Autore Topic: I cavilli del regolamento  (Letto 4955 volte)

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Offline poeta per te zaza

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #15 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 15:03:17 »
Ne sono lieta, Luigi, però, a mio avviso, sarebbe auspicabile che anche quelle palesemente
pubblicabili venissero lette da più persone, nell'ottica di eventuali "Rime scelte" autorizzate
in contemporanea alla pubblicazione, come ho visto a volte accadere, in quanto su cinque persone,
quattro potrebbero pensare alla "vetrina" e una no, che magari, sfiga, è l'unica che ha letto la poesia.

Grazie anche della tempestività, Luigi!


Zaza
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Offline Webmaster

Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #16 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 15:06:03 »
Ne sono lieta, Luigi, però, a mio avviso, sarebbe auspicabile che anche quelle palesemente
pubblicabili venissero lette da più persone, nell'ottica di eventuali "Rime scelte" autorizzate
in contemporanea alla pubblicazione, come ho visto a volte accadere, in quanto su cinque persone,
quattro potrebbero pensare alla "vetrina" e una no, che magari, sfiga, è l'unica che ha letto la poesia.

Grazie anche della tempestività, Luigi!


Zaza

Qui stavamo parlando della convalida delle poesie. Poi ovviamente ogni redattore legge il più possibile di tutte le poesie pubblicate. Anche perché vengono fatti controlli anche sulle poesie pubblicate direttamente, nei limiti del possibile.

Kajemaru

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #17 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 15:33:16 »
Ringrazio intanto Massimiliano Ruggiu per le letture alle mie poesie,apprezzo molto  :D
Poi cercando di fare polemica il meno possibile aggiungo che certe valutazioni da parte della redazione su alcuni testi pubblicati sono non solo discutibili ma incomprensibili...
Ho letto poesie convalidate con palesi ed orribili errori di grammatica oppure di una banalità disarmante,mentre testi pubblicati in portfolio che definirei degne di essere lette non solo dagli autori del sito e relegate ad una strisciolina ma da tutti...
Vogliamo parlare poi delle rime scelte? no, meglio non parlarne...
Qui non si tratta di essere poeti o meno...io sono poeta? forse....o forse no,non sta a me stabilirlo.Qui si tratta di dati di fatto...
Ho sentito numerosi casi di autori che hanno pubblicato poesie che erano state convalidate,poi per motivi che non sto a spiegare le avevano cancellate e nel riproporre le stesse ed identiche poesie se le sono viste rifiutate o messe in portfolio...
Qui vedo una vera e propria mancanza di coerenza perchè se un testo era valido prima non può magicamente contrastare il regolamento dopo..e non parlo di un singolo testo ma di più testi...
Anche se la cosa non riguarda me personalmente devo dire che è una delle cose che mi da modo di dubitare sulla coerenza e sul metro di giudizio della redazione,mi dispiace dirlo ma è così...
« Ultima modifica: Giovedì 3 Ottobre 2013, 15:40:29 da Rossi Alessio »

Offline Vincenzo Rocciolo

Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #18 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 15:39:05 »
Salve a tutti. Sono su questo sito dal 2009; confesso di non essere molto attivo e di non venirci spesso, perché fin dall'inizio ho trovato il Regolamento, anche se l'ho accettato, di una rigidità incredibile. La poesia è, a mio avviso, per sua stessa definizione, qualcosa di intimo e soggettivo, e sottoporre a valutazione una composizione poetica per ritenerla degna o no di essere pubblicata, è quanto meno una contraddizione in termini. Diverse delle mie poesie sono state pubblicate, alcune sono state respinte, e, francamente, a mio avviso, a volte quelle respinte erano decisamente più stimolanti e interessanti di alcune di quelle pubblicate; questo la dice lunga sui criteri soggettivi di chi giudica e di chi è giudicato. Posso capire da parte dei redattori l'imbarazzo a pubblicare una poesia palesemente sgrammaticata o offensiva, mi è difficile invece accettare giudizi del tipo: "composizione troppo prosastica", oppure "tema di cronaca ancora troppo caldo"; forse esiste uno stile predefinito e comunemente accettato di come deve essere una poesia, o forse esiste un "tempo" prestabilito per comporre? Non sono d'accordo nemmeno sul training, su Rime scelte o l'Autore del mese, e altre cose del genere; per mia struttura mentale sono per la massima libertà e partecipazione, per la non discriminazione e soprattutto per la semplicità, senza tanti cavilli e senza interferenze del tutto soggettive. Mi si dirà: allora cosa ci stai a fare qui? Risposta: perché penso che ad ognuno di noi che si diletta a scrivere fa comunque piacere far leggere quello che scriviamo, avessi più tempo mi piacerebbe anche leggere e commentare quello che scrivono altri, ma non riesco mai a trovare il tempo libero per farlo. In conclusione, il mio consiglio ai redattori è: più semplicità, meno soggettività, più accettazione della libertà di espressione!

