Autore Topic: sempre e solo per capire  (Letto 6897 volte)

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Offline Amara

sempre e solo per capire
« il: Lunedì 28 Ottobre 2013, 16:22:16 »
Negli ultimi tempi ho avuto modo di leggere privatamente alcuni testi rifiutati dalla redazione e
per un autore in particolare, un numero non indifferente da sembrare, quasi, un accanimento.

Non farò i nomi perché non intendo perorare cause, ma cercare di capire.

Questi  testi non sono stati respinti perché contravvenissero, in qualche modo, al regolamento, ma con motivazioni su forma e contenuto, sinceramente risibili.
Naturalmente mi si obietterà che questa è soltanto la mia opinione, è vero, ma ritengo di non essere così a digiuno di poesia da non saper riconoscere un testo valido, o, quantomeno, pubblicabile.

Non intendo, qui, aprire la solita polemica sulla qualità del pubblicato, ma mi preme  comprendere perché si debbano stroncare autori che hanno da dire, per forme e contenuto, con tale determinazione, privando chi è qui soprattutto per leggere e ,perché no, imparare, di nuove ricchezze.

Siccome la volontà dichiarata del sito è quella di voler dare voce a tutti, vorrei fosse davvero così, e potere, anch’io, trovare, tra le tante, cose che appaghino il mio gusto.

Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Saverio Chiti

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Re:sempre e solo per capire
« Risposta #1 il: Lunedì 28 Ottobre 2013, 21:14:41 »
Negli ultimi tempi ho avuto modo di leggere privatamente alcuni testi rifiutati dalla redazione e
per un autore in particolare, un numero non indifferente da sembrare, quasi, un accanimento.

Non farò i nomi perché non intendo perorare cause, ma cercare di capire.

Questi  testi non sono stati respinti perché contravvenissero, in qualche modo, al regolamento, ma con motivazioni su forma e contenuto, sinceramente risibili.
Naturalmente mi si obietterà che questa è soltanto la mia opinione, è vero, ma ritengo di non essere così a digiuno di poesia da non saper riconoscere un testo valido, o, quantomeno, pubblicabile.

Non intendo, qui, aprire la solita polemica sulla qualità del pubblicato, ma mi preme  comprendere perché si debbano stroncare autori che hanno da dire, per forme e contenuto, con tale determinazione, privando chi è qui soprattutto per leggere e ,perché no, imparare, di nuove ricchezze.

Siccome la volontà dichiarata del sito è quella di voler dare voce a tutti, vorrei fosse davvero così, e potere, anch’io, trovare, tra le tante, cose che appaghino il mio gusto.


ehehehehe Cara Amara... seppur apprezzi la tua continua voglia di chiarezza e le tue battaglie a favore della poesia...
credimi... Il solo pensare che questo post non alimenterà discussioni... penso sia un utopia!
forse era meglio chiedere in privato alla redazione alcuni chiarimenti a riguardo!
ma chissà... può darsi che rimarrò estasiato dalle prossime risposte...

salutoni, Saverio.
...lì dove ti avevo lasciato
neanche il sole fa più capolino...

Offline Amara

Re:sempre e solo per capire
« Risposta #2 il: Lunedì 28 Ottobre 2013, 21:20:33 »
grazie Sav per essere passato
alla redazione saranno eventualmente gli autori a chiedere.. non spetta certo a me..
il mio è un quesito di interesse comune.. credo.. spero...
e ho fiducia che non finisca in polemica sterile
le parole utili, sempre benvenute..
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Offline Giovanni Perri

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Re:sempre e solo per capire
« Risposta #3 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 09:11:11 »
sarebbe utile discutere pubblicamente i testi in questione, risalire i nodi che portano talune scelte redazionali al troncamento o il più delle volte a uno straniante portfolio, analizzarle (le scelte) di fianco ai testi stessi, creare una pagina apposita (non so), metterli al vaglio di un più ampio occhiale, questo potrebbe arricchirci, facendoci capaci di un senso critico più profondo e magari più giusto, capire davvero i metri di valutazione adottati, discuterli. Ma è un lavoro copioso. E alimenterebbe senz'altro (qui sopratutto) bagarre non sempre costruttive. Tuttavia, Amara sostiene che basta avere un po' d'esperienza in campo per capire "a naso" quando un testo è "palesemente" banale o impoetico, e su questo sono d'accordo, anche se l'esperienza, in un sito come questo,  sarebbero in tanti a sbandierarla. Insomma non so come se ne esce, di certo delusi, quando un lavoro viene ingiustamente ucciso. Il poeta che sarà tale capirà pur rimanendo affranto che la poesia va spesso per strade notturne, malsorvegliate e soprattutto con pochi lampioni funzionanti.

