificio illusorio e Giuda quello reale.