Max Ray

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #19 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 16:16:01 »
Ovviamente, non farei mai il nome di chi mi ha dato certe informazioni. Ma i frequentatori più assidui del forum, ricorderanno una discussione fra un autore che si lamentava di una sua poesia respinta e un redattore che gli diceva candidamente di essere stato lui a respingerla. Il tutto è avvenuto alla brillante luce del forum. Se il metodo lavorativo è cambiato in questi ultimi giorni, ne prendo atto. In me non c'è il minimo intento polemico. Ma sono abituato a parlare sempre con cognizione di causa, altrimenti preferisco tacere.
« Ultima modifica: Giovedì 3 Ottobre 2013, 16:17:43 da Massimiliano Ruggiu »

’Manuela’

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #20 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 18:07:57 »
Non sono d'accordo nemmeno sul training, su Rime scelte o l'Autore del mese, e altre cose del genere; per mia struttura mentale sono per la massima libertà e partecipazione, per la non discriminazione e soprattutto per la semplicità, senza tanti cavilli e senza interferenze del tutto soggettive.


Concordo

Offline Antonio Terracciano

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #21 il: Giovedì 3 Ottobre 2013, 23:06:59 »
Premettendo che sono senz'altro il più dilettante tra i validi, ma pur sempre dilettanti, autori del sito, vorrei fare, come ogni tanto mi piace, il bastian contrario, ed affermare che io trovo valido e stimolante il regolamento di questo sito (esame delle prime poesie, eventuali loro bocciature, confino in "portfolio" , eccetera) . Tutto ciò, anziché avvilirci, ci dà un'importanza (lontanamente) paragonabile a quella che potrebbe darci una casa editrice cartacea (non quelle a pagamento! ) , una casa editrice in cui forse neppure l'un per cento dei testi proposti dai nuovi autori viene accettato.
E il commettere errori da parte della redazione fa parte del gioco e deve essere dato per scontato. Ho ripreso in mano, giorni fa, i due romanzi che possiedo del povero Guido Morselli, morto suicida nel 1973 soprattutto perché la sua produzione, oggi riconosciuta come validissima, non veniva accettata da nessun editore. E Baudelaire litigava col suo editore, che voleva cambiargli qualche verso delle "Fleurs" ( ! ) , mentre Proust non si rese forse mai conto di avere scritto il capolavoro del Novecento (la "Recherche" ) , e si dimostrava già felicissimo se "Le Figaro" gli pubblicava qualche articolo...
Il mondo della letteratura è fatto così: né gli editori né gli autori sono davvero in grado di capire se ciò che esaminano o che hanno scritto è valido. Esiste un solo arbitro: il tempo. Ed anch'esso è bizzarro; ciò che piace in certe epoche non piace in altre: in settecento anni Dante ha avuto parecchi alti e bassi, e Quasimodo al giorno d'oggi non sembra morto qualche lustro fa, ma da un secolo...
La sorte di ogni produzione letteraria è capricciosa, e penso che chi la fa (soprattutto se da dilettante) viva più serenamente tenendo presenti tanti illustri precedenti.

Offline Elena Poldan

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #22 il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 00:53:26 »
Ogni intervento contiene delle verità, in particolare l'ultimo, che condivido e che trovo abbia, con disinvoltura, alleggerito anche la portata di un discorso che, come una valanga, stava assumendo dimensioni, a mio modo di vedere, sproporzionate rispetto alla sua scaturigine.
Ritengo che si debba stare in questo sito, in cui si scrive per diletto (sia pure con una certa serietà e anche bravura da parte di alcuni), con lo spirito consono a qualcosa che esula dal professionismo e dalla professionalità. Chi scrive, chi commneta, il modo, la redazione, la giuria, le loro decisioni, tutto è discutibile nell'ottica del rigore, che qui non può e non deve esserci. Per cui, va bene esprimere un proprio disappunto di fronte a qualcosa che non si condivide, ma senza andare oltre, farlo credo sia fuori luogo. Un po' di leggerezza aiuta sicuramente a guardare le cose da un'ottica differente, e chi mi ha preceduta, è stato molto bravo ad alleggerire e, spero, anche a placare gli animi.

