Autore Topic: I cavilli del regolamento  (Letto 4973 volte)

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Nanael

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I cavilli del regolamento
« il: Martedì 1 Ottobre 2013, 16:21:47 »
Salve a tutti,
son nuovo del sito e volevo schiarirmi un po' le idee sul suo funzionamento. Ho scritto al sito ma non ho ancora ricevuto risposte. Cosi', nel frattempo, mentre aspetto, mi piace esporre agli altri membri del forum alcune mie perplessità sul regolamento di questo sito.
Premetto che il sito è gagliardo, frizzante e pimpante. Pieno di cosette simpatiche. Di certo non ci si annoia. Neanche (e forse soprattutto) leggendo il suo regolamento (che, va detto, ho sottoscritto all'atto dell'iscrizione).
Venendo al punto, ho letto insomma il regolamento per la pubblicazione e in particolare le domande frequenti sul funzionamento del regolamento. A parte che, tanto per dire..., trovo quanto meno anomalo che un regolamento venga specificato (in modo assai più "delucidante") fuori dalla spazio specifico dedicato alla normativa. Intendo dire, non è mica normale che per capire meglio il funzionamento e conoscerne veramente le caratteristiche si debba andare a leggere fuori dallo spazio del regolamento stesso... cioè cliccando sul classico link delle domande frequenti. Cosa che infatti non faccio se non rarissimamente... Si scrivesse allora chiaramente qualcosa come "per capire meglio il regolamento" o "per saperne di più" o "specificazione delle applicazioni del regolamento" o ecc ecc ecc
Ma vabbè, a parte questo primo scarto logico (più o meno rilevante), trovo poi nella sezione delle delucidazioni una lunga lista di caratteristiche da dover evitare per non incappare in una mancata pubblicazione.
Parto da certi punti. Nel testo si dice che una poesia non può essere contro il regolamento, ovvero contrario a quelle caratteristiche suggerite nel testo "effettivo" del regolamento, (che sebbene trovi abbastanza rigido e al contempo approssimativo, insomma barcollante, è rispettabile...).  E fin qui siamo d'accordo.
 Poi al seguente punto dice che un testo viene rifiutato perchè "è di diverso genere letterario". E vabbè. Tra i generi si segnala che non verranno accettati testi in prosa, per quanto di grande liricità ecc. E spiega che viene considerata prosa la forma non divisa in strofe, versi ecc. Si dice poi che una prosa suggestiva, per quanto poetica, resta prosa, senza però dire - e questo secondo è molto "rilevante"-  che nemmeno vale l'incontrario... Cioè che lo stesso criterio escludente dovrebbe valere per i testi divisi in falsi versi, attraverso il semplice tagliare la riga a metà. E' ovvio che, per quanto strutturato sia, una testo in versi che nasconde in realtà una semplice prosa piena di frasi tipiche del "poetichese" non può considerasi scrittura poetica. Integrando la regola con queste considerazioni la "norma" risulterebbe più "tonda" a mio parere.
In un certo senso, detto per inciso, capisco i "legislatori" del sito comunque, perchè pensare di scrivere delle regole per la composizione poetica è una cosa talmente assurda che, se non si cerca di ammorbidire, di relativizzare e non intirizzire, è facile rischiare il grottesco. Io per primo scrivo spesso in prosa sotto forma di versi... Non è che sono Luzi o Bufalino o ecc. ecc.  E anche in questo sito, non me ne voglia nessuno, moltissime cose da me lette fin ora son proprio delle prose decapitate...  Per quanto in forma "computata", per quanto strutturata (sonetti, disdici e giochetti vari), resta solo una prosa andando a capo a metà riga. Punto e a capo...
Andando avanti in questa stimolante lettura,  si parla pure di figure poetiche, lasciando ben inteso che ne tutelano la conoscenza (si lo so, è una frase un po' scura la mia...)... E' che tutto 'sto "regolamentizzare" la scrittura mi pare il regolamento dello Scrable... A questo punto mettessero una lista di figure poetiche e bonanotte, tutti a buttar giù centoni... "Eh no - mi si dirà - il regolamento, appizzato nelle domande frequenti, dice esplicitamente che non si devono usare figure talmente usuali da risultare scontate e ci sono pure degli esempi". Ma santa Eularia dico io, ma se è pieno di "poetichese" la roba che leggo. E scusate eh...
Bisogna ora specificare che quest'ultimo punto e gli altri punti che segnalo in seguito son da considerare, cosi' si dice nel testo,  sotto il criterio della "rilevanza all'interno del testo". Ci sarà quindi una tavoletta pitagorico-poetica di convalida mi dico io...
 Comuqnue... Vien sconsigliato l'uso del linguaggio diretto e ci viene pure spiegato cosa sia, forse dimenticando che il linguaggio diretto prima di essere quello che descrivono  (cioè che "spiega il sentimento invece di esporlo"...) è una funzione del linguaggio e quindi nucleo stesso di qualsiasi espressione del linguaggio stesso, compresa quella poetica (per inciso, sulla funzionalità del linguaggio poetico ho letto ieri un bel post in questo forum...).
Questi sono alcuni punti davvero inquietanti del regolamento (o della sua applicazione...) a mio modo di vedere.
Poi ce ne sono altri meno evidentemente parziali... Come ad esempio il "divieto" ad usare un elenco (bè, dipende, mi si dirà, dalla rilevanza nel testo. Coff)... E perchè?
O anche: non vengono accettati testi personali che solo potrebbero capire le persone a cui sono indirizzati. Scusate ma questo mi sembra un po' eccessivo... Il linguaggio poetico è dotato di pervasività, e può suggerire o indicare o proporre al di fuori della funzione concreta che si era proposto, anche perchè se non fosse cosi', non staremmo davanti ad un linguaggio poetico, ma ad una semplice frescaccia...   
A mio modo di pensare la poesia, anche il punto "Non ha consistenza poetica" (eccesso di situazionismo diciamo) non è rilevante. Ho letto (mi viene in mente Kavafis) molte poesie dove nulla o poco (da valutare per il criterio di rilevanza nel testo...Coff coff) c'era di poetico nel linguaggio, ma solo si descrivevano situazioni, dalle quali poi tutto il linguaggio era trasfigurato poeticamente.