paolo m

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Re:sempre e solo per capire
« Risposta #4 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 09:48:52 »
Sarebbe interessante davvero prendere un paio di quei testi....pubblicarlo con a fianco la motivazione dell'esclusione e vedere in trasparenza come è stato dato quel giudizio.
Per una volta non si vorranno sottrarre i giudici dall'essere giudicati...no?

Offline Webmaster

Re:sempre e solo per capire
« Risposta #5 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 11:42:45 »
Ognuno è libero di giudicare il lavoro degli altri, ma se pubblicassimo le poesie non convalidate e sottomettessimo il lavoro dei redattori al pubblico giudizio, il sito non potrebbe funzionare più.
Innanzi tutto quali poesie scegliere? Le sceglie la redazione? Allora si direbbe che sceglie quelle che gli fa più comodo scegliere. L'autore stesso sceglie di metterle sul forum? Allora quasi tutti lo farebbero, perché ovviamente ogni scarrafone è bello a mamma sua e quasi tutti si sentono offesi da una mancata pubblicazione.
E quelle che non vengono scelte per il riesame? Se ce ne sono alcune degne di essere riesaminate, allora sicuramente anche altri autori vorrebbero che le proprie poesie fossero riesaminate? Dal loro punto di vista sarebbe una ingiustizia che alcuni autori possano godere di questa possibilità e loro no.

Da questo riesame, cosa ne caveremmo? Qualunque poesia, per quanto brutta per me possa essere, sono sicuro che troverà qualcuno che la ritiene splendida od almeno bella, od almeno pubblicabile. Qualunque poesia si possa scegliere per questo riesame che si chiede qui, di sicuro non ci sarà una opinione uniforme perché noi non siamo uniformi.
Forse saremo d'accordo che qualche poesia sia bella, ma non saremo mai d'accordo che una poesia è brutta, mai al 100%, e ci sarebbe sempre qualcuno che sosterrebbe che in fondo quella poesia potrebbe anche essere pubblicata perché in fondo in fondo qualcosa c'è.
Comunque, mettiamo che pubblichiamo sul forum una poesia ed a Amara piace ed a Saverio no. E allora? Dovrebbe essere pubblicabile perché piace a Amara? Perché l'opinione di Amara dovrebbe essere più autorevole di quella di Saverio? Dovrebbe essere non pubblicata perché non piace a Saverio? Perché l'opinione di Saverio dovrebbe essere più autorevole di quella di Amara? Ovviamente faccio dei nomi a caso solo perché sono intervenuti qui, ma vale per chiunque.
E' ovvio che la redazione non può dare un giudizio infallibile e sicuro, indubitabile e perfetto su una poesia, ma nessuno di noi può. Sono sicuro che tante poesie che a me piacciono, ad Amara non piacerebbero, e viceversa, a Saverio alcune si ed alcune no, e lo stesso fra Amara e Saverio, e così via per ciascuno di noi e di voi. Se dovessimo pubblicare solamente le poesie che piacciono a tutti, non potremmo pubblicare nulla, e se dovessimo pubblicare le poesie che piacciono almeno a qualcuno, dovremmo pubblicare tutto.

