...dopo aver letto "La morte degli amanti" del poeta francese, ho iniziato a vedere le altre poesie con un occhio diverso. A parte alcune liriche della Merini, che mi travolgono di emozioni, le altre sembrano di plastica. Quelle che sono state postate, ad esempio, le trovo paragonabili al sudoku, tanto le trovo fredde. Anche i nomi degli autori del sito che sono stati proposti, non mi danno niente di più di quello che potrebbe darmi un articolo di Vanity Fair. Probabilmente è colpa (o merito) della mia sensibilità, ma la stragrande maggioranza della produzione poetica è più rivolta al lettore di quanto non lo sia all'autore.....scrivere d'amore con l'intensità lacerante di Baudelaire, è impossibile, secondo me. Nessuno può reggere minimamente il paragone. Questione di gusti, forse. O forse no.....
..ora, passi il giudizio così squalificante su alcuni autori del sito (peraltro argomento escluso dal topic di Aldo), passi non per merito o demerito, ma per scelta di soprassedere...(non vogliamo far polemica, giusto?...)
ma quell'"anche" volutamente da me sottolineato, non mi consente invece di soprassedere, quando lascerebbe intendere che (al pari gli uni e gli altri) autori (di questo si parla, non delle loro poesie) della portata di Ritsos e Collins avrebbero dato alla poesia lo stesso contributo di Vanity Fair! Parbleu!!! Non ho mai letto Vanity Fair, corro in edicola!
Cancro (Ritsos)
Di colpo s'allontanò ogni cosa - i volti, gli alberi, il mare,
gli oggetti, gli eventi, la poesia, - lontano, più lontano,
su un'opposta riva - li vedeva, non li vedeva. Erano le cose
che se n'erano andate, che l'avevano lasciato, o era stato lui? La morte,
immobile, lo abitava fino alla punta delle unghie. Di notte
sentiva quell'immensa immobilità dentro di sé. E tuttavia,
prima di dormire e al risveglio, continuava
regolarmente a lavarsi i denti col vecchio spazzolino, spelacchiato,
mostrando bianco, sicuro, pulito, il suo ultimo sorriso.
27 luglio 1968
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Silenzio (Ritsos)
Dentro il suo corpo un altro corpo, grande, imperscrutabile,
muto, - di un mutismo possente. A mezzogiorno
o la sera, durante la cena, con la lampada tranquilla, mentre porta
la forchetta alla bocca, lentamente e con cura, lo sa bene
che nutre quell'altra bocca sconosciuta, vorace.
27 luglio 1968
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Giappone (Billy Collins)
(traduzione italiana di Franco Nasi in A vela, in solitaria, intorno alla stanza)
Oggi passo il tempo a leggere
uno dei miei haiku preferiti,
a ripeterne e ripeterne le parole.
Sembra di mangiare
e tornare a mangiare
lo stesso piccolo chicco d’uva, perfetto.
Cammino per la casa recitandolo
e lascio che le sue lettere cadano
nell’aria di ogni stanza.
Sto accanto al grande silenzio del piano e lo dico.
Lo dico davanti a un quadro del mare.
Batto il suo ritmo su un vuoto scaffale.
Mi ascolto dirlo,
e lo dico senza ascoltarmi,
e lo ascolto senza dirlo.
E quando il cane guarda in su verso di me,
mi inginocchio sul pavimento
e lo sussurro in ciascuna delle sue lunghe orecchie bianche.
È quello sulla campana del tempio
di una tonnellata
con la falena che dorme sulla sua superficie,
e ogni volta che lo dico, sento l’atroce
pressione della falena
sulla superficie della campana di ferro.
Quando lo dico alla finestra,
la campana è il mondo
e io sono la falena che lì si riposa .
Quando lo dico allo specchio,
io sono la pesante campana
e la falena è la vita con le sue ali di carta.
E più tardi, quando te lo dico al buio,
tu sei la campana,
e io sono la lingua della campana, che ti fa suonare,
e la falena è volata via
dal suo verso
e si muove sul nostro letto come un cardine nell’aria.
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....questione di sensibilità...senza dubbio
capisco e non potrebbe essere diversamente, che ciascuno prediliga l'uno o l'altro poeta (già scritto e spiegato precedentemente in un altro intervento) non capisco e non condivido affatto il giudizio sprezzante verso chi non incontra il nostro gusto...
Ritsos è stato proposto più volte per il Nobel e il fatto che non gli sia stato assegnato è dovuto più a una questione politica, che alla qualità, indiscussa, della sua opera...(o dovremmo pensare che in molti moltissimi fruitori di poesia non abbiano la sensibilità di comprendere....)
Collins è stato eletto Poeta laureato degli Stati Uniti, un titolo della durata di due anni, che dà incarico all'autore di farsi voce in tema di Poesia, presso il pubblico.
...ciò detto senza nulla togliere a Baudelaire e alla bontà dei suoi scritti