Alla fine, davvero incomprensebile secondo me, ci si arroga addirittura il diritto di valutare il percorso poetico di un autore, considerando se pubblicare o no un suo nuovo testo, quando considerato inferiore ai precedenti. Ma considerato da chi? Da chi ha fatto il regolamento... mi si dirà. Ho ancora il dubbio se ho letto bene quel punto. Spero di no...
E mi fermo qui, perchè altrimenti mi andrebbe di analizzarle tutte 'ste norme. Naturalmente, considerazioni come il rispetto per la sensibilità altrui in qualsivoglia campo o sfera dell'esperienza è da me sottoscritto, anche se faccio fatica a volte a rispettarlo, ma per semplici questioni linguistiche, si badi bene...

Insomma inisomma, non è secondo voi un regolamento che andrebbe quanto meno rivisto?
Ripeto io ho sottoscritto all'atto dell'iscrizione il regolamento e proprio per questo da interno mi voglio permettere e prendere il diritto di criticarlo e proporre eventualmente dei piccoli cambiamenti. Mi scuso se sarò sembrato presuntuoso a qualcuno, e se in qualche modo ho urtato la suscettibilità di altri. Ma la lettura di quel regolamento mi ha davvero divertito e quando mi diverto parlo e scrivo un po' a cavolo.
Ma chi me lo fa fare de perde' tutto sto tempo, mi si dirà... Bhooo.

Buonasera a tutti,
N.

Manuela R

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #1 il: Mercoledì 2 Ottobre 2013, 09:02:37 »
Tutti noi iscritti abbiamo accettato il regolamento, ed è giusto osservarlo.
Ma, se devo esprimere la mia opinione, trovo eccessiva la durata del periodo di training.
Io, ad esempio, ho pubblicato 30 poesie e sono ancora "sotto esame".
Nessuna delle mie composizioni è stata respinta o inserita nel portfolio personale, perciò trovo incomprensibile dover aspettare anche più di un giorno per vedere pubblicata una mia poesia.
Ma so che tutti gli autori, più o meno, hanno dovuto affrontare questo percorso.
Quindi, aspetto il mio turno :)

