La mia poesia vìola le regole della community?

[Daniele Lapenna]

Buondì a tutti e salutoni a tutti. 

Dopo la pubblicazione della mia ultima poesia, Rivoluzione
ho ricevuto il commento dell' utente Violeta C la quale mi fa notare che "sei fuori regolamento, questo non è un sito politico".
Siccome io mi baso su questo regolamento, suppongo di non aver violato nulla,
dacché ho scritto anche altre poesie politiche ( come "Scalata ai Monti", "Distruggendo la Democrazia",.. ) e mi son divertito a leggere
altre poesie di autori che hanno creato delle belle poesie satiriche.

Siccome successivamente a quel commento ci sono altri che insinuano qualcosa di misterioso, 
volevo chiedere quindi se ho violato il regolamento di pubblicazione.

Grazie e salutoni a voi.
Buon lavoro e complimenti ancora per il nuovo look del sito. 

[Saverio Chiti]

...non la trovo!

[Daniele Lapenna]

Comunque nel regolamento vi è scritto:

"Nei criteri di opportunità rientra anche la presenza di espressioni
- volgari
- pornografiche o di sesso esplicito
.. blablabla...
- ECONOMICHE O POLITICHE"

quali sono le espressioni Economiche e Politiche scritte nella poesia?
Che io seppia ( o sappia che dir si voglia ) le espressioni economiche e politiche sono:
recessione, deficit, bilancio, Stato, inflazione....
E queste parole o simili NON ci sono. Quindi non c'è violazione.

Proseguiamo.

"- offesa e diffamazione a persone fisiche"
C'è qualche offesa? Qualche diffamazione?
Se sì spiegatemi dov'è.
Ho riportato delle cose che sanno tutti e che sono accadute.

Nella mail mi avete scritto
""Gentile Autore, abbiamo preso visione del testo da te inserito " Rivoluzione" in categoria " Ribellione " -
La Redazione ne ha valutato vari aspetti e concorda nel ritenerlo non idoneo alla pubblicazione in quanto non conforme alle regole del sito, per quanto concerne la poesia.
In effetti potrai leggere il regolamento, ove viene specificato, tra l'altro, che tra i testi non consentiti ci sono :
Nomi propri di persona inseriti nel testo, testi polemici , o polemiche fra autori, offesa o diffamazione a persone fisiche, economiche o politiche, che incitino all'odio, alla violenza, al razzismo, a qualsiasi discriminazione sessuale, religiosa o politica, né volgarità o insulti, che possano essere di offesa per la sensibilità civile o religiosa, pubblicità commerciale, che possano essere ritenute contrarie alle Leggi vigenti
Troverai utili informazioni, sui testi consentiti e non, a questo indirizzo: http://www.scrivere.info/faq.php
Un cordiale saluto."

Dove sono i nomi propri di persona?
1 - nel regolamente non si parla di nomi propri di persona
2- nella poesia sono cognomi
3- se scrivo, dunque, Bosso al posto di Bossi, ma poesia va bene. Vero?

Ora attendo una risposta da qualcuno.
Perché se non ho violato nulla, io la poesia la posso ripubblicare.

Attendo spiegazioni.
Grazie. 

[Webmaster]

Non ci prendere in giro. Siccome non sono consentiti "nomi", tu usi i "cognomi" Ma dai!!
Comunque no, tu non puoi parlare di persone precise, nel nostro sito. Se usi cognomi come "Bossi" e "Berlusconi" identifichi persone precise. E secondo la legge attuale loro possono oscurare il sito completamente solo attraverso un semplice esposto in Procura, senza indagini, processo né altro, e non solo la pagina della tua poesia, ma tutto il sito. E non sto parlando di fantascienza: l'ultima volta che è successo una cosa del genere (oscuramento di un intero sito per una sola pagina) è stata la scorsa settimana.
Se questo è il rischio che corriamo, no, non te lo possiamo concedere. Oltre al fatto che dovresti cercare di fare qualche passo avanti e non rimanere fissato a fatti successi ormai quasi venti anni fa. Andiamo, su, la realtà è andata avanti nel frattempo.

Come hai detto anche tu, di poesie satiriche anche su temi politici siamo pieni, quindi se la satira si sa fare si possono pubblicare, altrimenti no.

