Salve a tutti,
son nuovo del sito e volevo schiarirmi un po' le idee sul suo funzionamento. Ho scritto al sito ma non ho ancora ricevuto risposte. Cosi', nel frattempo, mentre aspetto, mi piace esporre agli altri membri del forum alcune mie perplessità sul regolamento di questo sito.
Premetto che il sito è gagliardo, frizzante e pimpante. Pieno di cosette simpatiche. Di certo non ci si annoia. Neanche (e forse soprattutto) leggendo il suo regolamento (che, va detto, ho sottoscritto all'atto dell'iscrizione).
Venendo al punto, ho letto insomma il regolamento per la pubblicazione e in particolare le domande frequenti sul funzionamento del regolamento. A parte che, tanto per dire..., trovo quanto meno anomalo che un regolamento venga specificato (in modo assai più "delucidante") fuori dalla spazio specifico dedicato alla normativa. Intendo dire, non è mica normale che per capire meglio il funzionamento e conoscerne veramente le caratteristiche si debba andare a leggere fuori dallo spazio del regolamento stesso... cioè cliccando sul classico link delle domande frequenti. Cosa che infatti non faccio se non rarissimamente... Si scrivesse allora chiaramente qualcosa come "per capire meglio il regolamento" o "per saperne di più" o "specificazione delle applicazioni del regolamento" o ecc ecc ecc
Ma vabbè, a parte questo primo scarto logico (più o meno rilevante), trovo poi nella sezione delle delucidazioni una lunga lista di caratteristiche da dover evitare per non incappare in una mancata pubblicazione.
Parto da certi punti. Nel testo si dice che una poesia non può essere contro il regolamento, ovvero contrario a quelle caratteristiche suggerite nel testo "effettivo" del regolamento, (che sebbene trovi abbastanza rigido e al contempo approssimativo, insomma barcollante, è rispettabile...). E fin qui siamo d'accordo.
Poi al seguente punto dice che un testo viene rifiutato perchè "è di diverso genere letterario". E vabbè. Tra i generi si segnala che non verranno accettati testi in prosa, per quanto di grande liricità ecc. E spiega che viene considerata prosa la forma non divisa in strofe, versi ecc. Si dice poi che una prosa suggestiva, per quanto poetica, resta prosa, senza però dire - e questo secondo è molto "rilevante"- che nemmeno vale l'incontrario... Cioè che lo stesso criterio escludente dovrebbe valere per i testi divisi in falsi versi, attraverso il semplice tagliare la riga a metà. E' ovvio che, per quanto strutturato sia, una testo in versi che nasconde in realtà una semplice prosa piena di frasi tipiche del "poetichese" non può considerasi scrittura poetica. Integrando la regola con queste considerazioni la "norma" risulterebbe più "tonda" a mio parere.
In un certo senso, detto per inciso, capisco i "legislatori" del sito comunque, perchè pensare di scrivere delle regole per la composizione poetica è una cosa talmente assurda che, se non si cerca di ammorbidire, di relativizzare e non intirizzire, è facile rischiare il grottesco. Io per primo scrivo spesso in prosa sotto forma di versi... Non è che sono Luzi o Bufalino o ecc. ecc. E anche in questo sito, non me ne voglia nessuno, moltissime cose da me lette fin ora son proprio delle prose decapitate... Per quanto in forma "computata", per quanto strutturata (sonetti, disdici e giochetti vari), resta solo una prosa andando a capo a metà riga. Punto e a capo...
Andando avanti in questa stimolante lettura, si parla pure di figure poetiche, lasciando ben inteso che ne tutelano la conoscenza (si lo so, è una frase un po' scura la mia...)... E' che tutto 'sto "regolamentizzare" la scrittura mi pare il regolamento dello Scrable... A questo punto mettessero una lista di figure poetiche e bonanotte, tutti a buttar giù centoni... "Eh no - mi si dirà - il regolamento, appizzato nelle domande frequenti, dice esplicitamente che non si devono usare figure talmente usuali da risultare scontate e ci sono pure degli esempi". Ma santa Eularia dico io, ma se è pieno di "poetichese" la roba che leggo. E scusate eh...
Bisogna ora specificare che quest'ultimo punto e gli altri punti che segnalo in seguito son da considerare, cosi' si dice nel testo, sotto il criterio della "rilevanza all'interno del testo". Ci sarà quindi una tavoletta pitagorico-poetica di convalida mi dico io...
Comuqnue... Vien sconsigliato l'uso del linguaggio diretto e ci viene pure spiegato cosa sia, forse dimenticando che il linguaggio diretto prima di essere quello che descrivono (cioè che "spiega il sentimento invece di esporlo"...) è una funzione del linguaggio e quindi nucleo stesso di qualsiasi espressione del linguaggio stesso, compresa quella poetica (per inciso, sulla funzionalità del linguaggio poetico ho letto ieri un bel post in questo forum...).
Questi sono alcuni punti davvero inquietanti del regolamento (o della sua applicazione...) a mio modo di vedere.
Poi ce ne sono altri meno evidentemente parziali... Come ad esempio il "divieto" ad usare un elenco (bè, dipende, mi si dirà, dalla rilevanza nel testo. Coff)... E perchè?
O anche: non vengono accettati testi personali che solo potrebbero capire le persone a cui sono indirizzati. Scusate ma questo mi sembra un po' eccessivo... Il linguaggio poetico è dotato di pervasività, e può suggerire o indicare o proporre al di fuori della funzione concreta che si era proposto, anche perchè se non fosse cosi', non staremmo davanti ad un linguaggio poetico, ma ad una semplice frescaccia...
A mio modo di pensare la poesia, anche il punto "Non ha consistenza poetica" (eccesso di situazionismo diciamo) non è rilevante. Ho letto (mi viene in mente Kavafis) molte poesie dove nulla o poco (da valutare per il criterio di rilevanza nel testo...Coff coff) c'era di poetico nel linguaggio, ma solo si descrivevano situazioni, dalle quali poi tutto il linguaggio era trasfigurato poeticamente.
Alla fine, davvero incomprensebile secondo me, ci si arroga addirittura il diritto di valutare il percorso poetico di un autore, considerando se pubblicare o no un suo nuovo testo, quando considerato inferiore ai precedenti. Ma considerato da chi? Da chi ha fatto il regolamento... mi si dirà. Ho ancora il dubbio se ho letto bene quel punto. Spero di no...
E mi fermo qui, perchè altrimenti mi andrebbe di analizzarle tutte 'ste norme. Naturalmente, considerazioni come il rispetto per la sensibilità altrui in qualsivoglia campo o sfera dell'esperienza è da me sottoscritto, anche se faccio fatica a volte a rispettarlo, ma per semplici questioni linguistiche, si badi bene...
Insomma inisomma, non è secondo voi un regolamento che andrebbe quanto meno rivisto?
Ripeto io ho sottoscritto all'atto dell'iscrizione il regolamento e proprio per questo da interno mi voglio permettere e prendere il diritto di criticarlo e proporre eventualmente dei piccoli cambiamenti. Mi scuso se sarò sembrato presuntuoso a qualcuno, e se in qualche modo ho urtato la suscettibilità di altri. Ma la lettura di quel regolamento mi ha davvero divertito e quando mi diverto parlo e scrivo un po' a cavolo.
Ma chi me lo fa fare de perde' tutto sto tempo, mi si dirà... Bhooo.
Buonasera a tutti,
N.