Allora che facciamo? La scelta che tutti sempre fanno, da che esiste la stampa, le riviste, i libri, e negli ultimi anni internet, è di delegare ad una redazione la scelta di cosa pubblicare. Anche nel periodo più caotico degli anni '60, di collettivi, di assemblee e di collettivi, anche nelle riviste più alternative e di battaglia, c'era chi sceglieva cosa pubblicare. Con internet la possibilità di scelta è più ampia rispetto alla stampa, si può pubblicare di più, ma ovviamente non si può pubblicare tutto.
Ci si avvicina il più possibile, ed infatti molti autori possono pubblicare tutto quello che vogliono, ma in una certa misura un certo limite ci vuole. Questo limite lo mette la redazione, ed in particolare i redattori che ne fanno parte.
Perché? Perché sono redattori e fanno questo lavoro, gratuitamente, per tutti noi. Perché hanno deciso di donare molto del loro tempo libero per questo sito.
Perché altri non ne fanno parte? Tempo fa pubblicammo un appello pubblico per diventare redattori. Risultato: il deserto. Ma poi c'è chi non gli sta bene e vuole giudicare le poesie anche lui, no, non tutte le poesie, ma "un paio di quei testi". No, troppo comodo "un paio di quei testi". Se volete giudicare le poesie entrate in redazione, sacrificate due o tre ore al giorno (in realtà spesso di più) tutti i giorni, sabati, domeniche e feste comprese (si pubblicano poesie anche a Natale e Ferragosto) per esaminare le poesie e sarete i benvenuti, Amara e Mariotti.

E' lecito dire "non mi sta bene come giudica la redazione", ma se volete veramente cambiare come giudica la redazione dovete impegnarvi come redattori. In questo esatto momento ci sono 50 poesie in attesa di convalida. 50 poesie che entro 6 ore dovranno essere tutte lette e discusse fra i redattori, per scegliere se pubblicarle, inserirle in portfolio, respingerle, ed inoltre scrivere agli autori e rispondere agli autori che protestano perché le loro poesie sono state respinte o messe in portfolio. Ed in queste 6 ore, ci potete scommettere, se ne aggiungeranno altre (almeno 30/40) che entro 6 ore dovranno essere tutte... e così via.
Quindi mi sta bene che non siate d'accordo con le scelte redazionali, sono d'accordo che le vorreste cambiare, ma il problema è che vorreste che fossero gli altri a cambiarle per voi. No, se volete cambiarle, cambiatele voi ed entrate in redazione, discutete poesia per poesia con gli altri redattori, discutete con gli autori delle poesie, non limitatevi a dire "non mi sta bene", fatelo voi.
« Ultima modifica: Martedì 29 Ottobre 2013, 11:49:07 da Luigi. »

Offline paolo corinto tiberio

Re:sempre e solo per capire
« Risposta #6 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 12:00:36 »
se un testo non viola il regolamento dove poggia allora l'assunzione di escluderlo dalla pubblicazione o porlo in castigo in un'area chiamata "portfolio"?... dovrebbe poggiare sul giudizio estetico... e premetto che non vorrei essere nei panni della Redazione, la quale se vuole arrogare a sé (com'è giusto) l'autorità estetica per produrre atti estetici deve almeno possedere un paradigma estetico che non muti dall'estate al verno... il rapido succedersi di comitati redazionali rende problematica la gestione della qualità del sito, voglio dire che una poesia"impoetica" o banale o fanciullesca può e deve essere pubblicata egualmente, altrimenti non si capirebbe come mai sono pubblicate la stragrande quantità di poesie che scriviamo e che trovano peraltro ovazioni da parte dei lettori... qui si vuole dire che un giudizio critico attento e severo pubblicherebbe il 3% della quantità di roba che si stipa qua dentro...
insomma, chiudo dicendo che secondo me sono inutili tutte le distinzioni che attengono alla qualità (un anachico"tutto va bene") e mi preoccuperei solo che il sito non scoppi per megasuperproduzione poetica e letteraria... :)
« Ultima modifica: Martedì 29 Ottobre 2013, 12:03:56 da paolo corinto tiberio »
salvatico è quel che si salva

paolo m

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Re:sempre e solo per capire
« Risposta #7 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 12:15:50 »
per eevitare l'iperproduzione c'è già il limite che è stato recentemente abbassato.
Il c.d. giudizio.... della redazione deve essere una mera delibazione sulla 'manifesta impoeticità' dei testi.
Il resto deve passare. Non è riconosciuta ai redattori dal regolamento alcuna  autorità per addentrarsi in giudizi estetici.
Così non è.
Per provarlo, invito -nuovamente- a pubblicare in forma anonima un paio di testi non pubblicati e i giudizi che ne hanno giustificato l'esclusione.