Elena

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Nanael

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #23 il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 08:52:48 »
Visto che ancora sto magicamente nel forum... ne approffitto 8)

E dico che gli ultimi due interventi ecumenici son piuttosto decentrati... per cosi' dire...
Il concetto qui è che se si possa o no considerare un luogo poetico un sito che non accetta la diversità ma che massifica in modo vertiginoso... Non si sta parlando di un universale: son giusti i roglamenti o no. Diciamo che son giusti. E lo sono soprattuto in un sito che pubblica e da risonanza ai testi di migliaia di autori. Se non ci fossero filtri sarebbe un caos e ne risulterebbe una massa ancor piò opaca e indistinta di testi, ancor più opaca e indista di quella che di per sé già questo sito possiede (per eccessiva quantità di inserimenti per autore, per eccessiva omologazione di stili o falsi stili ecc. ecc.).
MA per la miseria,  :o che c'entrano le case editrici non a pagamento  :o... Nulla. Quelle pubblicano forse un poeta ogni anno. Qui si sparano in "etere" migliaia di omologazioni testuali in serie... Qulle hanno una filosofia editoriale, chiara e molto meno complessa rigida e scolastica di questo sito. Quelli rischiano capitale per una sola pubblicazione, qui, come in ogni sito internet/comunità, attraverso al massificazione mantengono la compattezza e l'incremento di un preciso tipo di utente, favorendo la costruzione di un blocco forte di partecipanti di tipo medio... In questo modo si manterrà sempre una quantità significativa rispetto alle divergenze che si prefersice (o se preferite, si tende a...) relegare (quale altro senso potrebbe avere il famigerato portfolio), non stimolare, in modo che non si provochino cattivi stimoli o dissuadenze partecipative nel prezioso utente medio (che è sempre il più numeroso).  Tutto ciò giustamente e leggittimamente. Tra l'altro non credo che questo sito non riesca a guadagnarci che delle cifre poco significative, almeno per quanto riguarda il numero di visite al sito e i pochi bannerini che compaiono (non so nemmeno in che misura gestiti da loro... e comunque davvero fastidiosi in un sito di poesia, ma questo è un altro discorso, che sarebbe anche piacevole aprire in un nuovo post, tipo: ma che ci guadagnano i siti di poesia? Un bel post, magari fra un po', se ci riesco prima di essere disintegrato...).

Insomma, per dirla semplice semplice: le case editrici NON A PAGAMENTO puntano alla qualità; qui si punta alla quantità (nel senso di massa informe). Punto.

Per tornare al centro e all'ansia ecumenica di alcuni utenti, quello che si sta discutendo in questi post è la validità e la coerenza del regolamento, non se debba esserci o no.
Personalmente penso sia un regolamento assurdo e applicato in maniera ancora più assurda (senza che mi rimetto a dire il perchè, ché già  ho attacca la pippa in altri post, riguardo al tema).
E non credo che qui nessuno stia montando una tragedia. Si parla e discute in forma piuttosto tranquilla. Poi è chiaro che la tentazione all'ecumenismo e alla pseudo "leggerezza" è sempre molto forte, chè è più comodo...
Un ultimo punto. Che sia un sito amatoriale non significa che debba essere mediocre. Anzi credo che proprio per il suo carattere easy diciamo, dovrebbe mettere a disposzione dei lettori esperienze poetiche diverse, "altre",  che possano ampliare il loro panorama di letture, con tutto ciò che ne deriva... MA pare proprio che si prefersica mantenere la mappa indistinta... 
Insomma il vostro "sollevare la pace"  :angel:non dà leggerezza, anzi a me dà una pesantezza de stomaco ???, de braccia, de capelli, tutto n'ammosciamento...  :-[ Credo che il concetto di "leggerezza" vi sfugga assai... La vostra di "leggerezza" ammazza lo scambio. Sempre co' sta paura dei cambiamenti...
Madonna, manco c'avessimo 90 anni e stessimo parlando di riduzione di sussidi. Mancano stessimo parlando di lavoratori in rischio "dislocazione"... ecc. ecc. Stiamo parlando di un allegro sito di "poesia"  che secondo alcuni dei suoi autori (ed ex autori) ha molte e fondamentali falle.
Tranquilli, tanto non cambia nulla. D'altra parte si vede cha alla maggior parte delle persone va bene cosi', ovviamente. E quindi continuano a parlarsi e a scriversi addosso, come a dire: antipoesia per eccellenza.

