Visto che ancora sto magicamente nel forum... ne approffitto
E dico che gli ultimi due interventi ecumenici son piuttosto decentrati... per cosi' dire...
Il concetto qui è che se si possa o no considerare un luogo poetico un sito che non accetta la diversità ma che massifica in modo vertiginoso... Non si sta parlando di un universale: son giusti i roglamenti o no. Diciamo che son giusti. E lo sono soprattuto in un sito che pubblica e da risonanza ai testi di migliaia di autori. Se non ci fossero filtri sarebbe un caos e ne risulterebbe una massa ancor piò opaca e indistinta di testi, ancor più opaca e indista di quella che di per sé già questo sito possiede (per eccessiva quantità di inserimenti per autore, per eccessiva omologazione di stili o falsi stili ecc. ecc.).
MA per la miseria,
che c'entrano le case editrici non a pagamento
... Nulla. Quelle pubblicano forse un poeta ogni anno. Qui si sparano in "etere" migliaia di omologazioni testuali in serie... Qulle hanno una filosofia editoriale, chiara e molto meno complessa rigida e scolastica di questo sito. Quelli rischiano capitale per una sola pubblicazione, qui, come in ogni sito internet/comunità, attraverso al massificazione mantengono la compattezza e l'incremento di un preciso tipo di utente, favorendo la costruzione di un blocco forte di partecipanti di tipo medio... In questo modo si manterrà sempre una quantità significativa rispetto alle divergenze che si prefersice (o se preferite, si tende a...) relegare (quale altro senso potrebbe avere il famigerato portfolio), non stimolare, in modo che non si provochino cattivi stimoli o dissuadenze partecipative nel prezioso utente medio (che è sempre il più numeroso). Tutto ciò giustamente e leggittimamente. Tra l'altro non credo che questo sito non riesca a guadagnarci che delle cifre poco significative, almeno per quanto riguarda il numero di visite al sito e i pochi bannerini che compaiono (non so nemmeno in che misura gestiti da loro... e comunque davvero fastidiosi in un sito di poesia, ma questo è un altro discorso, che sarebbe anche piacevole aprire in un nuovo post, tipo: ma che ci guadagnano i siti di poesia? Un bel post, magari fra un po', se ci riesco prima di essere disintegrato...).
Insomma, per dirla semplice semplice: le case editrici NON A PAGAMENTO puntano alla qualità; qui si punta alla quantità (nel senso di massa informe). Punto.
Per tornare al centro e all'ansia ecumenica di alcuni utenti, quello che si sta discutendo in questi post è la validità e la coerenza del regolamento, non se debba esserci o no.
Personalmente penso sia un regolamento assurdo e applicato in maniera ancora più assurda (senza che mi rimetto a dire il perchè, ché già ho attacca la pippa in altri post, riguardo al tema).
E non credo che qui nessuno stia montando una tragedia. Si parla e discute in forma piuttosto tranquilla. Poi è chiaro che la tentazione all'ecumenismo e alla pseudo "leggerezza" è sempre molto forte, chè è più comodo...
Un ultimo punto. Che sia un sito amatoriale non significa che debba essere mediocre. Anzi credo che proprio per il suo carattere easy diciamo, dovrebbe mettere a disposzione dei lettori esperienze poetiche diverse, "altre", che possano ampliare il loro panorama di letture, con tutto ciò che ne deriva... MA pare proprio che si prefersica mantenere la mappa indistinta...
Insomma il vostro "sollevare la pace" :angel:non dà leggerezza, anzi a me dà una pesantezza de stomaco
, de braccia, de capelli, tutto n'ammosciamento...
Credo che il concetto di "leggerezza" vi sfugga assai... La vostra di "leggerezza" ammazza lo scambio. Sempre co' sta paura dei cambiamenti...
Madonna, manco c'avessimo 90 anni e stessimo parlando di riduzione di sussidi. Mancano stessimo parlando di lavoratori in rischio "dislocazione"... ecc. ecc. Stiamo parlando di un allegro sito di "poesia" che secondo alcuni dei suoi autori (ed ex autori) ha molte e fondamentali falle.
Tranquilli, tanto non cambia nulla. D'altra parte si vede cha alla maggior parte delle persone va bene cosi', ovviamente. E quindi continuano a parlarsi e a scriversi addosso, come a dire: antipoesia per eccellenza.
All'utente qui sopra: guardati dalle scaturagini che son poco consone ad una signora...
Un bacio appassionato