Offline Umberto Strippoli

Re:sempre e solo per capire
« Risposta #8 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 12:20:59 »
Ciao a tutti!
Quindi Bruno ci confermi che ogni poesia viene discussa tra più redattori prima di essere convalidata?

Io non mi reputo un poeta ma un uomo con la passione per la poesia in rima baciata e, quindi, per me è giusto che si accetti il giudizio di una Redazione di saggi (che peraltro ringrazio per tutto il tempo e l'impegno messo a disposizione).

Ho scritto 98 poesie di cui un terzo sono finite in Portfolio (più altre 20 circa che sono state escluse) ma sinceramente ho sempre avuto l'ìmpressione che la convalida fosse soggetta al gusto stilistico del singolo redattore che la prendeva in esame.

Spero non sia così!

Grazie

Umberto Strippoli


Offline Amara

Re:sempre e solo per capire
« Risposta #9 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 12:28:35 »
Il punto è proprio quello che indica Paolo Corinto Tiberio..
Il tuo discorso Luigi è chiaro e prevedibile, nel senso che non potevi che dire le cose che hai detto e che sono, in parte, anche condivisibili, ma proprio per le motivazioni che adduci, come dice Paolo, l'unico metro di giudizio insindacabile, dovrebbe essere quello delle contravvenzioni al regolamento, perché soltanto un gruppo davvero preparato (come io non sono) potrebbe dare giudizi estetici che sarebbero comunque discussi e discutibili, perché è così che accade sulla poesia anche a livelli altissimi.
Quindi il mio pensiero e suggerimento, non nuovo, è che si riducano le possibilità di pubblicazione (come in parte è già stato fatto) e si rifiutino solo quei testi che contravvengono chiaramente al regolamento, sparisca il limbo assurdo del portfolio e si dia davvero a tutti (come è nello spirito del luogo) la possibilità di pubblicare lasciando ai lettori, che vogliano farlo, esprimere opinioni, anche negative, che quando non siano offensive verso la persona, non vengano cassate e redarguite..
basta cancellazioni di commenti che attentano all'ego e un po' di selezione si farebbe anche da lì..
io che qui sono 'cresciuta' grazie a chi mi ha criticato, penso dovrebbero avere tutti questa possibilità.
Credo che in questo modo si ridurrebbe notevolmente il lavoro della redazione e si stimolerebbe chi è qui per la poesia e non per fare soltanto community (almeno che sia data la possibilità) ad essere più attivo, vivo e presente.
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Giovanni Perri

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Re:sempre e solo per capire
« Risposta #10 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 12:58:24 »
sarebbe la soluzione più giusta, senza ombra di dubbio.

Offline Webmaster

Re:sempre e solo per capire
« Risposta #11 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 13:41:53 »
...
Quindi il mio pensiero e suggerimento, non nuovo, è che si riducano le possibilità di pubblicazione (come in parte è già stato fatto) e si rifiutino solo quei testi che contravvengono chiaramente al regolamento, sparisca il limbo assurdo del portfolio e si dia davvero a tutti (come è nello spirito del luogo) la possibilità di pubblicare lasciando ai lettori, che vogliano farlo, esprimere opinioni, anche negative, che quando non siano offensive verso la persona, non vengano cassate e redarguite..

E' una contraddizione, perché quello che suggerisci porterebbe ad una moltiplicazione, come minimo al doppio, delle poesie pubblicate. Noi possiamo ridurre le possibilità di pubblicazione "a testa", ma non possiamo ridurre le teste. E se pubblichiamo quello che ci propongono le "teste", salvo poche che siano in modo letterale impubblicabili (in pratica solo se offendono qualcuno o incitano ad un reato, sono violente o razziste) saremmo sommersi di poesie, perché le teste sono tante e tutte vogliono pubblicare, e se ne aggiungono di nuove tutti i giorni. E comunque ciò non avrebbe effetto sulla qualità delle poesie, anzi arriverebbero in pubblicazione anche quelle che in redazione chiamiamo "liste della spesa" ed il sito sarebbe, allora si, il peggiore in circolazione in balia di tutti quelli che vogliono pubblicare la prima cosa che gli salta in testa.
A meno che non mettiamo proprio un limite fisico, tipo ambulatorio, di 50 poesie al giorno, ed i primi 50 che pubblicano vengono pubblicati e dopo chiuso, non si pubblica più fino alla mezzanotte, con il risultato che avremmo la fila a mezzanotte per pubblicare, e non è detto che sarebbero le poesie di maggiore qualità, anzi.