Nanael

  • Visitatore
Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #2 il: Mercoledì 2 Ottobre 2013, 09:28:24 »
E' giusto osservarlo, ma anche legittimo osservarne le mancanze, per me clamorose considerando l'evoluzione della produzione poetica e artistica in generale.  Non dico di cancellare il regolamento ma di aprirlo ad esperienze poetiche semplicemente diverse. Arrogarsi il diritto di indicare cosa sia poesia e cosa no, mi sembra piuttosto ridicolo.  :o
Per il training di cui parli, nemmeno sapevo ci fosse. Ma quello mi sembra un problema effettivamente minore.
Poi, non è da farsene un problema in generale... E' semplicemente un sito che propone scritture e decide lui chi mettere e chi no. Punto. E' che, sempre semplicemente, trovo divertente la regolamentazione della produzione poetica che propone, divertente e assurda. E diciamo pure inquietante, va...
CIao ;D

Max Ray

  • Visitatore
Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #3 il: Mercoledì 2 Ottobre 2013, 10:05:53 »
Spesso si respingono testi di nuovi autori, e poi si inseriscono in "Rime Scelte" composizioni quasi identiche, scritte, però, da autori più quotati.
Lungi da me il desiderio d'esser polemico, ma so bene come funziona il sito. Il giudizio è spesso (troppo) influenzato da simpatia o amicizia consolidata.
Non mi sto certo inventando niente, poiché ne ho avuto conferma da un ex-membro della redazione che mi ha chiarito certi meccanismi.
Tempo fa scrissi sul forum che trovavo sospetto il fatto che le poesie di un redattore finissero tutte in "Rime Scelte", anche quelle oggettivamente mediocri. Poi, casualmente, questo autore ha perso il "tocco magico".
Fino a due anni fa, credo, ogni mio testo finiva automaticamente in "Rime Scelte" perché superava le 200 letture. Gli altri autori hanno protestato e, giustamente, hanno cambiato il sistema. A me non importava niente di tale riconoscimento, infatti ho cancellato circa 150 testi da "Rime Scelte".
Ora il meccanismo è cambiato, ma il criterio di valutazione è basato più sui sentimenti che su oggettivi riscontri meritocratici. Lo stesso discorso si può estendere ai  "prestigiosi" titoli di "autore del mese", dell'anno, del secolo e della storia.
Insomma, ognuno di noi può avere un'opinione su questo sito ma, essendo ospiti, abbiamo il dovere di rispettare le regole. Anche quelle che non ci piacciono. Ma, al tempo stesso, abbiamo il diritto di esprimere tale opinione che, per definizione, resta opinabile.
Per quanto riguarda il periodo di training, trovo anch'io che sia eccessivo.
Io l'ho superato dopo 30 pubblicazioni.
Perciò, Manuela, abbi pazienza. Arriverà anche il tuo momento.
Peace & Love! :)
« Ultima modifica: Mercoledì 2 Ottobre 2013, 10:10:35 da Massimiliano Ruggiu »

Nanael

  • Visitatore
Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #4 il: Mercoledì 2 Ottobre 2013, 10:16:20 »
Non capisco come facciate a non trovarlo assurdo 'sto regolamento... Nel senso che mi pare che per voi è una cosa normale. Sarà che son nuovo. Bho roba da matti  :o
E non mi riferisco al fatto di che si rifiuti o meno un testo... Mi rifersico alla pura e semplice redazione di quel testo. Ma non vi rendete conto che è una cosa che farebbe ridere anche un bambino alle prese con la sua prima bic blu?  :P
Poi certo Pace e Amore, ché tanto non è mica una cosa seria... Con un regolamento del genere...  ;D
 

Offline Amara

Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #5 il: Mercoledì 2 Ottobre 2013, 16:41:50 »
..visto che finalmente c'è vita su Marte, dirò che le obiezioni che ho letto sino ad ora mi sembrano tutte condivisibili, anzi di mio aggiungo che training e portfolio dovrebbero scomparire, visto che chi ne è fuori da anni può pubblicare qualsiasi stupidata, basta che non vada a contravvenire fortemente al regolamento..
credo che il controllo di redazione dovrebbe essere su tutti o nessuno..
e siccome su tutti sarebbe un lavoro immane, penso che nessuno, sia la soluzione..
al più all'iscrizione un controllo su due tre testi per capire se un autore sia ammissibile o meno..

la qualità di alcuni testi è imbarazzante, ma mi si dice che tutti devono poter scrivere e pubblicare..
bene, che quel 'tutti' sia reale..

sul fatto che siamo ospiti e quindi dobbiamo adattarci alle regole di casa, è vero, ma penso che un buon padrone di casa debba curarsi di offrire quello che gradisce la maggior parte, ma anche dei meno a cui, magari, il caffè riscaldato non piace..

