Autore Topic: chi legge cosa...chi legge chi!  (Letto 5719 volte)

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Offline paolo corinto tiberio

Re:chi legge cosa...chi legge chi!
« Risposta #45 il: Martedì 29 Ottobre 2013, 11:06:54 »
Ciao :)

mi azzardo a rispondere, anche se farei meglio a  :-X

mi sento molto dispersiva ed inconcludente nelle letture..
se devo fare nomi: Poe, Alda Merini, H. Hesse, Pessoa, W. Blake,
De Andrè, Emily D. Keats, ecc.

leggo per lo più quello che trovo in rete, cioè i più noti..
rimango ferma, in estasi se trovo "il meglio", quello che per me è sublime, e lì m'appago, e lì ritorno spesso..

non scrivo poesia, sono solo una che davanti a un foglio bianco non resiste..
faccio scarabocchi e li coloro  :D
se escono bene sono felice..
ho letto poesie.. (mai intere opere di poeti)..
di quelle mi nutro, le assaporo, le leggo e rileggo fino a farle "mie"

non mi sento, dunque, di poter dire di conoscere nessun poeta,
men che meno di prendere esempio (poeti si nasce! io sono al massimo un "fingitore"
anzi, una dissacratrice)

sono fedele ai primi amori, e mi muovo con molta lentezza
e cautela nella lettura e nella scrittura..

le poesie si scrivono col (proprio) sangue,
..leggendole "mi duole in petto la bellezza" (cit.)

"Fuggitiva beltà,
nel cui sguardo, all'istante, l'anima mia risorse
non ti vedrò più dunque che nell'eternità?" (C. B.)

..aggiungerei, "mi duole in petto la verità"..

mi perdo molta bellezza, forse.. leggo così poco..
ma intanto mi sono appuntata qualche nome tra quelli da voi citati  :)
e "intravedo" altri colpi di fulmine..

chiedo scusa per lo sproloquio.. 
volo via..

P.S.

"Eiaculati nell'aria orgogliosa dei getti d'acqua di Versailles."

una eiaculazione...reale!   :D
salvatico è quel che si salva

Offline EnzoL

Re:chi legge cosa...chi legge chi!
« Risposta #46 il: Giovedì 31 Ottobre 2013, 09:08:54 »
Ultimamente mi sono appassionato di Donald Justice

****


Morirò sotto il sole di Miami,
In un giorno in cui il sole splenderà,
Un giorno come i giorni che ricordo, un giorno come gli altri,
Un giorno che nessuno riconosce o ricorda più,
E allora il sole splenderà sugli occhiali scuri degli stranieri
E sugli occhi dei pochi amici dell’infanzia
E dei cugini ancora vivi attorno alla tomba,
Mentre i becchini, da parte, sotto l’ombra ferma delle palme,
Fumeranno appoggiati alle loro pale,
Parlando sottovoce in spagnolo, per rispetto.

Credo sarà una domenica come oggi,
Eccetto che ci sarà il sole e non pioverà più
Né soffierà il vento che oggi piegava i cespugli;
E credo sarà una domenica perché oggi,
Quando ho tirato fuori questa carta per scrivere,
Mai niente mi è sembrato così vuoto: la mia vita,
Queste parole, la carta, la domenica grigia;
E il mio cane tremava sotto il tavolo
Per il temporale, guardandomi senza capire,
E mio figlio leggeva in silenzio, e mia moglie dormiva.

Donald Justice è morto. Una domenica il sole è uscito fuori,
Splendeva sulla baia, sugli edifici bianchi,
Le macchine passavano lente come sempre, così tante,
Alcune con i fari accesi nonostante il sole,
E più tardi i becchini con le loro pale
Sono tornati alla tomba sotto il sole
E uno ha ficcato la sua pala nella terra
Per spostare qualche zolla, la marna
Nera di Miami, e ha disperso la terra, e ha sputato,
Voltando le spalle bruscamente, per rispetto.


***

saluti

Offline Angela Fragiacomo

Re:chi legge cosa...chi legge chi!
« Risposta #47 il: Giovedì 31 Ottobre 2013, 10:55:37 »
Ultimamente mi sono appassionato di Donald Justice

****


Morirò sotto il sole di Miami,
In un giorno in cui il sole splenderà,
Un giorno come i giorni che ricordo, un giorno come gli altri,
Un giorno che nessuno riconosce o ricorda più,
E allora il sole splenderà sugli occhiali scuri degli stranieri
E sugli occhi dei pochi amici dell’infanzia
E dei cugini ancora vivi attorno alla tomba,
Mentre i becchini, da parte, sotto l’ombra ferma delle palme,
Fumeranno appoggiati alle loro pale,
Parlando sottovoce in spagnolo, per rispetto.

Credo sarà una domenica come oggi,
Eccetto che ci sarà il sole e non pioverà più
Né soffierà il vento che oggi piegava i cespugli;
E credo sarà una domenica perché oggi,
Quando ho tirato fuori questa carta per scrivere,
Mai niente mi è sembrato così vuoto: la mia vita,
Queste parole, la carta, la domenica grigia;
E il mio cane tremava sotto il tavolo
Per il temporale, guardandomi senza capire,
E mio figlio leggeva in silenzio, e mia moglie dormiva.

Donald Justice è morto. Una domenica il sole è uscito fuori,
Splendeva sulla baia, sugli edifici bianchi,
Le macchine passavano lente come sempre, così tante,
Alcune con i fari accesi nonostante il sole,
E più tardi i becchini con le loro pale
Sono tornati alla tomba sotto il sole
E uno ha ficcato la sua pala nella terra
Per spostare qualche zolla, la marna
Nera di Miami, e ha disperso la terra, e ha sputato,
Voltando le spalle bruscamente, per rispetto.


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