Ho sempre pensato che ciascun autore dovrebbe passare un periodo in redazione per capire quello che vuol dire trovarsi insultati quando volontariamente si pensa in buona fede di fare del bene, essere tacciati di incompetenti, se va bene, o di essere di parte e di prendere una determinata persona e perseguitarla. E capisce anche la qualità delle poesie proposte e non pubblicate, che adesso come adesso, in quanto non pubblicate, nessuno conosce se non i redattori.
Ecco, visto che c'è questa crisi in redazione, penso che sia il caso di fare un passo in questa direzione. Penso che sia il caso che gli autori inizino a dover sopportare il peso della partecipazione al sito, oltre che prenderne i vantaggi. Non sarebbe possibile con tutti gli autori, ma un un gruppo di autori si.
Si formerebbe un gruppo di autori che affiancano la redazione nell'esame delle poesie proposte per la pubblicazione. Ciascuno di questi autori potrebbe leggere le poesie in attesa di convalida e potrebbe dare un voto per la pubblicazione o la non pubblicazione.
Si tratterebbe di un voto non vincolante, cioè non è detto per forza che la poesia votata da un autore, o dalla maggioranza degli autori, venga per forza pubblicata, la redazione avrebbe sempre l'ultima parola, ma comunque la redazione dovrebbe tener conto della votazione e addirittura, se la votazione fosse maggioritaria in un senso od in un altro, sostituirebbe la discussione di redazione ed un redattore, trovandosi con un pannello di voti quasi tutti negativi o positivi potrebbe procedere senza la necessità di discutere in redazione.
Rimangono alcuni interrogativi su cui vorrei sentire la vostra opinione:
- come scegliere questi autori?
Tre soluzioni: scelti, volontari o selezionati su parametri. Scelti direi di no, altrimenti ci accuserebbero di scegliere solo quelli più omologati alla redazione. In modo volontario no, altrimenti non ci sarebbe nessuno. Quindi credo che la soluzione sia solo di selezionarli in base a parametri.
- con quali parametri selezionare gli autori?
Devono essere autori in attività, quindi con almeno una poesia nell'ultimo mese. Poi magari con un certo numero di pubblicazioni. Penso che nei primi tempi varieremo un po' i parametri per cercare di ottimizzare la partecipazione.
- viene conservato l'anonimato sui nomi degli autori che possono votare?
Ecco, questo è un punto delicato. Normalmente direi di lasciarli anonimi, così nessuno riceverà messaggi del tipo "ho inserito una poesia, vammi a votare". Insomma non ci sarebbero campagne elettorali per la pubblicazione. Ma viste le persone sospettose e permalose che girano nel sito, forse è meglio che se ne conoscano i nomi, così nessuno può sospettare niente.
- il voto è segreto?
Stesso discorso sui voti. Se sono pubblici l'amico saprà se l'hai votano o no, e questo potrebbe mettere in imbarazzo, ma se sono anonimi si sospetterà che vengano dati per amicizia. Anche se fossero palesi, si potrebbe sospettare che l'autore X ha votato la poesia di Y sperando che poi Y commenti positivamente le poesie di X. Però far vedere chi ha votato chi, mi sembra antipatico.
- il voto è obbligatorio?
No, questo ovviamente no. L'autore ha la possibilità di votare, ma se non può o non vuole, pazienza. Al limite se ne può tener conto nello scegliere i parametri.
- l'autore può rifiutarsi di fare parte del gruppo che può votare?
Direi di no. Farne parte è una possibilità di votare, non un obbligo, quindi non c'è motivo di volerne restare fuori, basta non votare se non si vuole.
- come si calcolano i voti?
Non sulla maggioranza di chi può votare, ma su quanti hanno votato. Ad esempio, se ci sono 25 autori che possono votare, ma votano in 10: la maggioranza è 6 e non 13.
- gli autori che possono votare, possono comunicare fra di loro?
Se non sono anonimi, ovviamente nessuno gli può impedire di comunicare fra di loro. Anzi, credo che sarebbe positivo ed immagino di creare un'area del forum riservata alle discussioni di questo tipo, ovviamente chiuso a chi non faccia parte del gruppo.