All'utente qui sopra: guardati dalle scaturagini che son poco consone ad una signora...  ;)
Un bacio appassionato   :P

Offline Elena Poldan

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #24 il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 09:04:09 »
all'utente qui sopra:
non vedo tentativi di massificare nel sito, non ho nessuna paura del cambiamento nè alcuna vocazione ecumenica, ma la ribellione sono abituata a convogliarla in modo intelligente e verso cause che lo meritino.
I baci appassionati le riservi alle sue amiche e le invidio il suo tempo libero... io, purtroppo non ne ho, e anche per questo motivo, non posso rispondere come vorrei, perchè devo scappare al lavoro.

Poichè, come sempre accade quando prendo parte ad una discussione qui nel forum, vengo tacciata delle cose più assurde (ma pavida ed ecumenica ancora mi mancavano  :o)prendo congedo e volo in paradiso...  ;D
Elena

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Max Ray

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #25 il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 09:16:33 »
Io non credo che il discorso stesse assumendo "dimensioni sproporzionate", come dice Elena. Il forum dovrebbe essere uno spazio nel quale esprimere le proprie opinioni, con molta sincerità d'animo (dote sempre più rara), senza srotolare chilometri di lingua sempre pronta all'uso. Di solito, questo spazio viene riempito da haiku e poesie sperimentali (?!). Ogni tanto, è interessante confrontare il proprio pensiero con quello degli altri autori del sito. Nessuno degli interventi può definirsi oltraggioso, secondo me. Purtroppo, compaiono molti nomi che fungono da semplici spettatori, sebbene siano utenti attivi di questo apprezzabile sito. Ed è proprio questo, il punto. Muoviamo delle critiche con l'unico scopo di migliorare, almeno secondo il nostro parere, un livello già discreto, sotto diversi aspetti. Se fossimo convinti che questo luogo sia infestato da orchi e streghe cattive, migreremmo verso lidi a noi più congeniali. Ben vengano, le persone come Nanael e Crocetti, se portano con loro una ventata d'aria nuova, in questa stagnante atmosfera del forum. A me piacciono anche le discussioni accese, purché non si scada nell'offesa e nella volgarità. E' sempre meglio muovere delle critiche alla luce del sole, piuttosto che denigrare il sito nell'oscurità, come fanno tante persone. Invece di riempire la bacheca dei commenti con adulazioni tanto false quanto ridicole, si dovrebbe, ogni tanto, esprimere il proprio parere. Anche per dire che qui è tutto meraviglioso, se lo pensate realmente.  8)
« Ultima modifica: Venerdì 4 Ottobre 2013, 09:29:06 da Massimiliano Ruggiu »

Nanael

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #26 il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 09:49:36 »
Elena, scusami se ti son sembrato offensivo... Volevo solo stuzzicare un po' ;D
Poi se tu non vedi quello che è sotto la luce del sole, avrai i tuoi motivi. Diciam cosi' dai...
Per il resto, ti assicuro che non invidieresti il mio tempo libero...

A Massimija' sei un gajardo me pare de capi'. E dici con quattro righe  l'essenziale della questione. Ti invidio la sintesi, senza dubbio...

Hasta pronto

Max Ray

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Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #27 il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 09:58:14 »
Nanael, vedo che non hai ancora pubblicato una delle tue poesie respinte, qui sul forum.
Non vuoi proprio soddisfare la nostra curiosità :)
Sarebbe un altro interessante spunto di discussione, senza nessun intento polemico

Offline Webmaster

Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #28 il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 10:01:55 »
... E' sempre meglio muovere delle critiche alla luce del sole, piuttosto che denigrare il sito nell'oscurità, come fanno tante persone...

Voglio intervenire per dare merito di questa affermazione. Sapeste quante volte ci vengono a dire "Ma sai che ha detto quello/a di voi? Ha detto che..." è giù delle affermazioni che a quel punto non sappiamo neppure quanto siano vere o false, in quanto ci lasciano esterrefatti in quanto "quello/a" in realtà usufruisce del sito in maniera notevole, avendo il proprio indirizzo personale e quindi praticamente un sito proprio in cui pubblicare le proprie poesie quando e come vuole, e solo con le proprie poesie.

Offline Webmaster

Re:I cavilli del regolamento
« Risposta #29 il: Venerdì 4 Ottobre 2013, 10:04:50 »
Nanael, vedo che non hai ancora pubblicato una delle tue poesie respinte, qui sul forum.
Non vuoi proprio soddisfare la nostra curiosità :)
Sarebbe un altro interessante spunto di discussione, senza nessun intento polemico

Non può farlo sia perché non è che si possa pubblicare nel forum le poesie respinte dalla redazione, altrimenti che facciamo, un secondo sito di poesie nel forum? ...sia perché si è cancellato dal sito.