Come conclusione non aggiungerei nulla, sposterei solo due tuoi versi proprio alla fine:
"e dolore lenisci
in questa notte senza stelle"
quindi, verrebbe così:
giocano a nascondino
i rintocchi oblunghi
di pensieri informi
dal cuore
al cervello
senza intervallo
luce di notte
buio di giorno
trovano riparo le tue labbra
umide di brina mattutina, le sento infondere calore
sono ricami in marmo le tue vene appena accennate
sculture intarsiate che osservo in penombra
pugni distendono ora carezze
mentre origami di parole intagli sulla mia pelle
rugiada discreta penetra dolcemente
oltre drappi scomposti
sento il tuo profumo scivolarmi addosso
il tuo odore di vaniglia ad ogni palmo
restarmi sulla nuda pelle
nella notte ti cerco, senza pensieri
né domande o colpe, né passato né futuro
solo un eterno estatico presente
riattraverso il sole
in questo delirio lunare
mentre fili invisibili
tratteggiano legami fragili
e dolore lenisci
in questa notte senza stelle
che ne dici?