un sorriso a tutti...
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Max Ray

  • Visitatore
Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #6 il: Mercoledì 2 Ottobre 2013, 18:50:37 »
Condivido l'opinione di Amara sul fatto che si potrebbe anche eliminare il periodo di training, o ridurlo al minimo. A me è stato detto che il training è anche un modo per limitare l'eccessivo traffico di poesie che va ad influire negativamente sulle letture. Visto il numero attuale di autori attivi, credo che tale gestione del traffico sia tutt'altro che proficua. Il problema, secondo me, è che ci sono autori che, avendo superato da tanto il periodo di training, pubblicano tutti i giorni, con risultati non sempre apprezzabili. Evito la definizione di Amara perché, magari, per molti lettori, quelle "stupidate" sono opere di grande spessore letterario (ok, non ci credo neanche io, ed ho sorriso mentre digitavo il mio pensiero). Ovviamente, non sono in grado di giudicare la qualità delle poesie altrui, perché io non so neppure cosa sia una poesia. Io sono solo uno scrittore di canzoni. Ma ci sono testi scritti veramente male, per forma, utilizzo "creativo" della grammatica e della punteggiatura. Se facessi parte della redazione, eliminerei anche le poesie degli autori che hanno superato il training. Spesso, basta leggere i primi versi per rendersi conto che certi testi non sono proprio fedeli al regolamento. Come ho scritto altre volte, sostengo il principio della soggettività del gusto, ma certe opere sono oggettivamente... "rivedibili".
« Ultima modifica: Mercoledì 2 Ottobre 2013, 18:54:22 da Massimiliano Ruggiu »

Kajemaru

  • Visitatore
Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #7 il: Mercoledì 2 Ottobre 2013, 21:20:21 »
Che certi meccanismi del sito siano alquanto discutibili non credo sia mistero...... ;) questa non è polemica...è realtà...poi voler fare i bravi ospiti in casa d'altri e non voler alzare un polverone è un altro paio di maniche...altrimenti ce ne sarebbero di cose di cui parlare...oh se ce ne sarebbero  ;D

paolo m

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #8 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 08:24:41 »
Mi accodo agli interventi di Amara e Rossi Alessio e porto un caso personale -mi scuserete ma è quello che conosco meglio.
Scrivo da meno di un mese e su 11 testi pubblicati quello che ha avuto più numerosi, favorevoli (e autorevoli!) commenti è l'ultimo: pubblicato, inspiegabilmente, in Portfolio.
Per quanto ho potuto (non) capire, i criteri di selezione sono insondabili e arbitrari, per non dire capricciosi.
Eliminerei questa sezione e per limitare l'ipertrofia degli autori abbasserei il numero di testi pubblicabili (es: 2,3,5 /Settimana rispetto agli attuali 3,5,7) senza controlli sulla qualità dell'opera.
« Ultima modifica: Giovedì 3 Ottobre 2013, 08:33:40 da paolo mariotti »

Max Ray

  • Visitatore
Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #9 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 09:36:56 »
Mi accodo agli interventi di Amara e Rossi Alessio e porto un caso personale -mi scuserete ma è quello che conosco meglio.
Scrivo da meno di un mese e su 11 testi pubblicati quello che ha avuto più numerosi, favorevoli (e autorevoli!) commenti è l'ultimo: pubblicato, inspiegabilmente, in Portfolio.
Per quanto ho potuto (non) capire, i criteri di selezione sono insondabili e arbitrari, per non dire capricciosi.
Eliminerei questa sezione e per limitare l'ipertrofia degli autori abbasserei il numero di testi pubblicabili (es: 2,3,5 /Settimana rispetto agli attuali 3,5,7) senza controlli sulla qualità dell'opera.

