Allora...tutta insieme verrebbe così...
E' nelle cicatrici che sta il confine dell'amore
attimi che il mondo stride sulla pelle
attimi violenti
attimi di regressioni consumate limpidamente, a viso aperto,
cicatrici che sono il confine di quanto bruci l'esistere
di quanto acido sia l'umano candore
fremiti dolori selvaggi
che si dilatano fra pareti di ricordi soffiando venti autunnali
e si ridestano pensieri assopiti, morbi latenti.
E' nelle cicatrici che solcano dentro,
che ardono d'assenza, passato presente sfumati,
che unghie mai stanche dilaniano sorrisi
e arcobaleni si frantumano
alle pendici di un genetliaco negato.
Sono attimi di notte blu in sentieri senza ritorno
e ululati alla luna spenta fra cimiteri di sogni
E croci come fari nella nebbia
A tracciare il solco profondo dellesistere
A tradire colori pastello cuciti addosso come tempera
Che scioglie alla prima pioggia
Scivolando promesse su visi consumati
da sentieri insonni
da sorrisi mancati
traditi dal silenzio che incombe
Labbraccio della notte allalba risorge
Profuma lincanto in sentieri di resina.
Nasce in trasparenza come brezza
come onda dal mare si quieta
mentre paure nascoste in fili derba
svaniscono rischiarate nei canti del mattino.
germogliano miraggi,
si snocciola il futuro tra petali dischiusi,
timorosi sibilano riverberi dorati
alle soglie dun abisso stremato.
Lievi flutti carezzano insistenti il tormento
fino a smussarlo, fino a dissuaderlo.
Levigata superficie di cristallo
rifrange calore, amore.
Riflessi di anime nere svaniscono piano,
smarrito vapore fra oceani di dolore.
ora ragioniamoci su...io appena mi libero un po' dal lavoro
Stavo perdendo speranze, ed ecco che il forum riprende vigore e diventa nuovamente creativo. Devo dirvi che apprezzo moltissimo quest'opera, nella forma iniziale ( anche le parti modificate sono ottime), spontanea e sincera. Sempra che prenda vigore ad ogni verso e vi confesso, che è per queste cose, che mi sono iscritto ad un sito di poesia, per trovare questa spontaneità, questa genuinità nel proporre l'emozione. Ed alla fine è nato qualcosa di particolarmente piacevole, interessante che porta a riflettete ed immaginare, a sognare ed anche, perchè no, a scoprire quella piccola o grande sofferenza che sempre riemerge, quando la musicalità del verso, riporta alla vita, emanazioni di un passato sepolto. Ottimo lavoro.