Venne il giorno
E ogni cosa si rischiarò,
Niente accadde per caso
Tutto da tempo era già deciso.
Iniziai la mia vita
Già desto e felice
Intento a solleticarmi sotto
Un sole quasi estivo di
Giugno, che mi scaldava il cuore.
Non saprei dire ancora
Oggi del perché del mio stupore,
Ma mi lasciai lusingare e
Incantato, al volger del nuovo giorno, rimasi.
Lente scivolavano su di me
Lacrime di gioia
E persino mia madre
Non seppe fare altrettanto.
Oramai ciò che fu
Velocemente è stato dimenticato
E nulla lo riporterà alla luce,
Né il ricordo potrà mai
Togliere alla mia storia
Orpelli d’incanto, io
Saverio, in quel dì, assaporai l’aurora.
E furono gli anni accosti, a rallegrar il
Silente passo di quel momento
Saliente, dove ogni
Attimo condiviso è stato
Naturalmente vissuto in
Totale sintonia e
Unione di vite.
Nacqui il venti di giugno del millenovecento sessant’uno,
Oggi ch’è mio compleanno, ancora ricordo!
© Saverio Chiti, 20 giugno 2013
(Mie personali note, in acrostico stile!)