[poeta per te zaza]

Per chiarimento a Daniele, riporto quanto attinto dal web sul significato di Nome proprio:

 Nomi comuni e nomi propri

I nomi comuni indicano persone, animali, cose, luoghi, in modo generico come appartenenti a una classe; il nome libro può indicare uno qualsiasi dei possibili libri esistenti, se non viene a esso aggiunto qualche maggiore elemento di identificazione:

    il mio libro
    il libro di matematica che ho lasciato sul tavolo

I nomi propri, invece, sono nomi o cognomi di persone, appellativi geografici, storici, letterari, culturali e sociali; indicano non ciò che è generico ma ciò che è individuale, non la classe ma l'elemento singolo, e questa singolarità viene evidenziata tramite l'uso della lettera maiuscola:

    Parigi
    Puglia

[Daniele Lapenna]

Non ci prendere in giro. Siccome non sono consentiti "nomi", tu usi i "cognomi" Ma dai!!

Eh beh, i buoni avvocati sanno trovare i cavilli!
Il regolamento non è scritto bene perché i nomi sono i nomi, i cognomi sono cognomi    se fidi

Comunque no, tu non puoi parlare di persone precise, nel nostro sito. Se usi cognomi come "Bossi" e "Berlusconi" identifichi persone precise. E secondo la legge attuale loro possono oscurare il sito completamente solo attraverso un semplice esposto in Procura, senza indagini, processo né altro, e non solo la pagina della tua poesia, ma tutto il sito. E non sto parlando di fantascienza: l'ultima volta che è successo una cosa del genere (oscuramento di un intero sito per una sola pagina) è stata la scorsa settimana.

Questo può anche stare, visto che i legali di certi politici accentrano i loro lavori sulla segnalazione.
Come avviene per i video su YouTube di Rai e Mediaset ( anche se ci sono video da anni che ancora non hanno tolto perché non li hanno trovati )

Oltre al fatto che dovresti cercare di fare qualche passo avanti e non rimanere fissato a fatti successi ormai quasi venti anni fa. Andiamo, su, la realtà è andata avanti nel frattempo.

Vivete nel futuro?! 
20 anni fa? Che robe di 20 anni fa ho scritto? 

Come hai detto anche tu, di poesie satiriche anche su temi politici siamo pieni, quindi se la satira si sa fare si possono pubblicare, altrimenti no.

Anche quelle vanno cancellate dunque, perché parlano di politica!
A-AH! E perché quelle no? C'è scritto nel regolamento.
Non credo valga solo per me.... o sbaglio?
ah boh chissà.. 

Grazie di aver risposto, comunque. 

[Daniele Lapenna]

Per chiarimento a Daniele, riporto quanto attinto dal web sul significato di Nome proprio:
 Nomi comuni e nomi propri
I nomi comuni indicano persone, animali, cose, luoghi, in modo generico come appartenenti a una classe; il nome libro può indicare uno qualsiasi dei possibili libri esistenti, se non viene a esso aggiunto qualche maggiore elemento di identificazione:
    il mio libro
    il libro di matematica che ho lasciato sul tavolo
I nomi propri, invece, sono nomi o cognomi di persone, appellativi geografici, storici, letterari, culturali e sociali; indicano non ciò che è generico ma ciò che è individuale, non la classe ma l'elemento singolo, e questa singolarità viene evidenziata tramite l'uso della lettera maiuscola:
    Parigi
    Puglia

Bella ricerca. 
peccato che sul regolamento non ho letto di non pubblicare nomi propri 
Basta leggere il regolamento senza perder tempo a trovare le pulci in definizioni eheh 
( e comunque anche se non c'è scritto, la spiegazione di Luigi è valida - occorre inserirla nel regolamento )

Salutoni.
E si legga il regolamento! 

[poeta per te zaza]

Caro Daniele,

la mia unica intenzione è stata quella di schiarirti le idee sul corretto significato dei
"Nomi propri".

Non spettava certo a me di chiarirti le altre sul regolamento di questo sito.

Salutoni anche a te.

Zaza

[Daniele Lapenna]

No beh certo ovvio.
Il mio comunque era un consiglio di sistemare il regolamento.
Diciamo che se uno è esperto in leggi, riesce a trovare un cavillo nel mezzo.

Un salutone a te e buon fine settimana!! 

Caro Daniele,

la mia unica intenzione è stata quella di schiarirti le idee sul corretto significato dei
"Nomi propri".

Non spettava certo a me di chiarirti le altre sul regolamento di questo sito.

Salutoni anche a te.

Zaza

[Pino Penny]

Che bella quella finzione sulla vita di trilussa di qualche tempo fa.
raccontava che il poeta di roma,scriveva molte poesie satiriche-politiche..CIAO