Lungo i binari della solitudine,
obiettore di fede dagli occhi bendati,
rigurgito salmi sull'altare del vento,
espellendo il rimorso dei miei peccati.
Divoro silenzi tra la polvere e il cielo,
abbracciato all'inerzia di un fuoco di paglia,
nascondendo le lacrime sotto il cappello,
antiche compagne delle notti di veglia.
Vivo di sogni sempre più stanchi,
ancorato al respiro su un letto di sabbia,
inventando un destino da carezzare,
ricordi felici da appendere al collo,
oscurando la sete con un sorso di mare.