Sono d'accordo sul fatto di ridurre le pubblicazioni di ogni autore, nuovo o veterano. Secondo me, non si dovrebbero superare le tre poesie a settimana.
Per quanto riguarda il tuo testo in portfolio, a me ha ricordato lo stile di Aldo Bilato e Amara. Stile che a me non piace perché non mi trasmette nessuna emozione, positiva o negativa. Questa è solo la mia trascurabilissima opinione di profano della poesia. Preferisco tutt'altro genere di testi. Non te ne potrà importare di meno, ma l'avrei respinta anch'io, quella tua poesia, se fossi stato un membro della redazione. Ciò non toglie che possa essere un capolavoro, come quelli di Bilato e Amara (della quale ho letto anche testi che ho apprezzato, per via di una certa somiglianza con le liriche di Manuel Agnelli). Ma, come vedi, il mio approccio alla lettura, non solo alla scrittura, è quella di un amante dei cantautori. Per me la musicalità è fondamentale, nel testo. La tua poesia è anche strutturata male, perciò faccio molta fatica a leggerla. Ma, ripeto, è solo una mera questione di gusto personale. Preferisco leggere autori come Eleonora Strazzante, Tonia Fracella, Stefano Canepa, Alessio Rossi, Elisa Cordovani o il buon vecchio Crocetti. De gustibus non disputandum est :)

paolo m

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #10 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 09:48:23 »
Certo che 'non disputandum est' e proprio per questo è inaccettabile un filtro che dovesse basarsi proprio sui gusti.
Non credo nemmeno che sia finita in Portfolio per una questione di 'gusto', non arrivano a tanto...
Essere paragonato ad Amara è uno dei migliori complimenti che potevi farmi!
Ciao.

Max Ray

  • Visitatore
Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #11 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 10:14:43 »
Certo che 'non disputandum est' e proprio per questo è inaccettabile un filtro che dovesse basarsi proprio sui gusti.
Non credo nemmeno che sia finita in Portfolio per una questione di 'gusto', non arrivano a tanto...
Essere paragonato ad Amara è uno dei migliori complimenti che potevi farmi!
Ciao.


Per esperienza personale, so che il gusto di un redattore, piuttosto che di un altro, incide molto sulla valutazione. Discutendo con uno di loro, ho saputo che c'erano pareri contrastanti nei confronti dei miei testi, durante il periodo di training. Ciò non mi sorprende, dato che il 99% di quei testi non piacevano neppure a me, infatti li ho eliminati dal sito ed ho scaraventato nella spazzatura le copie cartacee. Fosse dipeso da un certo redattore, il mio periodo di training sarebbe stato molto più lungo. Ed ora posso sinceramente dire che non sarebbe stato un errore. Alcune delle mie prime composizioni erano troppo prosastiche, altre, invece, scritte in terzine rimate che ora non sopporto più. Ho tenuto solo "L'Angelo Del Peccato" perché il gentile omaggio di Elide Fumagalli, ha nobilitato il testo.
Non sorprenderti se ti dico che la presenza di un redattore o di un altro fa la differenza, nella decisione. Mi è stato anche detto che spesso è un solo redattore a valutare le poesie proposte, senza confrontarsi con gli altri membri della redazione.
« Ultima modifica: Giovedì 3 Ottobre 2013, 10:23:21 da Massimiliano Ruggiu »

paolo m

  • Visitatore
Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #12 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 10:38:07 »
ah...di male in peggio.

Offline poeta per te zaza

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  • Infinito è spazio che precede e segue l'orizzonte
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #13 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 13:32:57 »
Mi è stato anche detto che spesso è un solo redattore a valutare le poesie proposte, senza confrontarsi con gli altri membri della redazione.


Spero tanto che non sia vero, spero che lo staff del sito, Luigi o  Elisabetta ci leggano  e chiariscano...

Zaza
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline Webmaster

Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #14 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 14:37:24 »

Spero tanto che non sia vero, spero che lo staff del sito, Luigi o  Elisabetta ci leggano  e chiariscano...

Zaza

La poesia viene valutata da un solo redattore quando la poesia è palesemente pubblicabile e non vi è alcun motivo di discussione. Se c'è anche un solo motivo di dubbio, la poesia viene discussa in redazione.
Anche se la poesia è grossolanamente impubblicabile, tipo piena di errori di grammatica od offensiva per qualcuno, viene comunque discussa in redazione.
Se invece la discussione è inutile perché la poesia è sicuramente pubblicabile, è inutile discuterne.
Quindi si, le poesie possono essere pubblicate anche sulla valutazione di un solo redattore, ma le poesie che vengono respinte sono sempre sottoposte a discussione.
La presenza di un redattore o di un altro non fa differenza, le poesie che sono pubblicate senza valutazione sono veramente poche e solo su criteri condivisi, mentre anche un solo aspetto dubbio ne provoca la permanenza in convalida.
« Ultima modifica: Giovedì 3 Ottobre 2013, 14:41:05 da Luigi. »