Autore Topic: la poesia e gli aggettivi  (Letto 4028 volte)

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Offline India

la poesia e gli aggettivi
« il: Giovedì 24 Ottobre 2013, 11:03:58 »
è luogo comune affermare che gli aggettivi sminuiscono la poesia. Secondo me, se non sono troppi, danno forza alla poesia.
scrivere " vecchio rimorso" ,  invece di " rimorso", ha tutta un'altra efficacia. Ho l'idea di un rimorso che esiste da sempre, che riemerge, che non riesco a elaborare
La morte accompagnata da " insonne, sorda" ci dice qualcosa in più che la sola morte.
" Insonne" ( non prende mai una pausa, non si stanca mai, è sempre vigile, in agguato)
" sorda" ( non ci ascolta, non tiene conto del nostro bisogno di vita)
  " I tuoi occhi saranno una vana parola" invece di " i tuoi occhi saranno una parola".
C'è il senso di tutta la poesia in quella " vana parola", come dire i tuoi occhi parlano, ma inutilmente, qualunque cosa essi dicano non lasciano impietosire la morte.
Non continuo con gli altri aggettivi per non tediarvi.
Vi propogno la poesia da cui ho tratto questi stralci di versi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi –
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Offline poeta per te zaza

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Re:la poesia e gli aggettivi
« Risposta #1 il: Domenica 27 Ottobre 2013, 15:31:31 »
India, mi era sfuggito questo topic.

Sei brava, basta questo aggettivo per te, ma condivido in toto quello che hai
detto, è la scelta e la misura degli attributi usati per descrivere una cosa, una sensazione,
a determinare, inseriti nel giusto contesto di pensiero, ritmo e cadenza, la qualità della poesia.
E, già che ci sono, basta con le banalità e la poesia monocorde che sembra una lettera.

Zaza
« Ultima modifica: Domenica 27 Ottobre 2013, 15:33:24 da poeta per te zaza »
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline Gianpiero De Tomi

Re:la poesia e gli aggettivi
« Risposta #2 il: Domenica 27 Ottobre 2013, 19:25:44 »
E' bella questa poesia di Pavese.
Non saprei, a volte ci stanno queste forzature, altre volte sono un abito fuori stagione.
Temo che non ci sia una vera regola, dipende dal poeta, dal suo stato d'animo, dalla voglia di ricalcare sul significato, dalle caratteristiche dell'emozione. La poesia è del poeta ed il suo modo a quasi sempre esclusivo. Quasi sempre, perchè a volte sull'onda dell'ammirazione riprende stili di altri ed allora non è più roba sua, ma soltanto un po' di frasi messe in un ordine più o meno adatto all'uso, come un cibo precotto.