paolo m

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Re:sempre e solo per capire
« Risposta #12 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 14:11:00 »
Non c'è bisogno del limite 'ambulatoriale'.
Basta limitarsi a controllare che i testi non contravvengano al regolamento. Nessun giudizio di forma. I tempi per passarle al vaglio si ridurrebbero di moltissimo, praticamente annullati.

Se poi le poesie pubblicate aumentano, dove è il problema?

La selezione la faranno i lettori, non i c.d. redattori.

« Ultima modifica: Martedì 29 Ottobre 2013, 14:13:38 da paolo mariotti »

Offline Amara

Re:sempre e solo per capire
« Risposta #13 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 14:21:55 »
E' una contraddizione, perché quello che suggerisci porterebbe ad una moltiplicazione, come minimo al doppio, delle poesie pubblicate. Noi possiamo ridurre le possibilità di pubblicazione "a testa", ma non possiamo ridurre le teste. E se pubblichiamo quello che ci propongono le "teste", salvo poche che siano in modo letterale impubblicabili (in pratica solo se offendono qualcuno o incitano ad un reato, sono violente o razziste) saremmo sommersi di poesie, perché le teste sono tante e tutte vogliono pubblicare, e se ne aggiungono di nuove tutti i giorni. E comunque ciò non avrebbe effetto sulla qualità delle poesie, anzi arriverebbero in pubblicazione anche quelle che in redazione chiamiamo "liste della spesa" ed il sito sarebbe, allora si, il peggiore in circolazione in balia di tutti quelli che vogliono pubblicare la prima cosa che gli salta in testa.

Scusami Luigi, ma tutto questo non accade già con chi non deve più passare dalla redazione? con chi, come me ad esempio, è uscito dal training anni fa..
mi pare che una scelta di quantità a discapito della qualità (o chiamamiola scelta di accoglienza) sia stata fatta già da molto tempo.. quindi...
penalizzare chi entra ora mi pare discriminante.. o si chiude il numero degli iscritti  o si applicano criteri meno personali..
io la vedo così..
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Webmaster

Re:sempre e solo per capire
« Risposta #14 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 14:27:12 »
Non c'è bisogno del limite 'ambulatoriale'.
Basta limitarsi a controllare che i testi non contravvengano al regolamento. Nessun giudizio di forma. I tempi per passarle al vaglio si ridurrebbero di moltissimo, praticamente annullati.

Se poi le poesie pubblicate aumentano, dove è il problema?

La selezione la faranno i lettori, non i c.d. redattori.

Certo che è un problema, ed anche grosso.
Se nel sito ci fossero 250 o 300 poesie al giorno, sarebbe un sito illeggibile, e siccome nessuno può riuscire a leggere 250 poesie al giorno ecco anche che i lettori non potrebbero fare nessuna selezione, e comunque quale "selezione" se comunque sono tutte già pubblicate? Selezione di cosa, per cosa?
Inoltre, se ora le poesie di scarsa qualità, perché ovviamente ci sono, aumenterebbero molto di più di quanto aumenterebbero le poesie di buona qualità, che sarebbero schiacciate ed ancora meno visibili, anzi diventerebbero quasi invisibili, ed anche se qualche lettore potesse fare una qualche selezione nemmeno arriverebbe a leggerle sommerso da una quantità di poesie brutte che lo scoraggerebbe dopo i primi 5 minuti.
L'ideale sarebbe un sito con poche poesie e tutte buone, non un sito con 250 poesie al giorno e con la maggior parte di scarsa qualità.